Monday, Apr. 29, 2024

Strategia

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il 28 Mag 2020

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Il modo giusto per giocare i freeroll

Il modo giusto per giocare i freeroll

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I tornei di poker a iscrizione gratuita, chiamati anche freeroll, rappresentano una grande opportunità per divertirsi con le due carte a costo zero.

Non solo: grazie ai freeroll è anche possibile mettere da parte un piccolo capitale per il gioco, o bankroll, che volendo permetterà di fare il salto ai tornei con soldi veri senza dover toccare il proprio portafogli.

Certo, costruire un capitale per il gioco grazie ai freeroll non è affatto semplice: costanza e abnegazione sono fondamentali, ma per tanto tempo potrebbero comunque non bastare. I tornei a iscrizione gratuita di solito sono molto affollati di giocatori alle prime armi.

Gli avversari medi sono diversi da quelli che solitamente si trovano nei tornei a pagamento: vediamo qual è il modo ideale per giocare i tornei freeroll.

 

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Capire chi sono gli avversari

In un gioco a informazione incompleta come è il poker, sapere come giocano gli avversari al tavolo, almeno a grandi linee, è di fondamentale importanza sempre.

Nei tornei freeroll questo è forse ancora più vero, perchè il giocatore medio dei freeroll ha delle caratteristiche abbastanza standardizzate.

Individuando i giocatori di questo tipo sapremo meglio qual è la soluzione ottimale da mettere in atto.

 

Fase iniziale

Nei primi livelli dei tornei a iscrizione gratuita potete chiamare i raise in posizione con tutte le coppie e i connectors suited, in particolare se ci sono già stati diversi call che fanno aumentare le odds.

Floppando bene potrete trovare il raddoppio, senza aiuti sul board invece dovrete lasciare subito la mano. Questo perchè bluffare nelle prime fasi dei freeroll è assolutamente sconsigliato per almeno tre buoni motivi.

  1. Vista la profondità degli stack, non c’è alcun bisogno di mettere a rischio la sopravvivenza.
  2. I giocatori medi dei freeroll sono curiosi, invece di cercare di bluffarli conviene cercare di prender loro più chips possibili quando si ha un buon punto in mano.
  3. L’aumento di chips portato da un bluff nei primi livelli del torneo non cambia in alcun modo le nostre aspettative di vincita. Perdere quelle chips invece ci può far trovare in fretta in modalità push/fold.

 

Chiamare preflop in posizione con mani che possono legare bene con il board, però, è consigliato solamente se al tavolo non ci sono giocatori dall’ all-in facile.

Nei tornei freeroll infatti si trovano tanti giocatori che già dai primi livelli di gioco spingono con allegria tutte le proprie chips nel mezzo.

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Se capitate in un tavolo con tanti giocatori di questo tipo, dovete stringere i range. Se il freeroll ammette i re-entry, potete valutare di chiamare con coppie dal Dieci a salire e A-Js+. Altrimenti, se volete giocare per arrivare ai premi, ancora più stretti.

 

Fase intermedia

Quando i bui aumentano e il rapporto con gli stack si riduce, la deadmoney inizia a essere consistente e quindi è opportuno aumentare la frequenza dei raise da late position nei piatti unopened (ossia in cui i giocatori che parlavano prima di noi hanno tutti optato per il fold) per cercare di rubare i bui.

Anche in questa fase è di capitale importanza capire chi sono i giocatori al tavolo, in particolare quelli a sinistra: se sono allegri è opportuno stringere i range di raise per essere pronti a chiamare eventuali all-in (o andare all-in su eventuali tribet).

In questa fase possiamo anche iniziare ad andare all-in in steal sugli avversari che giocano particolarmente larghi, ma sempre senza esagerare.

 

Fase finale

Arrivare alla fase conclusiva di un freeroll può regalare grandi soddisfazioni. Anche qui, per capire il miglior approccio possibile, conviene avere una idea dello stile di gioco degli avversari.

In questa fase entrano in ballo considerazioni di ICM, o Independent Chip Model, quindi legate ai premi monetari. In generale, quindi, si dovranno tenere d’occhio gli stack di tutti gli avversari al tavolo e propendere sempre per la decisione più conservativa quando dobbiamo decidere se chiamare l’all-in di un avversario.

D’altro canto potremo mettere pressione a nostra volta, in particolare a quei giocatori che si dimostrano timorosi per i premi o che a loro volta dimostrano di saper considerare il valore economico delle decisioni a questo punto del freeroll.

 

 

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