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il 1 Feb 2020

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Pro e contro di essere un grinder Spin&Go: il racconto di Mattia “Matthew793” Agus

Pro e contro di essere un grinder Spin&Go: il racconto di Mattia “Matthew793” Agus

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Fare il grinder di professione non è poi così semplice come si potrebbe pensare.

La vita da MTTer è un vero e proprio inferno in termini di orari senza contare che, prima di vedere qualche risultato, bisogna attendere il responso del lungo periodo.

Cash-gamer e spinner invece se la passano meglio in quanto a orari, ma per mantenere un profit costante il livello di concentrazione richiesta è proporzionale al rapporto mani giocate/tempo impiegato, decisamente superiore rispetto a chi gioca i tornei.

Quest’oggi abbiamo deciso di intervistare Mattia “Matthew793” Agus, che da qualche anno bazzica ai piani alti degli Spin&Go su PokerStars.it, per farci raccontare pro e contro della vita da spinner.

Vantaggi e svantaggi

I vantaggi più evidenti rispetto a chi gioca MTT riguardano l’organizzazione del tempo e la flessibilità in caso di burnout. Quando le cose non vanno per il meglio ci si può semplicemente prendere una pausa mentre chi gioca i tornei deve tenere duro e rimanere concentrato fino a fine sessione.

Gli svantaggi invece aumentano in proporzione al buy-in giocato. Più si sale di livello e più l’edge è flat: specialmente con la liquidità ai 50€/100€ ci sono quasi esclusivamente reg.

Gli Spin inoltre sono sconsigliati agli appassionati dei big shot, che per un MTTer spesso riescono a dare quel boost di motivazione in più per affrontare una sessione e superare un periodo di badrun. 

Certo, può sempre cascare un bel moltiplicatore ma le percentuali sono così basse che non ci si spera nemmeno.

Diciamo che è un aspetto che manca a chi gioca Spin, ma se giochi a poker da professionista quel che conta è la costanza nei risultati, il macinare partite giorno per giorno e cercare di giocare nel miglior modo possibile, senza sperare che cada la manna dal cielo.”

Moltiplicatori

Agli Spin c’è questa possibilità ma è tutto in mano al caso. Quando giochi MTT invece la prima moneta è lì e sta soltanto a te provare a raggiungere le posizioni più alte del payout (run permettendo). 

Per quanto mi riguarda non ho mai preso il massimale da X12.000, ma in carriera mi son capitati 2/3 X240 e un X120 e li ho vinti tutti!

Ricordo benissimo la prima volta che presi uno Spin da 12K: è stato tutto così facile perché alla seconda mano sono finito ai resti con un amatore, 99 VS A-Q e ho preso subito la Dama al flop.

In heads-up poi il mio avversario ha cominciato a foldare l’impossibile e da 400 chip si è fatto corrodere lo stack fino a rimanere con 8 bui, poi qualche raddoppio fortunato ma l’andazzo era sempre lo stesso e alla terza gira sono riuscito a vincere.

La seconda volta invece è stata una botta di adrenalina: mi son trovato 1 a 4 heads-up e ho rischiato di perderlo. Dopo aver raddoppiato però l’avversario ha perso lucidità ed è stato relativamente facile portarlo a casa.

Il graph overall di Mattia “Matthew793” Agus agli Spin&Go da 50€.

Mindset

Il mio mindset è abbastanza particolare, perché alterno rabbia a momenti di lucidità in cui razionalizzo tutto e mi metto a giocare A-game a prescindere dalla run, e con ciò intendo sia per quanto concerne i moltiplicatori che per i runout sfavorevoli. 

L’andamento di una singola sessione può causare tanta rabbia quando le cose non vanno per il meglio. Personalmente quando accade così prendo delle pause e faccio qualcosa che mi fa star bene, anche una semplice merenda o una boccata d’aria fresca per intenderci. 

Long term invece, quando finisco una sessione che sancisce un downswing pesante (attorno ai 70/100 buy-in) entra in gioco un altro fattore. Potrei riassumerlo con una sorta di rabbia produttiva che, nei momenti di difficoltà, ti fa tirare fuori il meglio di te. Un po’ come capita agli atleti.

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E’ come se una vocina mi dicesse ‘Ora devi giocare seriamente, mantenere sempre il tuo A-game, non puoi permetterti di perdere la testa per via della sfortuna e non devono esistere colpi che vanno male a causa tua. 

Ogni volta che le cose andavano male sono sempre riuscito ad uscirne col lavoro. La badrun di per sé influisce sempre allo stesso modo, quel che cambia è l’approccio.

Se sei agli inizi di un percorso di grinding Spin è più facile che la badrun sia meno clemente nei tuoi confronti, perche iniziando non hai un mindset così forte per esprimere il tuo A-game anche nei momenti peggiori.

Chi ha esperienza riesce ad esprimere un buon gioco anche in momenti più grigi, senza farsi influenzare da spot o partite giocate in precedenza.”

Up & down

Gli swing agli Spin esistono eccome e un periodo di downswing può protrarsi per molto tempo. L’indicatore ovviamente non è il tempo ma il numero di partite.

Un grinder Spin gioca in media 2.000 game al mese ed è possibile che per almeno la metà la badrun stravolga totalmente l’esito delle partite.

Il downswing più pesante che mi è capitato è stato attorno agli 800 games, mentre a livello di buy-in ho swingato all’incirca 70/75 buy-in.

Non mi sono mai confrontato con altri “badrunner” ma a occhio direi che i numeri sono questi. 

Ho un racconto di un ragazzo che andava benissimo in termini di EV, mentre di net won perdeva qualcosa come 200/300 buy giocando i 100. 

E’ impossibile non imbattersi in un downswing giocando spin, si tratta comunque di un formato hyper, con stack partenza da 25BB e in un due mani su tre ci si trova coinvolti in uno spot per via dei blind.

Adrenalina

Quando ho iniziato pensavo mi sarebbe mancato quel boost che regala una deeprun in un MTT.

Per chi gioca i tornei è quasi il pane quotidiano, io stesso quando grindavo MTT mi nutrivo con questa adrenalina ma alla fine non mi è mancata più di tanto dopo esser passato agli spin.

Ho sempre avuto una gran passione per il gioco e riesco a trovare le giuste motivazioni in altro modo. Mi gaso quando gioco un bello spot o me la prendo per il contrario. 

Agli Spin c’è una componente adrenalinica legata ai moltiplicatori e in un certo senso mi motiva il fatto di poter hittare qualcosa di grosso, anche se a dirla tutta ogni tanto mi concedo un bel torneo.

In due anni ne avrò giocati una decina, sempre e solo major degli event ICOOP, Winter e via dicendo, ma ogni volta non duro più di due ore!

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