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il 19 Giu 2021

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Neymar jr ha una brutta scaramanzia nei tornei di poker live

Neymar jr ha una brutta scaramanzia nei tornei di poker live

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Sappiamo bene che il poker è un gioco di abilità in cui la fortuna ha ampia voce in capitolo.

I professionisti concentrano le loro attenzioni sul piazzare la giocata migliore senza considerare le variabili al di fuori del proprio controllo, come è appunto l’incidenza del caso.

Che alcuni poker pro abbiano dei portafortuna, poi, può benissimo essere considerato un vezzo. Piuttosto, a credere che la scaramanzia abbia un suo ruolo nel poker sono giocatori ben lontani dallo status di pro.

Ad esempio, in un video pubblicato sul canale YouTube di PokerStars, il calciatore Neymar jr ha riconosciuto di compiere un gesto scaramantico ogni volta che inizia un torneo di poker.

 

Bluff o verità?

Nel breve video gli spettatori sono chiamati a indovinare se Neymar jr. sta dicendo la verità o sta bluffando.

In portoghese il calciatore del Paris Saint Germain snocciola le due alternative:

  1. Vado all-in alla prima mano quando gioco tornei dal vivo senza neanche guardare le carte”
  2. Foldo sempre la prima mano quando gioco tornei dal vivo senza neanche guardare le carte”.

 

All in the dark

Neymar jr. dà poi la soluzione al quesito:

“E’ vero. Vado sempre all-in alla prima mano nei tornei – dice – Credo che mi porti fortuna”. Scaramanzia, appunto. Che al tavolo verde può fare più danni della grandine in agricoltura.

 

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Don’t try this at home

Se conoscete le basi matematiche del poker e avete una infarinatura di come opera il caso, già sapete che mettere in pratica al tavolo verde un qualsiasi gesto scaramantico difficilmente porterà un guadagno.

Che sia avere una combo preferita da giocare fino alla morte, o andare all-in al buio a inizio torneo come fa Neymar, condurre una mano di poker senza basarsi su decisioni razionali, sul lungo periodo presenta un valore atteso negativo.

Proviamo a calcolare di quanto in un torneo con starting stack di 100bb. La vincita quando tutti foldano al nostro all-in atc (any two cards, con tutte le carte come quando si va all-in al buio) è marginalissima: in un torneo senza ante 1,5bb, ovvero l’1,5% dello stack di partenza.

In un tavolo full ring in cui gli avversari chiamano con KK+, ossia con lo 0,9% del range, la possibilità totale di ricevere un call è 0,9*8=7,2%.

PokerStove ci indica che l’equity del 100% delle carte con cui andiamo all-in, contro un range composto da KK+, è del 16,2%. Questa è la percentuale di volte che raddoppieremo ogni volta che il nostro all-in al buio riceverà un call. Il restante 83,8% di volte perderemo tutti i nostri 100bb di stack.

Possiamo adesso assemblare i dati enumerati per calcolare il valore atteso di un all-in al buio in un torneo di poker full ring con uno starting stack di 100bb.

La formula inizia con il buio e mezzo che vinciamo il 92,8% di volte in cui tutto il tavolo ha punti peggiori di KK e folda.

(1,5*0,928)+(200*0,072*0,162)-(100*0,072*0,833)

1,392+2,3328-5,9976=-2,27

Andare all-in al buio in questo scenario presenta quindi una aspettativa di vincita negativa di 2,2 big blind. Senza contare la tournament life che si mette a repentaglio: nello scenario sopra descritto, hero trova l’eliminazione il 5% dei casi. In pratica una scaramanzia come quella di Neymar costa una eliminazione alla prima mano ogni venti tornei.

E se allargassimo i range di call avversari a QQ e AK, il risultato sarebbe ancora peggiore.

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