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il 10 Dic 2012

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Poker & Università: problemi di gestione? (parte 2)

Poker & Università: problemi di gestione? (parte 2)

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Continuiamo il discorso iniziato nel primo articolo che cerca di analizzare le principali problematiche che si presentano ad una persona che decide di impegnare il suo tempo nel grinding online e nello studio universitario.

Qualche anno fa, nel poker, vi erano ampi margini di guadagno in quanto i giocatori erano ancora troppo inesperti. Negli ultimi periodi, come ci racconta B1stecca in un suo post su ItaliaPokerForum (IPF) riproposto in questo interessantissimo articolo, il field dello scenario italiano si è indurito notevolmente. Sono nati nuovi regulars e, molti dei giocatori occasionali,  hanno meno soldi da “investire”.

In uno scenario del genere non è semplicissimo riuscire ad essere dei giocatori vincenti e laurearsi in un’università. Sentiamo cosa ci raccontano, in questa seconda parte,Bubukonan e Malloreddu.

D: Bubu, come consigli di programmarsi le giornate a chi studia in facoltà complesse (ingegneria – medicina etc) e grinda MTT?

B: E’ davvero difficile, come detto, ma con grossi sacrifici si può provare! Il consiglio che posso dare è di non trascurare assolutamente le lezioni importanti, anche se comportano un sacrificio in termini di ore di sonno, credo ci siano lezioni che non vadano saltate anche lunedì mattina alle 8:30!

Sacrificare qualche sera di grinding, in favore di una lezione importante la mattina seguente, può anche essere una soluzione profittevole! Prendete quindi l’orario e cercate di pianificare adeguatamente le vostre sessioni di grinding!

Ma la cosa fondamentale, secondo me, è l’obbligo di andare a dormire appena si busta (ci eliminano) l’ultimo MTT, così facendo si recuperano tante ore di sonno che per molti sono sprecate (guardando serie tv, facendo uno spuntino, parlando con amici ecc), trovandosi ad andare a dormire mai prima delle 6 del mattino!

Così facendo ci saranno notti in cui si dorme poco, altre un po’ di più. Non credo che sia possibile grindare più di 3 volte a settimana volendo provare la “doppia carriera“, le sere di non grinding passatele a studiare e a relazionarvi con il mondo esterno nei limiti del possibile. Eliminate dalla vostra vita tutti i “giochi” o le attività futili che portano solo via tempo prezioso. Se intraprendete questa scelta è bene sapere a cosa si va in contro: giornate sempre pienissime, organizzatevi al meglio!

D: Da quando hai deciso di applicarti maggiormente nel grinding, hai calato drasticamente il tuo studio? @Bubu: E’ stato questo a portarti alla decisione di mollare l’università?

B: Ho scelto di abbandonare l’università nel peggior momento pokeristico della mia vita (una badrun molto brutta per i primi 3 mesi del 2012), mi son trovato ad un bivio: continuare a fare male l’università ed il poker oppure scegliere di dedicarmi al 110% in una delle due.

E’ facile decidere di abbandonare l’università, in un periodo di godrun, in quanto sembra tutto rose e fiori mentre, in realtà, bisogna essere in grado di valutare bene quali sono le nostre reali qualità!

Non riuscivo a studiare in quanto non credevo che quello che stessi facendo fosse il mio futuro ed allo stesso tempo quando giocavo pensavo all’esame che avrei dovuto sostenere il mese seguente. Insomma, non è affatto semplice reggere mentalmente le due attività (specialmente gli MTT in quanto noi puoi grindare nei “ritagli di tempo”)!

Valutando a fondo la situazione lavorativa post laurea e le mie “skill” pokeristiche la scelta è stata piuttosto ovvia, credo di essere stato abbastanza obiettivo nel giudicare le mie prospettive future nell’una o nell’altra opportunità!

Ho preso questa decisione in quanto credo che il livello pokeristico sia in continua ascesa, sarà sempre più dura lottare contro giocatori che si dedicano al 100% alla disciplina, quindi in ottica futura potendomi dedicare solo al 50% AVREI PERSO IN PARTENZA!

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Vi consiglio di non prendere decisioni affrettate senza avere basi SOLIDE sulle quali poter contare!

M: Il mio studio non è mai stato maniacale; diciamo che il tempo che prima dedicavo agli svaghi, e al dolce far niente, ora è occupato dal grinding.

Ho, molto semplicemente, le giornate piene fino all’orlo, cosa a cui non sono assolutamente abituato.

D: Quando pensi che una persona debba decidere di quittare temporaneamente una delle due attività, per dedicarsi completamente all’altra? Qual è la motivazione che deve spingere l’individuo ad optare per una determinata scelta?

B: E’ una domanda alla quale non credo di essere in grado di rispondere. Ho preso una decisione PER ME STESSO e credo che in questa determinata circostanza fosse la migliore da prendere.

Bisogna davvero valutare qualsiasi aspetto della propria vita, ricordatevi che la vita da giocatore MTT è una vita molto più complessa di quanto possa sembrare in apparenza, non tutti sono in grado di poterla sostenere!

Sicuramente una giocatore non può decidere di intraprendere la carriera del PPP se prima non ha provato tutto ciò che concerne questo lavoro: grinding all day, mantenersi completamente, superare badrun, rinunciare a determinati aspetti della propria vita e molto altro!

Sicuramente bisogna essere in grado di effettuare dei conti perché ricordo che questo lavoro non durerà per sempre, quindi o crediamo di poter arrivare alla vetta o è meglio lasciar perdere!

Decidere di lasciare il proprio lavoro, magari a tempo indeterminato, per puntare a guadagnare poco di più con questo “giochino” non ha di certo senso, rischieremmo di trovarci a 40 anni con un pugno di mosche in mano!
Insomma, valutate bene e pensate al vostro futuro.

M: Penso che, superati i microstakes, se si vuole leveluppare al nl100, bisogna dare priorità al grinding, quittando totalmente l’università finché non si batte stabilmente un livello e si è sicuri del proprio gioco.

Altrimenti, i nostri avversari, saranno spesso e volentieri un passo avanti a noi in quanto, a questi livelli, cominciano ad esserci molti PPP full time.

Dopodichè si può pensare di finire l’università come “Piano B” qualora le nostre scelte si rivelassero sbagliate.

Le motivazioni che ti possono spingere a fare una determinata scelta sono tante e dipendono da ogni singolo individuo. Prima di tutto bisogna valutare le possibilità che si hanno e quale di queste pensiamo possa essere +ev, non solo dal lato economico ma soprattutto da quello personale e della propria vita privata.

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