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il 27 Lug 2021

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Reg identikit: Alessandro senzachiagnr Orefice

Reg identikit: Alessandro senzachiagnr Orefice

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Per la rubrica reg identikit conosciamo oggi Alessandro Orefice (al centro nella foto in alto) che con il nickname ‘senzachiagnr’ sta vivendo una annata di eccezione su PokerStars.

Da un anno e mezzo il 27enne di Brusciano in provincia di Napoli vede il poker come il suo lavoro.

Scopriamo il suo percorso con il poker e i progetti per il futuro.

 

Gli insegnamenti del nonno

Alessandro racconta di aver imparato a giocare a poker in famiglia:

“Ho conosciuto il poker da piccolo, grazie a mio nonno che mi insegnò il poker all’italiana e lì nasce anche il mio nick, perché mi diceva sempre ‘ti faccio giocare con noi grandi ma senza piangere, mi ha sempre dato questa mentalità, di fare tutto senza lamentarsi ma con l’idea di migliorarsi!”

Il suo nickname ‘senzachiagnr’, infatti, significa ‘senza piangere’. Il passaggio al Texas Hold’Em di Alessandro invece è arrivato grazie agli amici.

“Il texas holdem l’ho conosciuto poi con gli amici e appena ho capito un po’ il giochino ho aperto vari conti online. Giocavo spesso la sera e guadagnavo più di quanto guadagnassi a lavoro, ma dieci anni fa l’idea di fare questo per lavoro era difficile da far capire. Infatti ho continuato a lavorare come operai, giocavo un po’ la sera online o nei circoli a Napoli.”

 

Le difficoltà iniziali

Dopo una lunga fase preparatoria, due anni fa Alessandro ha deciso di dedicarsi anima e corpo al poker:

“Ero stanco dei percorsi lavorativi della mia zona e decisi di lasciare tutto e provare a fare quello che avrei voluto anni prima. Contattai Fabrizio ‘asky16’ Petroni per iniziare un percorso coaching, un bel salto nel vuoto che però sta iniziando a dare i suoi frutti!”

L’inizio, infatti, sarebbe stato tutto ‘dachiagnr’ parafrasando il nickname di Orefice:

“L’inizio è stato brutto, complice il fatto di aver trovato completamente un altro gioco rispetto a quando giocavo io. Ci ho messo un po’ ad adeguarmi ma sono una persona che quando decide di fare una cosa la deve fare per bene. I pochi soldi che guadagnavo li investivo tra coaching e solver, non per applicare alla perfezione la ‘GTO’ ma per capire tutte le dinamiche del caso e cercare sempre più di fare la scelta giusta, che poi è quella che premia nel lungo periodo. Dopo sei  mesi è arrivata una vittoria alle Micromillions, un anno dopo la vittoria del Gigastack che per me è stato un bel punto di inizio e mi ha dato consapevolezza che la strada fosse giusta. Ricordo che a quel torneo arrivai a 3 left con 3 volte lo stack del secondo e quindi durò pochissimo, fu una gioia incredibile al punto che quella sera non riuscii a chiudere occhio!”

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Il grafico di Alessandro su PokerStars in cui si apprezza l’impennata del Gigastack vinto lo scorso gennaio (clicca per ingrandire)

 

 

L’impegno odierno

Oggi Alessandro si dedica full time al poker:

“Gioco cinque volte a settimana, sei nei periodi delle Series. Studio quasi tutti i pomeriggi, so che sto un po’ indietro, dato che la maggior parte dei regular online giocano da parecchi anni e questo mi dà la consapevolezza di dover accelerare per mettermi al passo. Quando ho iniziato avevo tantissimi leak, ora credo di essermene tolti un bel po’. Credo di dover ancora eliminare qualcosa che mi è rimasto dal poker di dieci anni fa dove si giocava tantissimo preflop, mentre ora il gioco si concentra molto più sul postflop.”

Sul fronte dei modelli, il 27enne fa un nome in particolare:

“Uno dei miei pokeristi preferiti è David Peters (che giusto ieri ha vinto il terzo braccialetto WSOP in carriera, ndr), di italiani invece ce ne sono tanti che sono ben preparati ma non ne ho uno preferito”.

 

Progetti e sogni

Sulle ali dell’entusiasmo per l’ultimo periodo vissuto, Alessandro dimostra di avere le idee ben chiare sul suo futuro pokeristico:

“Il mio sogno, che credo sia un po’ quello di tutti i pokeristi, è di vincere il Main Event delle WSOP e spero di arrivare quanto prima almeno a giocare qualche torneo WSOP a Las Vegas. Nel breve termine voglio cercare di arrivare ad impormi sul punto it per poi iniziare un nuovo percorso sul punto com e quindi spostarmi a Malta dove già ci sono tanti miei amici”.

Ma non c’è solo l’online:

“Dal vivo ho giocato spesso nei circoli di Napoli, la mia prima trasferta importante è stata a Rozvadov dove mi sono qualificato con un pacchetto, feci anche un tavolo finale a un side event. In questi giorni sono stato invece a San Marino per giocare l’IPO e appena finirà questa situazione covid per i viaggi e i casinò farò sicuramente altre trasferte. Ne approfitto per salutare e ringraziare i miei coach Fabrizio Petroni e Luigi D’Alterio

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