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il 12 Feb 2019

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AI raggi X: Luigi D’Alterio racconta la vittoria al 530$ 8-max TCOOP di PokerStars

AI raggi X: Luigi D’Alterio racconta la vittoria al 530$ 8-max TCOOP di PokerStars

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Very good game a Luigi D’Alterio!

Due notti fa ‘Il-Giuglia’ è stato grande protagonista del TCOOP in corso sulla estensione dot com di PokerStars, vincendo l’evento 56, un 530$ 8-max che aveva un montepremi garantito di 350.000$.

In 4 ore e 48 minuti di gioco il ragazzo campano, da tempo trasferito a Malta per grindare, ha messo in fila gli altri 791 iscritti al torneo e dopo un deal in heads-up che lasciava 7.000€ al vincitore ha messo le mani sul premio più grosso.

luigi dalterio vince tcoop payout

 

Un premio che Luigi finora su dot com aveva solo sfiorato a più riprese:

“Fino all’altra notte, su dot com, avevo fatto tantissime deep run e tanti final table anche in tornei più importanti di questo, ma era mancata la run. L’altra notte invece è andato tutto bene e finalmente è arrivato il risultato che ha spostato un pochino – ci dice Luigi via Facebook da Malta.

 

I mille showdown per la vittoria

Nel raccontarci i tanti showdown vinti che gli hanno permesso di mettere le mani sulla prima moneta, Luigi inizia da uno perso:

“A 20 left ero andato fanta chipleader, poi ho perso una gira davvero pesante in cui ho chiamato da quarto con Coppia di Donne: gli avversari girano A-2, 9-9 e K-Q, board J-J-2-A-T… In quel momento l’ho presa abbastanza male, poi per fortuna ho vinto un coinflip e un colpo al 70% e sono tornato in carreggiata”

Sullo showdown che gli ha messo in discesa la strada per la vittoria finale, il ragazzo non ha il minimo dubbio:

“Al Tavolo Finale shovo 10x Coppia di Jack da cutoff, da small blind mi chiama ‘robinho’ che gira K-K con uno stack di 6x, al river arriva un Jack enorme che mi consegna il colpo”.

Proprio per attutire l’incidenza della varianza, nettamente superiore nei tornei turbo rispetto ai normal, Luigi spiega di aver optato per il deal in heads-up:

“L’edge di un reg in un torneo turbo è più risicato di un torneo normale, la struttura era collassata e così sia io che il mio avversario abbiamo deciso di fare l’accordo per icm avendo quasi gli stessi stack. Abbiamo lasciato 7.000€ al vincitore, prima del deal nel testa a testa finale ne ballavano 15.000$…”

 

Il field

Luigi spiega che il field del torneo non gli incuteva alcun tipo di timore:

“Da settembre sto studiando molto molto di più e quindi mi sento più confident del mio gioco nel field dot com. L’altra sera per essere un torneo da 530$ di buy-in non c’era un field così duro, al tavolo finale c’erano due giocatori che non erano forti, poi logicamente in un torneo turbo contano più l’aggression e i range preflop delle skill postflop…”

Che il vento della run su dot com fosse cambiato, dopo un periodo in cui con insistenza soffiava contro, Luigi lo aveva intuito già a inizio gennaio:

“Questo 2019 era già cominciato bene perchè a gennaio ho vinto il domenicale di Americas Cardroom. Questo risultato su PokerStars mi dà ancora più fiducia per il futuro”

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Le note

Sempre collegato al field dot com c’è il discorso delle note. Nello screenshot del torneo vinto che Luigi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, infatti, non abbiamo potuto fare a meno di notare i mille colori a fianco di praticamente tutti i player arrivati in fondo:

luigi dalterio vince tcoop lobby

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“In realtà quelle sono note messe in base alle statistiche di Sharkscope – dice D’Alterio – il field dot com è talmente vasto che quando ho iniziato ho pensato che difficilmente avrei avuto abbastanza mani sugli avversari in grado di darmi informazioni attendibili, così mi sono rifatto al sito di tracking per capire la massa di tornei e il profit di ogni giocatore e farmi una idea”

Ma anche da questo punto di vista per Luigi le cose stanno cambiando ultimamente:

“Devo dire che negli ultimi tempi sto avendo sempre più info su tutti gli avversari. Questo è il potere della massa… 🙂 “

 

Il rapporto col punto it

Proprio per avere una dimensione di gioco intatta alla varianza assassina del dot com, Luigi spiega di non aver abbandonato il punto it:

“Continuo a giocare i tornei delle piattaforme italiane perchè la varianza è molto minore, sia come numero di player che come field. Su punto it ho un ROI troppo più alto rispetto al punto com, finchè ci saranno tornei giocabili con strutture e payout decenti continuerò a giocarlo. Ovviamente mi riferiscoin particolare ai Main Event e ai tornei che danno un primo premio abbastanza ricco”

D’Alterio è però consapevole che per i regular mtt che giocano solo punto it la situazione oggi come oggi non è delle più rosee:

“A mio avviso nel panorama italiano di tornei online mai come oggi tutto dipende dalla bravura di un giocatore. Credo che un reg bravo al netto della run in un anno di tornei punto it possa vincere intorno ai 50.000€. Ma questa cifra può alzarsi fino a 100.000€, o scendere a 20.000€, a seconda di run e skill”

Come diventare un giocatore migliore?

Che l’approccio di Luigi D’Alterio al grinding sia da provetto professionista del poker lo si capisce subito dai dettagli, come ad esempio dal fatto che neanche ha pensato a festeggiare la bella vittoria dell’altra notte.

“Non so che dire neanche ho pensato a festeggiare in qualche modo, il TCOOP è lungo potrebbe ancora succedere di tutto!”

Ma è proprio la routine quotidiana di Luigi in quel di Malta a essere quella ideale per un PPP o aspirante tale:

“La mia giornata tipo qui a Malta prevede una colazione appena alzato e poi mi butto sulle lezioni in quanto seguo diversi ragazzi che giocano su punto it. Se non devo dare lezioni mi dedico allo studio o anche alla review post-sessione con l’ausilio di programmi. Verso le 5-6 faccio un pasto e poi inizio la sessione… Poi ovviamente ci sono anche delle giornate libere in cui esco e non penso al gioco, altrimenti diventerebbe una vita troppo stressante”.

Luigi comunque dimostra di volersi costantemente migliorare su ogni aspetto del gioco:

“Nel tempo perso gioco anche Spin&Go, sono belli ma tiltanti per la varianza infinita. Poi per migliorare nel gioco postflop a volte siedo anche ai tavoli cash game: mi piace confrontarmi con gente che ne sa più di me, anche perchè da autodidatta analizzo molto il gioco degli altri e quando vedo linee atipiche me le studio. Sono molto competitivo e mi piace mettermi in discussione in un field contro cui potrei trovarmi in difficoltà come è quello cash game: ci sono reg molto preparati ma non mi spiace giocare contro di loro perchè mi permette di migliorare”

 

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