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il 15 Set 2015

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“One man show” alle WSOP: il day 4 di Phil Hellmuth, il re dei “trash-talker”

“One man show” alle WSOP: il day 4 di Phil Hellmuth, il re dei “trash-talker”

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Phil Hellmuth, come sappiamo tutti, è il giocatore con più braccialetti nello storia delle World Series of Poker.

14 successi del quale l’ultimo proprio quest’estate, nel torneo di Razz da 10.000$, fanno di lui a tutti gli effetti uno dei maggiori vincitori nel poker live.

Tante però sono le critiche da sempre mosse nei suoi confronti soprattutto da coloro che vengono dal mondo del poker online.

Con le puntate andate in onda nella notte americana su Espn del Main Event delle WSOP abbiamo potuto vedere ancora una volta Poker Brat in azione durante il day 4 del torneo che vedrà al tavolo finale il nostro Federico Butteroni.

Puntuali sono arrivate tante conferme: dalle abilità di Phil nella lettura dei giocatori amatoriali all’antipatia che spesso genera Phil, dalle decisioni a volte discutibili del pluribraccialettato alla sua generosità che lo porta a ordinare un gelato al bar per tutti i compagni del tavolo televisivo.

Ma ciò che ancora una volta maggiormente impressiona è il fiume di parole cui gli avversari di Hellmuth sono sottoposti quando si trovano al tavolo con lui.

Phil Hellmuth è un mago nella difficile arte del trashtalking.

Continuamente parla coi suoi avversari e il suo campionario di battute è abbastanza ampio.

Le citazioni più ricorrenti di Phil sono:

– That’s why I’m Phil Hellmuth (ecco perché sono Phil Hellmuth)

– I’ll take this one, you’ll take the next one (Io mi prendo questo piatto, tu ti prendi il prossimo)

– You play the cards? I play the people…and the cards (Tu giochi in base alle carte? Io gioco sulle persone…e sulle carte)

Potremmo continuare a lungo ma ciò che rimane sono i tentativi di mettere pressione al tavolo.

Questo continuo parlare ha un buon effetto dal suo punto di vista, visto che molti giocatori amatoriali americani sembrano spaventati da un campione come Phil e tendono a commettere errori e credergli troppo.

In tal modo Poker Brat può bluffare molto spesso guadagnando infiniti vantaggi.

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I professionisti però traggono guadagno dalle sue parole molte volte, e come lui stesso ha confermato ciò lo porta a commettere molti errori in tornei importanti.

E’ il caso dell’High Roller for One Drop dove da mega chipleader è passato all’eliminazione in sesta piazza a causa di un final table fallimentare.

Phil ammette proprio durante il day 4 del Main event che “avrebbe potuto giocare meglio poichè finire nella top 3 in un torneo del genere sposta troppo a livello economico nella carriera di qualsiasi giocatore, anche di uno che ha vinto 14 braccialetti”.

D’altronde anche il day 4 del Main Event va a corrente alternata.

In alcuni spot gioca bene, in altri commette errori da principiante, come una 3bet dalle prime posizioni del tavolo con coppia di otto. Puntualmente fourbettata dall’avversario con i cowboys.

Uno spot è emblematico delle strane linee tenute da Hellmuth.

Dopo tutti fold decide di openlimpare da hi-jack forte di AJ. Sicuramente un rilancio sarebbe stato più consono visto che in questo modo permette di giocare al big blind che con 72 fa suo il piatto con un full di due con le donne.

Hellmuth nel corso della mano spende così 20.000 gettoni solo per la decisione di non rilanciare pre flop con una mano sicuramente di buon valore.

L’uscita però di Poker Brat dal main event è un vero e proprio cooler contro un altro campione presente al tavolo televisivo.

Sull’apertura di Hellmth con QQ a 20.000 con bui 4.000/8.000 c’è il call dello small blind e lo squeeze da big blind di Daniel Negreanu.

Il canadese non è il primo super pro affrontato da Hellmuth nel corso di questo Main Event. Infatti nel day 1c si era ritrovato al tavolo sua maestà Phil Ivey: Hellmuth aveva avuto però vita facile chiudendo anche quads di dieci.

Sullo squeeze di Daniel, Phil decide di mettere tutto il suo stack di quasi 300.000 chip con la coppia di donne trovando il call immediato del canadese con AK.

Board che regala subito un K. Le altre quattro carte sono 39J5 e Phil Hellmuth è player out e dovrà dire addio ai sogni di gloria anche se aggiunge la 113^ bandierina alla sua collezione di in the money alle World Series Of Poker.

Per Negreanu invece la strada sarà lunga e si fermerà solo in undicesima posizione alle soglie del final table.

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