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Strategia

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il 18 Mag 2017

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Doug Polk sullo squeezing: “Usate una size di circa 12 bb e preoccupatevi solo del raiser”

Doug Polk sullo squeezing: “Usate una size di circa 12 bb e preoccupatevi solo del raiser”

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L’americano Doug Polk ci tiene a far capire che la sua scuola di poker non è uno scam.

Avrete letto recentemente delle noiose polemiche nate da alcune infelici dichiarazioni di Luke Schwartz e Daniel Negreanu.

Le skills di Polk sono state messe in dubbio e il suo Upswing Poker Lab è stato accusato di essere solo uno stratagemma per spillare soldi agli aspiranti campioni di poker.

Diamo un’occhiata allora a un nuovo video della scuola per renderci conto della verità. Vi proponiamo oggi un filmato pubblicato per CardPlayer dove lo stesso Polk ci parla dello squeezing.

Ricordiamo prima cos’è lo squeeze play. È una giocata che si può fare quando affrontiamo un raise inziale e un call. Grazie allo squeeze possiamo provare a vincere il pot con una mano non forte, solitamente in late position, facendo una corposa 3bet. Questa mossa mette in difficoltà gli avversari se vogliono continuare a giocare il colpo.

Polk a riguardo dice: “Ci sono varie scuole di pensiero sullo squeezing. Una cosa però è certa. Dovete usare una size più grande del normale quando fate uno squeeze. La ragione è piuttosto ovvia. Non dobbiamo offrire un prezzo vantaggioso agli altri per chiamarci“.

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Vediamo un esempio: “Un avversario apre preflop rilanciando di tre volte il big blind e tu sei in posizione. In situazioni normali useresti una size di 9 o 10 volte il bb per 3bettare. Se qualcuno chiama in mezzo però devi aumentare la size della 3bet a circa 12 volte il bb, per il denaro addizionale. È rischioso ovviamente, ma ti permette di vincere di più nel lungo termine“.

C’è un’altra cosa molto attrattiva dello squeeze, secondo Polk: “Devi preoccuparti solo dell’original raiser. Chi ha flattato solitamente non ha mai una mano forte come Q-Q o A-K, mani con le quali avrebbe 3bettato prima di te. Difficilmente il flatter farà dunque una 4bet. È più probabile che la faccia il raiser“.

Polk chiude invitando tutti a inserire lo squeezing all’interno di una strategia bilanciata, per non risultare troppo leggibili agli occhi degli avversari. Cliccate sul video qui sotto se volete comprendere al meglio il suo pensiero (e se masticate un po’ di inglese):

 

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