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il 6 Giu 2017

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Polk accusa: carte segnate al WSOP One Drop?

Polk accusa: carte segnate al WSOP One Drop?

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Non sapeva ancora che sarebbe andato a vincere il torneo più prestigioso della sua carriera, Doug Polk, quando in una pausa dell’evento One Drop da 111.111$ di buy-in ha lanciato su Twitter una pesantissima accusa.

“Stiamo facendo una pausa al One Drop [perché] ho guardato le mie carte e ho notato che avevano puntini bianchi disposti in forme diverse per ogni carta

Non è la prima volta che alle World Series Of Poker scoppiano scandali per le carte: difetti di produzione che interessano anche il retro di ogni carta si sono purtroppo manifestati in diverse edizioni delle WSOP. Particolarmente grave è stato l’episodio delle WSOP 2011 nel quale tutte le carte di valore basso di picche erano perfettamente distinguibili dalle altre, perché il loro retro brillava diversamente sotto le luci del tavolo televisivo.

Un minuto dopo Polk ha spiegato: “Le carte del final table sono segnate. Non continueremo finché non avremo un mazzo vero.

Interviene, sempre su Twitter, anche Haralobos “Bob” Voulgaris, poi quarto classificato: “Sembra che le carte RFID siano segnate, o almeno danneggiate“.

Un tweet che ci dà nuove informazioni sulla vicenda: al tavolo finale si sta giocando con carte dotate di chip RFID per la diretta streaming, e Voulgaris, uno dei più importanti scommettitori high roller di Las Vegas, dice “danneggiate” e non per forza segnate.

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I primi commenti su internet a questa faccenda hanno sottolineato questo aspetto: le carte RFID contengono un chip, e sono per forza di cose più spesse delle normali carte senza chip. Il mescolatore automatico utilizzato al tavolo finale potrebbe aver rovinato le carte troppo spesse, lasciando in modo totalmente casuale i segni bianchi sul retro. Vista la conclusione del torneo, Polk non si può proprio lamentare, e come già successo in altre situazioni simili si tratta probabilmente di un difetto di fabbrica non intenzionale e non “progettato” da nessuno per fare soldi. Aspettiamo anche un parere di Dario Sammartino che ha avuto per le mani queste carte al tavolo finale, ma non subito: ora si sta godendo i meritati festeggiamenti e poi il meritato riposo dopo un’impresa da un milione e seicentomila dollari.

La controversia non finisce però al tavolo finale del One Drop. Poco dopo infatti Justin Bonomo, sempre su Twitter, si lamenta delle carte, spiegando: “Le carte WSOP fanno così schifo che un floorman ha appena detto ad Angry John [Monnette] di segnarle tutte così diventano uguali. Non è uno scherzo, anche se dopo qualche ora il floorman ci ha ripensato.”

 

Anche dai commenti al tweet di Bonomo sembra che si tratti di danneggiamenti alle carte e non di forme pre-stampate sul retro per imbrogliare: Steve Gagliano commenta che il “ventaglio” orizzontale che si fa per vedere le proprie carte a Omaha sta rovinando tutti i mazzi usati, “e con essi anche l’integrità del gioco”.

Le passate controversie sulle carte si sono risolte, negli scorsi anni, con una nuova fornitura di carte prive di difetti a metà stagione WSOP. Staremo a vedere se anche quest’anno gli organizzatori di Caesars Entertainment dovranno correre ai ripari.

 

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