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il 24 Ott 2018

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Reg Identikit – Giosuè ‘JeffHamsik’ Rosolia

Reg Identikit – Giosuè ‘JeffHamsik’ Rosolia

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Dopo avervi presentato una trafila di player abituati a mettere a ferro e fuoco il palinsesto MTT, quest’oggi siamo andati a pizzicare un Regular dei tavoli di cash game.

37 anni da Torre Del Greco (Napoli), Giosuè Rosolia si esibisce su PokerStars con il nickname “JeffHamsik“.

“Ho conosciuto il Texas Hold’em circa un anno prima del suo boom sul mercato italiano. Era un piacevole passatempo, era il mio modo di rilassarmi dopo una giornata di studio (in quel periodo frequentavo l’ultimo anno d’ingegneria). Ricordo che partecipavo ai freeroll di FullTilt ma con un approccio davvero amatoriale. Poi, quando il poker online è sbarcato in Italia, a fine 2008, è cambiato tutto. Avevo conseguito la laurea ed ero alla ricerca del mio primo lavoro, ma mi accorsi che nonostante giocassi solo sit’n go da pochi euro il mio guadagno mensile era considerevole. A quel punto decisi di dedicarmici a pieno regime.”

Con il passare del tempo Giosuè diventa un grinder a tutti gli effetti. E dopo aver switchato dai sit’n’go agli MTT, ha definitivamente trovato la sua dimensione nel cash game.

“Nei miei primi anni da ‘professionista’, mi sono cimentato a lungo in MTT, come credo un po’ tutti quelli che hanno avuto un percorso simile al mio. E’ la modalità di gioco più adrenalinica, ma essere un grinder MTT, a mio punto di vista, porta troppi scompensi a livello di orari: si gioca la sera, ci si addormenta all’alba. Sono ritmi che non amo e che influiscono anche sulla vita privata/sociale, ma comunque resta una modalità di gioco che adoro nonostante sia molto più varianzosa rispetto al Cash Game. Il cash, dunque, è stata più una conseguenza che una decisione.”

Partendo dai microlimiti, ‘JeffHamsik’ ha raggiunto oggi livelli in cui ci si giocano parecchi soldini…

“In questi anni ho giocato un po’ tutti i livelli possibili, sempre nel rispetto del mio bankroll, ma credo che il mio habitat naturale sia il 200nl e 400nl. Spesso e volentieri mi schiero anche al 50zoom, il livello più alto che parte in quella disciplina. Mi piace particolarmente perché si ha la possibilità di giocare deep stack con più facilità. E più lo stack è imponente più mi diverto. Tra l’altro credo che il reg medio italiano, molto preparato quando si gioca 100x, non sia così confident nelle dinamiche over 200x.”

Per riuscire a eccellere nei tavoli real money vanno prese delle scelte ben precise. E Giosuè ha puntato tutto sul focus:

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“Ho sempre preferito la qualità alla quantità, di conseguenza non gioco moltissimo. Gioco mediamente 2 sessioni al giorno, entrambe della durata di 2/3 ore, dopodichè onestamente credo di avere cali di concentrazione. Anche per questo ho preferito il cash Game agli MTT.”

A differenza di tanti player che si esprimono oggi nei mid stakes nostrani, il player campano non ha fatto alcun affidamento a coaching di sorta:

“Io sono sempre stato un autodidatta. Per me non è stato molto difficile specialmente avendo una forte base matematica alle spalle. Chi si affaccia oggi a questo mondo, credo sia costretto ad affidarsi ad un coach, poiché il livello medio è molto più alto e ci sono vecchi giocatori con livello di esperienza enorme, ma a dire la verità, sono sempre stato critico verso quei miei colleghi che hanno deciso di coachare. E’ indubbio che ora il livello medio sarebbe stato più basso, e sarebbe stato un vantaggio per chi ha fatto di questo gioco un lavoro. Detto questo, penso che confrontarsi con altri reg sia la cosa che serva di più per affinare il proprio gioco.”

Giosuè, chi sono i tuoi idoli?

“In tutta onestà non riesco a fare nomi. Nutro particolare ammirazione per tutti i tipi di players più aggressivi del normale!”

In ultimo, Rosolia chiosa con saggezza:

“Credo sia davvero difficile avere una carriera pokeristica molto lunga. Bisogna aggiornarsi di continuo, combattere lo stress, magari concentrarsi più sul gioco live che on-line. Detto questo sono certo che nel breve periodo continuerò su questa strada ma il progetto resta quello di poter investire quanto guadagnato in qualcosa che esuli da questo bellissimo gioco.”

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