Tuesday, Apr. 30, 2024

Poker Live

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il 20 Mag 2020

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Le 7 cose che più ci mancano del poker live

Le 7 cose che più ci mancano del poker live

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Nelle settimane scorse, purtroppo, abbiamo visto tutti come il Coronavirus abbia colpito fortemente anche il settore del poker live, tra gli altri.

Molti tornei internazionali sono stati spostati o annullati a causa della pandemia. Organizzare una qualsiasi serata di poker dal vivo è diventato un bel problema dalle nostre parti e non solo.

In tanti allora hanno ripiegato ai tavoli online. Ma restano quei nostalgici che adorano lo scontro faccia a faccia, le chiacchiere al tavolo sorseggiando qualche bevanda in compagnia, socializzando con vecchi e nuovi amici.

Insomma, oggi più che mai ci rendiamo conto delle differenze tra il poker online e quello live. Di quali sono i punti in comune e le differenze più marcate tra due modi molto diversi di giocare allo stesso gioco.

In particolare, allora, vogliamo sottolineare alcuni aspetti caratteristici del poker dal vivo e di alcune cose più o meno belle che rimpiangiamo delle lunghe sessioni nei casinò. Ecco a voi le 7 cose che ci mancano (beh, magari non proprio tutte) del poker live.

 

1 – Il rumore delle chips

Quando si sta seduti per tante ore a un torneo di poker live, a un certo punto si smette perfino di far caso al rumore prodotto dai giocatori che maneggiano le loro chips e fanno il classico shuffle delle pile. Eppure parliamo di un suono particolarissimo, tutti lo notano la prima volta che entrano in una poker room. Ora sono passati dei mesi dall’ultima volta che lo abbiamo sentito con le nostre orecchie. Tra un po’ sarete felici di riascoltarlo, vedrete…

2 – Il trash talking

Ok, nel poker online esistono le chat e in qualche modo si può interagire con gli avversari. Ma le chiacchiere al tavolo live sono impagabili. Parlando dal vivo con gli altri giocatori si può scherzare, ingannare il tempo, fare amicizia e soprattutto ricavare importanti informazioni durante le mani. Gli esempi di grandi maestri del trash talking non mancano. Qua sotto per esempio abbiamo una coppia potenzialmente letale formata da Will Kassouf e Mike Matusow… Loro sì che sanno come mettere pressione!

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3 – Gli amici pokeristi

A noi tutti piace il gioco del poker con le sue mille sfaccettature e le sue varianti. Ci piace il suo aspetto matematico e il suo aspetto psicologico. Ma ci piace anche condividere questa passione con delle altre persone in carne e ossa. E quale migliore occasione per incontrarle se non una bella serata di poker live? Nei grandi tornei live o anche nelle piccole partite private è sempre un piacere sfidare i nostri amici e ritrovarsi con le carte in mano. A volte può nascere perfino un’amore!

4 – L’adrenalina

Le regole del poker fondamentalmente sono le stesse live e online in tutto il mondo. Ma le emozioni che una mano ci può regalare son ben diverse se ci troviamo a un tavolo fatto da persone reali o se ci troviamo a un tavolo virtuale. Piazzare un bluffone con nove paia di occhi che ti guardano dal vivo non è cosa che tutti sono in grado di gestire. Sbattere le carte sul tavolo e osservare la reazione di un avversario che realizza di aver passato il punto migliore è una goduria. Sono queste le piccole soddisfazioni che si cercano nel live

5- Le tiltate

Continuiamo a parlare di emozioni vere che possono essere espresse pienamente solo nel poker dal vivo. Per esempio quando veniamo scoppiati brutalmente. Parliamoci chiaro, un personaggio come quello di Phil Hellmuth, tanto per fare un famoso esempio, non sarebbe stato lo stesso senza le sfuriate di fine mano contro il malcapitato di turno. Sono questi gli aneddoti da raccontare poi a casa. L’importante è che alla fine tutto termini tra le risate, senza insulti o scontri illeciti.

hellmuth

6 – Le dealer

Può sembrare una sciocchezza, ma avere una persona in carne e ossa a dare le carte è un valore aggiunto per il poker live rispetto all’online. Specialmente quando è una bella ragazza che rinvigorisce un po’ l’atmosfera a un tavolo che solitamente è fatto da rappresentanti dell’altro sesso. Il calore umano è importante nel live e a volte è più facile chiacchierare con il/la dealer piuttosto che con gli avversari, perché almeno non si rischia di offendere o influenzare troppo il gioco parlando di mani.

7 – I racconti degli scoppi

Concludiamo con un qualcosa di paradossale. Negli anni ognuno di noi è stato preso di mira almeno una volta da un giocatore disperato che voleva a tutti i costi raccontare a qualcuno la sfortunatissima mano (almeno a suo dire) con cui ha perso un grosso piatto. Ebbene, in un momento strano come quello che stiamo vivendo, ci mancano perfino questi teneri ‘whinatori’ con le loro storie. Torneremo ad ascoltarli e consolarli, è una promessa.

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