Sunday, Dec. 8, 2024

Strategia

Scritto da:

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il 8 Mar 2013

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Stack, Pot ed Equity – Relazione nel Cash Game

Stack, Pot ed Equity – Relazione nel Cash Game

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Molto spesso, nelle giocate che effettuiamo tutti i giorni, facciamo degli errori che non sempre vengono riconosciuti e catalogati come “errori gravi” a prima vista.

Alcuni giocatori li ricercano solo nelle loro azioni, come ad esempio checkare una street piuttosto che bettare per estrarre valore dal range dell’avversario.

In realtà, una delle prime azioni da fare per programmare una mano prima ancora che scendano le successive carte, è quella di considerare lo stack dell’avversario in relazione all’equity della propria mano.

Un concetto molto conosciuto nel mondo del poker, sia online che live, nonostante sia molto banale, è racchiuso in questa semplice frase: “Mano debole, piatto piccolo; mano forte, piatto grande“. Alcuni esempi di piatto piccolo potrebbero essere punti come OverPair, Top Pair Top Kicker ed altri punti inferiori.

Il concetto è espresso in modo molto semplicistico, ma è utile a capire le prospettive di guadagno che un giocatore si pone in base alla forza della sua mano. Il pot in funzione dell’equity.

Facendo avanzare allo step successivo il nostro thinking process, capiremo che ha più senso inserire nella funzione precedente un altro valore: lo stack minore residuo.

Cosa succede a questo punto?
Adesso faremo certamente delle considerazioni più approfondite in quanto inseriremo informazioni aggiuntive che ci aiuteranno a trovare la soluzione migliore, la “best line“.

Durante una mano di poker è molto importante (fondamentale) tenere sotto controllo lo stack più corto che è in gioco. Senza quest’informazione non potremo assegnare i corretti range agli opponents e, dunque, commetteremo più spesso degli errori molto costosi nel lungo periodo.

Come possiamo evitare di pot-committarci?
Innanzitutto ci sono situazioni e situazioni. Delle volte, dovremo cercare volontariamente quelle situazioni dove il nostro stack (o quello dell’avversario) sono pressoché simili ad una Pot Size Bet, altre dovremo cercare di evitarlo assolutamente.

Ecco due esempi molto pratici che ci mostrano due situazioni, diametralmente opposte, dove dovremo cercare di committarci e dove cercare di evitarlo.

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

POT CONTROL

***** Hand History for Game 1111111111 *****
Seat 4 is the button
Seat 1: Player1 ( $10.00 USD ) – VPIP: 17, PFR: 15, 3B: 9, AF: 3.3, Hands: 1106
Seat 2: Player2 ( $26.82 USD ) – VPIP: 57, PFR: 23, 3B: 14, AF: 2.0, Hands: 108
Seat 3: Player3 ( $49.18 USD ) – VPIP: 24, PFR: 20, 3B: 5, AF: 4.7, Hands: 222
Seat 4: Hero ( $49.25 USD ) – VPIP: 17, PFR: 16, 3B: 7, AF: 5.8, Hands: 148667
Seat 5: Player5 ( $98.48 USD ) – VPIP: 49, PFR: 15, 3B: 0, AF: 2.7, Hands: 68
Seat 6: Player6 ( $32.31 USD ) – VPIP: 56, PFR: 4, 3B: 0, AF: 0.9, Hands: 114
Player5 posts small blind [$0.25 USD].
Player6 posts big blind [$0.50 USD].
** Dealing down cards **
Dealt to Hero [ A A ]
Player1 folds
Player2 folds
Player3 folds
Hero raises [$1.50 USD]
Player5 folds
Player6 calls [$1.00 USD]
** Dealing Flop ** [ 5, 3, 4 ]
Player6 checks
Hero bets [$1.79 USD]

In questo genere di situazioni, dove il nostro avversario si ritrova con 64bb (ossia uno stack minore dei classici 100bb), dovremo cercare di evitare di fare size troppo corpose, dato il board molto drawy.

La logica che si cela dietro questo genere di affermazioni è che, abbassando le size, si guadagna una maggiore edge, abbiamo più margine di bet/foldare anche contro un player corto e quindi avremo meno possibilità di committarci.

Ora guardiamo l’esempio opposto a questo caso: “Vogliamo farle finire tutte dentro“.

***** Hand History for Game 1111111111 *****
Seat 1 is the button
Seat 1: Player1 ( $35.59 USD ) – VPIP: 49, PFR: 8, 3B: 6, AF: 1.8, Hands: 39
Seat 2: Player2 ( $59.02 USD ) – VPIP: 21, PFR: 17, 3B: 7, AF: 2.8, Hands: 1753
Seat 4: Player4 ( $15.35 USD ) – VPIP: 47, PFR: 21, 3B: 9, AF: 1.0, Hands: 62
Seat 5: Hero ( $50.00 USD ) – VPIP: 17, PFR: 16, 3B: 7, AF: 5.8, Hands: 148667
Seat 6: Player6 ( $24.20 USD ) – VPIP: 47, PFR: 17, 3B: 11, AF: 0.6, Hands: 95
Hero posts small blind [$0.25 USD].
Player4 posts big blind [$0.50 USD].
** Dealing down cards **
Dealt to Hero [ 3 3 ]
Player2 raises [$1.50 USD]
Player6 folds
Player1 folds
Hero calls [$1.25 USD]
Player4 folds
** Dealing Flop ** [ 3, A, K ]
Hero ???

In questo genere di situazioni, la scelta dovrà ricadere sulla move che ci aiuterà a far finire le chips al centro del tavolo il più in fretta possibile. Ci sono vari possibili draw, combo-draw, e dei King/Ace che oppo potrebbe non foldare.

La prima domanda che ci viene in mente è: “è meglio la donkbet o il check/raise?“. Per scoprire questa risposta è molto importante affidarsi alle informazioni che abbiamo a disposizione (HUD e Note).

Evitiamo di “accorgerci” dello stack residuo dell’avversario solo nel corso della mano; potremo “missare” molto valore inutilmente. Controlliamo sin dal preflop questi dettagli e programmiamo le mani di conseguenza.

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