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il 25 Giu 2015

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Brian Hastings non smentisce le accuse di multiaccounting: “Sono umano, come tutti faccio errori”

Brian Hastings non smentisce le accuse di multiaccounting: “Sono umano, come tutti faccio errori”

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Brian Hastings sta vivendo un periodo molto fortunato alle World Series of Poker.

La vittoria di due braccialetti e un terzo tavolo finale gli hanno garantito più di 400.000 dollari di vincite durante le WSOP 2015. E siamo solo a metà della kermesse.

Il clamore mediatico suscitato dagli ottimi risultati del player dello stato di New York ha però anche attirato chi vede Hastings come un giocatore non trasparente nelle sue esperienze online.

Già in passato infatti vi erano state molte ombre sui suoi comportamenti, non ultima la collusion con Brian Townsend e Cole South ai danni di Isildur.

Dal suo Twitter nei giorni scorsi è entrato a gamba tesa David “ODB” Baker che ha accusato apertamente Hastings di aver aperto un nuovo account su Pokerstars.com.

Account con il quale avrebbe vinto parecchie poste al 100/200 8 game e avrebbe fatto un final table durante un torneo delle Scoop da 2.000$.

Baker tweet

David Baker ammette candidamente che vedere tutta questa pubblicità mediatica attorno ad Hastings gli sta dando parecchio fastidio e che nonostante sia a conoscenza del fatto che Hastings abbia avvisato parecchi giocatori regular (tra cui anche un membro del team di PokerStars) trova tutto ciò abbastanza ingiusto.

L’account in questione si chiama “NoelHayes“, ben diverso dal conosciuto $tinger88, storico nickname del pluribraccialettato.

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Le accuse di Baker hanno presto corso i canali mediatici del mondo del poker arrivando anche sul noto forum americano twoplustwo.

Proprio qui Brian Hastings ha replicato alle centinaia di giocatori che chiedevano una sua risposta.

Sono stato molto occupato in questi giorni a causa delle World Series ma sono a conoscenza delle accuse che mi vengono mosse. In questo momento non ho nulla da aggiungere alla questione anche perché ho smesso di preoccuparmi di ciò che dicono gli sconosciuti su Internet di me, altrimenti avrei dato fuori di me molti anni orsono. Ritengo che tirare fuori questa questione durante le WSOP per trascinare il poker nel fango, invece di far di tutto per promuovere il gioco e farlo crescere sia assolutamente sbagliato. Credo davvero che quasi chiunque con tanto duro lavoro può mantenersi giocando a poker nel 2015. Penso che sia un peccato che alcune persone sono state in bad run e abbiano scelto di sfogare le loro frustrazioni esteriormente piuttosto che cercare di migliorare se stessi, ma ho capito che non sempre è facile. Non ho avuto profitti in 2 dei 3 anni precedenti, ma con una mentalità migliore, una donna straordinaria nella mia vita e una forte etica del lavoro, ho ottenuto di nuovo il mio gioco di nuovo e sono tornato dove dovevo essere.

La risposta, chiaramente evasiva, non ha convinto nessuno, soprattutto coloro che si attendevano una smentita più decisa da parte di Hastings che in passato era già stato condannato per aver giocato illegalmente dagli Stati Uniti sulla room 888 e accusato di aver giocato prima della maggior età, oltre al già citato cheating su Isildur.

Una nuova replica di Hastings scatena sempre più forti i sospetti che in realtà Hastings possa essere dietro all’account NoelHayes e che stia giocando dagli Stati Uniti con quel nickname: “Non ho mai pensato di essere sopra le leggi o le regole. Dico solo che sono umano e come tutti gli umani faccio degli errori“.

Non rimane che attendere e vedere le eventuali decisioni della room della Picca nei confronti di Hastings.

 

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