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il 9 Mag 2017

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Polk replica alle accuse di Schwartz: “È noioso, vuole attenzioni. Negreanu mi ha deluso”

Polk replica alle accuse di Schwartz: “È noioso, vuole attenzioni. Negreanu mi ha deluso”

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Hanno creato un bel putiferio le accuse che Luke Schwartz ha lanciato a Doug Polk dal recente PSC di Monte Carlo.

Polk del resto è un personaggio molto popolare tra gli appassionati di poker, specialmente in rete e sui social network.

Un irrispettoso Schwartz si è presentato davanti alla telecamera di PokerNews e ha usato parole pesanti contro Polk. Non sono mancate in seguito le polemiche su toni e contenuti.

Anche l’inviata del noto portale specializzato è stata ripresa per la sua scarsa professionalità. Nonostante questo, c’è tuttavia chi sta dalla parte di Schwartz.

Un pro del calibro di Daniel Negreanu ha infatti twittato schierandosi con Schwartz e difendendo i suoi comportamenti un po’ sopra le righe.

Tutti si aspettavano una risposta dal diretto interessato Polk, che in questi giorni non è tardata. Polk si è espresso a riguardo in un lungo podcast con l’amico Joe Ingram.

Nel video (della durata di oltre 2 ore!) pubblicato sul canale ‘joeingram1’ si parla prima di tutto proprio della diatriba con Schwartz e Negreanu.

Polk esordisce così su Schwartz: “Non è successo niente di nuovo. Forse quelli di PokerNews volevano fare qualche view in più. Schwartz è davvero noioso“.

Ingram interviene: “La tua scuola di poler chiaramente non è uno scam. È un training site. Conosco molta gente che sta avendo successo proprio grazie alla scuola“.

Polk difende a spada tratta il proprio progetto: “La mia scuola è in assoluto una delle migliori in giro, mi sembra evidente. Finché si scherza va bene, ma non mi va di essere attaccato.

Forse Schwartz vuole solo attenzioni, non lo so. Io l’ho preso parecchio in giro per il suo grafico perdente. È diverso però prendere in giro per un grafico e dare dello scammer a qualcuno.

L’heads-up for rolls tra me e lui comunque non si giocherà mai. Perché dovrei accettare? Ho creato un business e lui mi dà dello scammer.

Perché dovrei dargli una chance? Lui può continuare a dire quello che vuole ma di certo non gli presterò la mia piattaforma per una sfida proposta da lui“.

Polk, provocato, rassicura tutti sulle sue skills: “Batto ancora il gioco. Non sarò il giocatore più fenomenale del momento ma i miei numeri sono comunque notevoli. Ho giocato recentemente molti High Roller, non mi sono affatto ritirato. Certo, devo curare molti video e interessi della mia scuola.

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Ho sempre cercato di essere onesto con le persone. Ho spiegato in un video di aver perso parecchio negli high stakes di PLO. Non sono forte in quella variante. Nessuno può essere imbattibile in tutto“.

Polk commenta infine Negreanu: “Anche lui mi dà dello scammer. Non me l’aspettavo davvero. Lo rispetto solitamente, ma in questo caso mi ha proprio deluso“.

 

 

Si passa poi a parlare di mole altre cose interessanti nel filmato. Polk spiega per esempio quali sono i video che fanno più click sul suo canale YouTube:

Se scelgo un titolo ‘Check/raise con le dame al turn’ dovrebbe suggerire qualcosa di interessante, ma non attira. Invece se titolo ‘Youtuber perde 102mila dollari gamblando in diretta’ faccio molte più visite“.

Polk rivela che il video di cui a più fiero è quello in cui prende in giro la GPL e punzecchia gli alti youtuber di poker: “Sono tutti molto simpatici, ma nessuno di loro è un top player a differenza mia

Polk commenta l’ingresso di Kevin Hart nel team di PokerStars: “È un fatto positivo ma strano, perché Hart è famoso soprattutto in America, mentre calciatori come Cristiano Ronaldo sono famosi ovunque“.

Sul proprio successo nel poker Polk dice: “Ho sempre cercato di dare il massimo in ogni mia passione. Prima negli scacchi, poi nei videogiochi e nel poker. Volevo sempre vedere fin dove ero capace di arrivare“.

Racconta anche un divertente aneddoto su un suo sogno nel cassetto: “Ho sempre voluto comprarmi una Lamborghini. Un giorno mi ero deciso a spendere mezzo milione per farlo, ma qualcuno mi ha fatto notare che la mia corporatura è troppo robusta per entrare in un’auto del genere. In effetti ho provato ad entrarci e non ci stavo proprio. Ho dovuto rinunciare“.

Si chiacchiera di ragazze, di GTO, di social network… Polk, impegnato ora con i tornei SCOOP, si sbottona inoltre sulle prossime WSOP:

Difenderò prima di tutto il titolo nel Tag Team con Ryan Fee. Non vedo l’ora di giocare poi l’evento Heads up da 10mila dollari di buy-in“.

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