Wednesday, Apr. 24, 2024

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il 23 Lug 2021

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Andrea Ricci spiega il call che gli ha fatto vincere IPO 888poker San Marino

Andrea Ricci spiega il call che gli ha fatto vincere IPO 888poker San Marino

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Se vincere un torneo di poker è sempre una libidine, vincerlo grazie a un herocall vincente è una libidine coi fiocchi.

E spesso, tra l’altro, contribuisce a rendere la vittoria memorabile e a incastonarla nella memoria collettiva… Qualcuno ha detto ‘Isildur1’?

E’ un po’ quanto successo ad Andrea Ricci: la sua vittoria all’IPO 888poker San Marino, martedì notte, è arrivata grazie a un call river sul check-push avversario.

Il 30enne pesarese ha esitato a lungo prima di chiamare, anche perché un call sbagliato a quel punto del torneo avrebbe ridisegnato gli equilibri del testa a testa finale.

Ricci ci ha raccontato il processo decisionale che lo ha portato al call e cosa gli è passato per la testa in quel momento.

 

La mano

Blinds 300.000-600.000, Ricci apre 1,2 milioni da bottone con KQ, Di Salvo chiama da big blind con 86.

Flop 8Q4, Di Salvo check, Ricci prosegue un milione, call.

Turn 7, Di Salvo check, Ricci 1,6 milioni, call.

River 2, Di Salvo check, Ricci punta 3 milioni, Di Salvo all-in per 13 milioni totali, Ricci ci pensa un po’ e poi chiama sancendo la fine del torneo!

Ecco la grafica che riassume tutta la action in un colpo d’occhio:

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Il TP di Ricci

Inizio col dire che solitamente, quando punto tre strade, al river sono sempre più incline al call, non penso di bet-foldare questo spot quasi mai. Al flop uso una size che adotto di rado, di solito in heads-up con top pair potrei fare un blind invece lì ho fatto una size più corposa, un pochino per deception.

Prima di chiamare ho stimato un range composto da 8x, qualche 8-9, 8-5, delle combo del genere perché non credo che le mani più forti possa check-shovarle al river, visto che io in ultima strada potevo checkare dietro tante mani di medio valore, anche in virtù della size adottata al turn. Credo che in uno spot così l’avversario check/raisi spesso al turn le mani di valore, per farsi pagare da qualche Q-x.

Ma non nascondo che è stato un call che mi ha messo in difficoltà, nè nascondo che per un minimo istante ho anche pensato di passare, visto che l’avversario fino a quel momento non si era inventato niente.

Sono anche riuscito a prendergli un paio di tell, da questo punto di vista l’esperienza che ho accumulato negli anni è servita. Fondamentalmente con quel check-shove river sta rappresentando una top two o un 5-6, di valore non ha altro, e tra l’altro con la mia Q blockero le combo di top two.

Ero abbastanza tendente al call nella mia testa perché pensavo mi stesse turnando una mano come quelle che ho detto, con un 8 non può chiamare in questo spot, ma sa che blockerando lui le combo di scala che potrei avere nel range, check-shovando poteva farmi passare qualche punto migliore del suo.

 

Foto by  IpoEvents – PKLive360.net

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