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il 8 Giu 2015

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L’open Fold di Koon fa discutere ancora: il parere di Simone Ruggeri e Christian Favale

L’open Fold di Koon fa discutere ancora: il parere di Simone Ruggeri e Christian Favale

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Dopo averlo analizzato con l’aiuto di Alessandro “deneb93” Pichierri, siamo tornati a discutere del nitty open fold di Jason Koon al Final Table del Main Event Scoop (Low).

I due ex membri del Team Pro di PokerStars.it Simone Ruggeri e Christian Favale hanno voluto dire la loro su questa scelta quantomai insolita: come vedete nell’immagine sopra, “jakoon1985” si ritrova con KQ, ma decide di openfoldare, causa anche l’esiguo stack del cutoff.

Ruggeri condanna la scelta del campione americano offrendo un’interessante chiave di lettura:

“Foldare top 10% da btn in un mtt con payout standard e uno stack superiori ai 25x penso sia sempre sbagliato. In questa situazione abbiamo però tutto l’interesse a giocare un pot piccolo. K-Qs possiamo considerarla una mano al 7° percentile (meglio di 7-7 e meglio di A-Ts) se vogliamo giocare un piatto piccolo. E per giocare un piatto piccolo la scelta migliore è sicuramente limpare con l’intenzione di chiamare un raise. In ogni caso considero valida anche l’opzione del raise/call: se decidiamo di aprire per exploitare le frequenze troppo aggressive del BB, poi di fronte ad una 3bet la scelta migliore è chiamare, non certo 4bettare all-in in uno spot in cui sovrarappresentiamo la nostra mano (che come allin equity contro una singola mano non più nel 7° percentile) ed in cui è difficile immaginare che l’oppo potrebbe 3bet/callare K-J o Q-J.”

Dello stesso avviso anche Christian Favale che ‘tira le orecchie’ a Koon quando afferma di non aver range di balancing per il limp da bottone:

“E’ impossibile che limp abbia EV minore di 0. E’ un discorso che non ha molto senso soprattutto se fatto da un mtter, che in teoria dovrebbe avere nell’elasticità dell’interpretazione degli stack rispetto al payout la maggiore skill. Lì non hai limping range costruito a priori, ma lo hai perché si e’ venuta a creare una situazione particolare e quindi implementi una strategia che funzioni in quello spot specifico. Ovviamente e’ impossibile prevedere tutte le possibili situazioni di stack quindi tocca adattarsi al momento. Un player molto esperto riconosce lo spot prima di vedere le proprie carte e adottando una strategia, magari un po’ semplificata, limpa tutto il range con cui decide di mettere soldi nel pot avendo, tra le altre cose, un range automaticamente bilanciato.”

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Schietto e diretto come sempre, Favale catechizza il campione americano rivelando la scelta che avrebbe preso in game:

“La sua affermazione proprio non ha alcun senso logico quando dice che ‘gli avversari avrebbero colto al volo l’occasione di giocare contro un range non bilanciato’. Punto uno: dalla singola mano il range non può essere definito unbalanced. Punto due: se limpi tutto il range, non c’e nessuna occasione da cogliere. Mi pare che il concetto di bilanciamento sia usato un po’ a sproposito in questo caso. Ad ogni modo non dico che il limp/call sia la scelta più corretta, anche perché ci basiamo su una read precaria del strategia del BB. Credo che sia affermabile che esistono strategie migliori del fold. Non so dirti pero’ se limp/call sia meglio di raise/call o raise/shove. Io avrei certamente optato per una delle prime due. Credo abbiano un EV molto simile!”

 

 

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