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il 3 Mag 2014

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“Era stradeterminato!” Luca Moschitta racconta il trionfo EPT dell’amico Antonio Buonanno

“Era stradeterminato!” Luca Moschitta racconta il trionfo EPT dell’amico Antonio Buonanno

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La storica vittoria di Antonio Buonanno all’EPT Montecarlo ha suscitato l’esaltazione di tutta la comunità pokeristica italiana.

Tra i primi a complimentarsi con il 48enne casertano sulle reti sociali è stato Luca Moschitta con un post sulla sua pagina Facebook:

moschitta_buonanno

Il catanese racconta come ha vissuto il tavolo finale del casertano:

“Devo dire la verità: alle due mi sono addormentato, però ho visto che stavano pari in chips e dunque sapevo che Antonio poteva vincere tranquillamente la picca. L‘avversario mi sembrava un po’ appagato, se avessi dovuto puntare su chi vinceva per sensazioni avrei detto Antonio: era molto tranquillo, stava giocando come per dire ‘sono qua voglio vincere’, trasmetteva determinazione.”

La sensazione positiva di Luca era determinata anche dal conoscere bene l’avversario di Buonanno in heads-up:

“Conosco Jack Salter perchè l’ho incontrato al tavolo diverse volte, anche di recente alle France Poker Series: aveva giocato veramente bene, unica cosa avevo notato che era un po’ troppo overconfident. A mio avviso questa sua caratteristica è emersa anche nell’heads-up, o almeno nelle fasi del testa a testa che ho visto. Se la sentiva calda!”

Moschitta commenta così il livello del tavolo finale vinto da Antonio:

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“Non era dei più difficili, se pensiamo al final table del Grand Final dello scorso anno era davvero molto più semplice. Antonio ha lasciato qualche piccolo errore per strada che però non ha inciso più di tanto, visto che poi è riuscito a recuperare alla grande. E’ stata una bella occasione perchè non capita sempre di giocare per un milione e due in un tavolo umano, specialmente all’EPT in cui è più facile incappare in tavoli al limite dell’ingiocabilità. Comunque c’è da dire che le ultime due tappe EPT, con le vittorie di Vicky Coren e di Buonanno, hanno riaffermato il bello del poker”.

Il siciliano racconta poi il suo rapporto con Buonanno:

“Antonio non è un giocatore professionista, ci siamo conosciuti qualche anno fa a un EPT: nel circuito non ci sono tanti italiani, dunque facciamo sempre gruppo tra noi. Finora raccontava sempre della tappa di Montecarlo di tre anni fa: al day1 aveva 250.000 chips e se non sbaglio aveva anche eliminato Phil Ivey. Poi al Day2 uscì senza andare a premio anche per mancanza di esperienza. Direi che ieri si è rifatto alla grande!”

A fianco della contentezza per il movimento pokeristico italiano e per l’amico di tante trasferte EPT, in Moschitta c’è anche un pizzico di rammarico personale per non aver accettato l’offerta di scambiare quote avanzatagli del neo-campione a inizio tappa:

“Gioco professionalmente, so le mie stats e il mio roi e proprio per questo di solito non scambio mai quote… Ovviamente in questo caso scambiare mi sarebbe convenuto (ride), sicuramente se mi avesse chiesto di comprargli quote non mi sarei tirato indietro!”

 

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