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il 23 Feb 2016

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Reg identikit – Alessandro ‘Lausio’ Luciani: “Tra cinque anni la pazienza sarà finita, sogno di aprire un ristorante!”

Reg identikit – Alessandro ‘Lausio’ Luciani: “Tra cinque anni la pazienza sarà finita, sogno di aprire un ristorante!”

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Continuiamo a conoscere, oggi come ieri, chi si distingue online sul ‘dot it’.

Oggi è la volta del 25enne ravennate Alessandro ‘Lausio’ Luciani (in centro nella foto copertina), specialista del cash game heads-up con qualche incursione, positiva, nei tornei.

Il calcio è una delle sue passioni, forse proprio questa lo ha spinto a dare il meglio di sé per vincere su PokerStars la ‘CR7 Tournament Experience’, che lo ha fatto volare a Madrid per assistere a una partita dei ‘Galacticos’.

“Ho iniziato a giocare sei anni fa – esordisce Alessandrofacevo partite da 5€ con gli amici e quei soldi mi parevano un’esagerazione. Mi sono appassionato ancor di più nei circoletti della zona, facendo tornei da 20€ o 30€. Ho caricato poi 50€ su PokerStars e da lì, di fatto, è partita la mia carriera. Ho vinto qualche torneo che mi ha permesso di costruire un piccolo bankroll e per quattro anni mi sono concentrato sugli mtt, ottenendo buoni risultati…”.

Lo switch al cash game è piuttosto recente, infatti ‘Lausio’ ha iniziato ad approcciarsi alla disciplina circa due anni or sono.

“Ho cominciato a seguire i player che stimavo di più, ad esempio Davide ‘girex’ Marchi. Passavo ore del pomeriggio e della notte a seguirlo ai tavoli. Sono partito dai limiti bassi per fare pratica, nei primi mesi non facevo profit essenzialmente perché il mio gioco non era perfetto, col tempo però sono riuscito a trovare un equilibrio, così dal NL50 sono arrivato al NL1000, limite che frequento quotidianamente da gennaio 2015. Penso sia questa la disciplina del poker che affronto con maggiore sicurezza”.

lausio

Alessandro ‘Lausio’ Luciani

 

I cambiamenti di PokerStars hanno atterrito, e stanno continuando a farlo, i grinder fedeli alla piattaforma e anche ‘Lausio’ non è proprio serenissimo riguardo la situazione attuale e futura.

“Sono spaventato, si, perché il traffico è calato in modo radicale ed è difficile avere action ai tavoli. Anche i regular tendono a non giocare e a non battagliare tra di loro. Una conseguenza, poi, di questa situazione è che in molte occasioni vieni hit-runnato e per recuperare gli swing ci vuole parecchio tempo. In questi primi mesi del 2016 ho notato inoltre che riesco a generare metà della rake rispetto allo scorso anno. La notizia che mi ha demoralizzato maggiormente, comunque, è che verrà tolto dal punto it, come è già avvenuto sul punto com, il cash game heads up. Attualmente sto giocando 3/4 volte alla settimana, finché ottengo profit vado avanti…”.

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Le novità – non proprio positive per chi fa del poker un lavoro – lo hanno portato a inserire nella sua schedule gli mtt, che sta affrontando con dedizione seppur non siano più la sua specialità preferita.

“Non sono in maniera fissa nel mio plan, potessi giocherei solo high stakes, quindi mtt da 100€ e 250€. Avendo poca action in heads up, però, ho deciso di farne qualcuno in più. Purtroppo sto sbollando tanti tavoli finali, anche se qualche risultato è arrivato”.

Gli abbiamo poi fatto una domanda ‘filosofica’ – passateci il termine – chiedendogli dove sia, per lui, la bellezza nel poker testa a testa.

“Per me l’heads up è una guerra. Sono amante delle sfide e della competizione, il testa a testa è un insieme di queste cose. Uno dei motivi principali per cui lo gioco, comunque, è il profitto che riesco a ottenere. Il poker è attualmente la mia unica fonte di guadagno, per staccare dal lavoro gioco a calcio a livello dilettantistico, vado in palestra e una regola che mi sono dato, da sempre, è quella di non grindare né il venerdì né il sabato, giorni in cui preferisco uscire con la ragazza o con gli amici. Non riesco a mettermi al pc tutti i giorni, devo dare spazio ad altre cose…”.

Come accennato a inizio articolo, Luciani ha avuto la fortuna – oltre a esser stato bravo – di vincere la ‘CR7 Tournament Experience’, cosa che non accade certo tutti i giorni.

“Ho battuto 17.000 persone, ovviamente ho runnato in braccio a Cristo (ride). E’ stata un’esperienza molto bella, organizzata benissimo da PokerStars, peccato solo non aver potuto fare nemmeno una foto con Cristiano Ronaldo. C’hanno spiegato che non doveva farlo per contratto ma a sua discrezione e purtroppo non è stato d’accordo”.

Nei suoi progetti di vita futuri il poker avrà, forse, uno spazio marginale, infatti ‘Lausio’ tra qualche anno spera di poter coronare un suo sogno.

“Mi auguro di poter investire i soldi che sto mettendo da parte per aprire un’attività. Il mio sogno è quello di aprire un ristorante. Credo di poter giocare al massimo ancora 4/5 anni, dopo la pazienza sarà esaurita. Dopo l’estate potrei raggiungere alcuni amici in Slovenia per provarci sul dot com, però so che dovrei estraniarmi da tutte le mie abitudini e non credo di farcela. Vediamo”.

 

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