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il 26 Feb 2014

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Il gestore della sala ‘Fair Play’ di Treviso: “Bicchiere mezzo pieno, tornare a giocare è un bel passo in avanti”

Il gestore della sala ‘Fair Play’ di Treviso: “Bicchiere mezzo pieno, tornare a giocare è un bel passo in avanti”

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La legalizzazione del poker live in Italia – all’infuori dei casinò – è un problema in perenne fase di stallo. Lo Stato, negli ultimi anni, ha continuato a tergiversare senza prendere decisioni univoche, lasciando tanti giocatori in balia di situazione mai del tutto chiare.

Eppure, recentemente, sembra che qualcosa si stia muovendo. Dopo la sentenza del tribunale di Pesaro che ha dichiarato il Texas Hold’em in formula torneo attività “non illecita”, altre buone nuove arrivano da Treviso, dove la Questura sta vagliando un nuovo regolamento che permetterà ai residenti in Provincia di poter giocare a poker sportivo senza problemi.

Danilo Cietto, gestore della sala “Fair Play” della città, ha deciso di tornare in pista già a inizio mese: “Quattro anni fai chiusero il mio locale. Sono andato a processo e assolto per ogni accusa. Anche se il nuovo ordinamento non è ancora stato pubblicato, ho deciso di riaprire la sala, rispettando quei limiti che verranno imposti”.

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Alcuni punti del nuovo regolamento sono infatti già stati comunicati a Cietto e agli altri gestori delle sale delle Provincia: un solo torneo giornaliero, impossibilità di erogare vincite in denaro, buy-in massimo di 50 euro e numero massimo di players fissato a sessanta: “Per quanto riguarda il buy-in massimo – spiega Cietto – non ci sono ancora certezze, ma pare che verrà fissato a 30 euro e non a 50. Sono sicuramente misure piuttosto restrittive, ma, oggi come oggi, vedo il bicchiere mezzo pieno: poter tornare a giocare senza avere il timore di essere vittime di un blitz è un grosso passo in avanti”.

Il secondo punto chiave che rischia di frenare molti player è dato dal fatto di non poter elargire solamente premi fisici e non in contanti: “Cellulari, tablet e quant’altro. Io preferisco mettere in palio ingressi per tornei più importanti. Ultimamente offriamo la possibilità di alcuni ticket (da 990 euro di buy-in) per il WPTN di Venezia. Questo credo sia un punto fondamentale: per come la vedo io, dovrebbero essere gli stessi casinò a doversi agganciare ai circoli per promuovere i propri grandi eventi evitando di organizzare freeroll da 0+50€, che quindi freeroll non sono, e farsi dunque aiutare dalle sale locali nella programmazione ‘satellitare’ per i grandi eventi”.

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