Tuesday, Apr. 23, 2024

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il 20 Feb 2014

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Pot Limit Omaha: perché iniziare? Da dove?

Pot Limit Omaha: perché iniziare? Da dove?

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Se state leggendo questo articolo, probabilmente è perché dopo averne sentito parlare parecchio anche voi vi sei incuriositi al gioco delle quattro carte e, magari, avete in mente di sfruttare i bonus della settimana Omania in arrivo su Pokerstars.

Come sapete, le vincite nell’Hold’Em per i regular del cash game si sono ridotte parecchio nell’ultimo anno: ci sono sempre meno fish e per abbattere la rake e la varianza bisogna veramente non missare un colpo. Per questo motivo una parte dei giocatori sta iniziando a cimentarsi nell’Omaha, dove il margine di guadagno è invece molto più ampio.

E’ difficile fare un paragone preciso ma parlando di Omaha si potrebbe quasi dire che la situazione del gioco, sia a livello di sviluppo tecnico che di conoscenze generali, è simile a quella dell’Hold’Em una decina di anni fa, se non di più. I libri sono pochi, i forum dove discuterne e imparare non sono abbondanti e il traffico sulle poker room italiane è perlopiù marginale. Ciò significa che se vi siete affacciati all’Hold’Em pochi anni fa e avete rimpianto di non averlo fatto prima perché siete indietro rispetto alla media, forse con l’Omaha potete rimediare e partire da dove avreste voluto con le due carte.

Come iniziare

Purtroppo (o per fortuna) non c’è un manuale tipo quel “Little Green Book” di Phil Gordon che quasi tutti abbiamo letto per l’Hold’Em. Per l’Omaha ci sono diversi libri di alcuni autori (Hwang, Nguyen, Jockusch) che a volte non sono d’accordo su alcuni aspetti di base del gioco: bankroll management, mani di partenza, stile preflop… “Quindi? Devo buttare via 500€ prima di capirci qualcosa?” Assolutamente no. A meno che non decidiate di seguire quel famoso consiglio di “Isildur1”: “Non foldare mai“.

In ogni caso partiamo subito con le brutte notizie: la varianza nell’Omaha è più alta che nell’Hold’Em. Persino quella che è ritenuta la mano più forte da molti, A-A-J-T double suited, è favorita solo al 70% su un’altra mano random. “Quindi perché giocarci? Ho già mandato troppi mouse alla spazzatura per fare un gioco con più varianza ancora“.

Bene, il fatto che non ci siano mani così dominanti come la coppia di Assi nel Texas Hold’em, fa sì che l’Omaha sia un gioco dove la maggior parte dell’action si sviluppa post flop. Questo lascia molto più spazio alle skills rispetto all’Hold’em, dove spesso dovremo giocarci 20-25 bui in un coin flip in cui le nostre abilità non hanno alcuna voce in capitolo. Nell’Omaha invece riusciremo a vedere il flop molto più spesso, quindi avremo più occasioni in cui prendere decisioni a valore atteso positivo.

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Per iniziare a giocare Omaha senza essere dei veri pesci al tavolo basta attenersi ad alcune linee-guida generali:

Fare una corretta hand selection: probabilmente il punto più importante dell’Omaha per un principiante. Tutte e quattro le carte devono essere in qualche modo coordinate, quindi una mano come A-A-2-7 è sicuramente una mano da foldare in tanti casi mentre J-T-9-8 è una mano come con cui vorrete vedere almeno il flop, soprattutto in multiway pot.

Posizione: Importante nell’Hold’Em, quasi sacra nell’Omaha. Con quattro carte in mano potrete infatti rappresentare anche tanti altri punti se percepite debolezza da parte del vostro avversario. Parlare per ultimi diventa un vantaggio prezioso.

Capire la forza della propria mano al flop: l’Omaha è un gioco dove spesso non vorrete floppare il nuts a meno che non abbiate dei re-draw. Se avete, per esempio, A-A-5-6 e al flop cade 2-3-4, vi può capitare di finire ai resti da sfavoriti contro qualcuno che ha la vostra stessa scala ma anche dei progetti che voi non avete, come doppie coppie che possono diventare full-house (3-4-5-6), outs per una scala più alta (5-6-7-8) o progetti di colore contro cui non avete nessuna difesa.

Difficilmente nell’Omaha il nuts al flop lo sarà ancora al river, quindi dovrete stare molto attenti a non diventare cibo per quelli che si giocheranno gratis un freeroll, ovvero uno showdown dove come minimo splitteranno il piatto ma avranno anche la possibilità di vincerlo tutto qualora si chiudesse uno dei loro draw.

L’Omaha è dunque un gioco affascinante ma ancora molto giovane, soprattutto in Italia. Con il momento di stallo che vive l’Hold’Em cash, studiare questa variante può diventare un modo non solo per arrotondare il proprio profit ma anche per vincere alcuni importanti eventi sia live che online, a iniziare da quelli della settimana Omania che inizia domenica 23 febbraio su Pokerstars.

 

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