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il 31 Dic 2015

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Tommaso ‘TomMagician’ Castellani, ancora SNE: “Nel cash game se non ti evolvi diventi presto carne da macello…”

Tommaso ‘TomMagician’ Castellani, ancora SNE: “Nel cash game se non ti evolvi diventi presto carne da macello…”

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Facemmo l’intervista esattamente un anno fa, quando Tommaso ‘TomMagician’ Castellani, toscano di Cecina, raggiunse per la prima volta in carriera lo status di Supernova Elite, lontano dai riflettori.

Allora non fece profit ai tavoli, chiudendo in break-even, ma con la rakeback di PokerStars potette sorridere non poco per Capodanno.

Tommaso si è ripetuto nel 2015, anzi ha fatto meglio, vedendo il proprio conto gioco più gonfio di 115.000€. Davvero niente male.

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Il grafico del 2015 di ‘TomMagician’

 

“Quest’anno mi ha dato abbastanza soddisfazioni, soprattutto perché, nonostante la mole per fare SNE, sono riuscito a fare profit ai tavoli e a studiare abbastanza. Sono contento anche per i level-up: sono partito giocando NL100 e NL200, mentre da qualche mese grindo NL400 e NL600, traffico permettendo. Ciò mi ha permesso di ridurre le ore di lavoro e di diminuire il tabling, perché ovviamente si fanno più VPP. Di conseguenza ho avuto più ore libere per rilassarmi o studiare. Come direbbero tutti, si può fare sempre meglio e qualche migliaio di euro avrei potuto risparmiarlo, buttato per problemi di mental game. Per questo, però, Nicola ‘quattroganci’ Valentini mi è stato molto d’aiuto. Ho fatto con lui il percorso di mental coaching che propone…”.

Gli abbiamo chiesto, poi, quanto tecnicamente ai tavoli si senta migliorato e la risposta è quella di una persona che conosce profondamente il no limit hold’em in versione cash game.

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“Di preciso non saprei dirti – spiega Castellaniperché in un anno cambia più o meno tutto. Se penso, ad esempio, a come giocavo sei mesi fa mi viene da ridere, sicuramente penserò la stessa cosa tra sei mesi valutando il mio poker attuale. E’ normale che sia così (sarebbe preoccupante il contrario), perché questo gioco evolve a una velocità impressionante. Se gli altri procedono e te stai fermo, diventi presto carne da macello. La sfida è avanzare più velocemente degli avversari, ovviamente farlo è un bel casino, perché sono necessari tanto impegno e dedizione”.

Lo sappiamo fin troppo bene ormai, nel 2016 le cose su PokerStars cambieranno e molti grinder saranno costretti a ‘plannare’ bene la stagione per continuare a far soldi. Vale lo stesso per ‘TomMagician’.

“E’ un po’ tutto ancora in fase embrionale, ma credo di giocare multiroom facendo selection e di concentrarmi sul cash game live, seguendo i vari circuiti. Vorrei fare anche un paio di mesi fra Miami e Las Vegas. Però, come vedi, è tutto con il condizionale. A gennaio valuterò altre poker room diverse da PokerStars e cercherò di organizzarmi. Continuerò sì a fare coaching, selezionando al massimo due o tre allievi. Per quanto concerne il live, invece, ho fatto due mesi a fine 2013 a Las Vegas e credo non sia propriamente vero quando si dice che è così diverso rispetto all’online. Il gioco è lo stesso, fatto a un livello decisamente più basso, dove certe dinamiche, quindi, non devi prenderle in considerazione. I principi tecnici e matematici, comunque, son gli stessi. Sta a un giocatore applicarli adeguatamente in base alla partita che sta affrontando”.

Castellani per chiudere – un po’ stuzzicato da noi a dire il vero – ci ha detto la sua su PokerStars, rispetto ai cambiamenti al vip system che ‘inguaieranno’ diversi mass-grinder.

“Le politiche di PokerStars sono fatte e studiate da esperti di marketing, gente che in passato difficilmente ha sbagliato qualche spot. Per il loro interesse, quindi, la cosa sarà certamente +ev. Quello che fa sorridere è che fanno passare le novità come qualcosa fatto per salvaguardare il sistema, quando, in realtà, sono state introdotte per guadagnare soldi con gli occasionali, non accontentandosi della sola rake. Nei giochi da casinò è come se PokerStars fosse l’unico regular presente che dà action a tutti, con i player che non hanno alcuna chance di battere la room nel lungo periodo.
Adesso saremo slegati dalle catene con cui PokerStars ci legava davanti al monitor per 1.000.000 di VPP all’anno, ma il ritorno economico, per certo, sarà inferiore più o meno per tutti. Comunque potranno aprirsi nuovi scenari e occasioni, quindi è un po’ presto per sapere come sarà, senza vedere come si evolverà la situazione”.

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