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il 29 Set 2017

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Polk non riesce a passare scala contro colore di Hellmuth: “So che è tight, ma ogni tanto bluffa”

Polk non riesce a passare scala contro colore di Hellmuth: “So che è tight, ma ogni tanto bluffa”

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Facciamo oggi un salto indietro nel tempo di qualche settimana e torniamo ad un interessante heads up dello show televisivo King of the Hill.

Per la precisione riviviamo la bellissima semifinale che ha visto sfidarsi Doug Polk e Phil Hellmuth. Ci pensa il solito Polk ad analizzare uno spot delicato della sfida attraverso uno dei suoi ottimi video.

Siamo ancora nelle fasi iniziali del testa-a-testa. I bui sono 250/500$ e entrambi hanno più o meno lo stack di partenza di  50.000$ a testa.

Polk apre il gioco preflop a 1.000$ con Q9 da bottone. Hellmuth chiama con A4. Polk dice subito: “Entrambe le giocate sono standard. Hellmuth potrebbe ogni tanto controrilanciare ma chiamare va benissimo“.

Il flop è 3J10. Polk cbetta 1.000$ e Hellmuth chiama. Polk approva ancora: “Con un progetto di scala bilaterale qui mi piace puntare. Posso anche checkare per deception, ma puntando si fanno più soldi. Se l’oppo folda vinco subito, se chiama ho comunque equity. Posso chiudere la mia scala, hittare una donna o bluffare più avanti contro una mano debole.

Phil con il progetto di colore nuts ha diverse opzioni. Può fare check/raise al flop o chiamare per poi fare check/raise al turn o chiamare due volte. È importante avere tutte queste mosse nel proprio bagaglio. Io farei qui al flop la metà delle volte call e nell’altra metà raise. Forse è meglio il call perché di fronte a una 3bet ci troveremmo in una situazione complicata. Comunque entrambe le scelte sono sono corrette“.

Hellmuth checka al buio prima che il dealer giri un 2 al turn. Hellmuth chiude dunque colore all’asso. Polk checka dietro: “Se avessi avuto una carta di fiori avrei continuato a puntare, perché sarebbe stato meno probabile trovare colore in mano all’avversario. Q-9 è una delle peggiori mani per bluffare al turn. Non voglio ingrossare troppo il piatto, anche se sapessi di chiudere una scala“.

River 8. Hellmuth checka, Polk punta 3.100$ e Hellmuth rilancia a 14.000$. Ora l’analisi di Polk si complica:

L’8 è una brutta carta per me in questo preciso spot. Mi piace il check di Phil. Se io ho doppia o scala devo puntare e magari anche chiamare un raise. Con colore avrei probabilmente puntato al turn. Avrei checkato un colore al turn forse solo con il nuts, che però ha Phil…

Io al river punto circa 3/4 del pot per estrarre valore da un jack o un dieci. Quando lui mi rilancia, so di essere nei guai. Guardiamola dalla prospettiva di Phil. Lui sa che io non ho colore.

Fa una size che mi fa escludere una scala anche per lui. Ha colore o nulla. Magari può avere una mano come A-3 con solo l’asso di fiori. Spera di essere buono ma quando io punto al river prova a bluffare sfruttando il suo blocker.

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Contro un altro regular snapperei perché ho una delle migliori mani possibili del mio range. Con un fiori in mano il mio call sarebbe ancora più conveniente. Q-9 o 9-7 con una carta a fiori sarebbero state fenomenali.

Insomma, quando hai quasi la miglior mano del tuo range e l’avversario ti fa un raise ridicolo, devi chiamare sperando di vedere un bluff.

So cosa state pensando. Phil è un nittone, non bluffa mai. Perché pagare uno che non bluffa mai? Fa solo value bet“. Polk tuttavia a questo punto ci propone una serie di video che documentano invece dei bluffoni storici di Hellmuth

Tornando alla mano, durante lo streaming Polk chiede a Hellmuth se ha colore e chiama. Hellmuth risponde “Ce l’ho” e gira le carte.

Polk termina così il proprio intervento: “So che Phil è più conservativo rispetto ad altri giocatori, ma io non mi baso troppo su queste convinzioni. Faccio dei piccoli aggiustamenti contro vari avversari, ma non stravolgo mai le mie basi matematiche. Così si fanno i soldi“.

 

 

La seconda edizione del format King of the Hill si disputerà ad ottobre e vedrà Hellmuth impegnato a difendere il titolo contro nuovi e tosti avversari.

Prenderanno parte al programma infatti Olivier Busquet, Shaun Deeb e Parker Talbot. Ci sarà Polk nei panni dell’host. Chi la spunterà stavolta? La ‘magia bianca’ di Hellmuth avrà ancora la meglio?

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