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il 19 Mag 2021

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I primi passi nel poker di Patrik Antonius

I primi passi nel poker di Patrik Antonius

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Proseguiamo la nostra rubrica “I primi passi nel poker” con una delle più grandi icone che il poker abbia mai avuto.

Patrik Antonius di recente si è raccontato in un podcast di Cardplayer, ricordando i primi approcci con carte e chips, da cui poi è nato il più vincente giocatore della storia del poker online.

Sentiamo allora le sue parole, a cominciare dalla presentazione di come viveva nella Finlandia di 20 e oltre anni fa.

Il destino era segnato

“Non era una famiglia grandissima, eravamo io, i miei e mia sorella. Mia madre lavorava all’asilo, mio padre guidava i camion. Vivevamo a Vantaa, appena fuori da Helsinki. Sono stato molto fortunato a vivere lì, a circa 30′ dall’unico casinò di tutta la Finlandia che offrisse poker. Se fossi nato più lontano ci sarebbe stata una chance che non scoprissi il poker, almeno a quella giovane età.

Conoscevo già il poker, avevo già giocato con degli amici a partite da pochi spiccioli, dove se qualcuno era in una gran giornata forse poteva vincere un dollaro. Giocavamo un poker a 5 carte con strani limiti di puntata, poi qualcuno scoprì da qualche parte le regole dell’Omaha. 

Un mio amico andò in quel casinò prima di me e scoprì che c’era il poker, e un giorno ci andai anche io. Stavano giocando l’evento per principianti, se dovessi convertire in dollari saranno stati forse $15, $20 di buy-in, mi iscrissi e vinsi il mio primo torneo di No Limit Hold’Em. Non sapevo ancora giocare, non avevo idea di cosa stessi facendo, in confronto a ciò che da poco tempo a quella parte stavo per imparare.”

A romanzare ancor di più la storia del finlandese, gli elementi che sembrano sottolineare la mano del fato: una famiglia povera, che abita a pochi chilometri da un casinò, e la prima iniezione di fiducia verso il poker.

Poker online: in due mesi +15.000%

“Erano bei soldi, ero emozionato. Ci saranno stati 50 giocatori. Quindi siamo tornati in quel casinò più volte, abbiamo continuato a giocare. Le cose si sono evolute nel 1999, quando sono riuscito a diventare migliore in questo gioco, e misi 200 dollari in un sito online per la prima volta in vita mia. 

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In 2 mesi sono riuscito a portare quel bankroll a 30.000 dollari. Ancora non sapevo giocare, ma avevo più o meno capito che dovevo giocare molto aggressivamente e poi aggiustare il tiro nei giusti spot, tipo quando non aveva senso bluffare. 

Il mio stile aggressivo funzionava meglio online dove c’erano tavoli short-handed, giocavo heads-up, 3-handed, 4-handed ed ero l’unico che aggrediva i blinds. In poco tempo avevo fatto così tanti soldi quanti non ne avevo mai visti in vita mia.”

I tavoli live full ring non si sposavano con lo stile di gioco di Patrik, che come spiegherà ha imparato il poker cominciando dal lato opposto a come hanno imparato quasi tutti i giocatori. Un po’ come cominciare un libro dalla fine, se mai ne avesse aperto uno.

Un approccio unico al mondo

“Provavo letteralmente a giocare ogni mano, rilanciarle tutte, puntare tutti i flop, puntare tutti i turn. Vincevo così. Poi se i giocatori mi 3-bettavano mi arrendevo, ma più o meno ho imparato al contrario: giocavo ogni mano e lentamente ho cominciato a restringere e diventare più tight. Di solito la gente comincia giocando poche mani e ha problemi a vincere i piatti in certe situazioni. Io ero diametralmente opposto.

Penso di aver imparato il poker in una maniera completamente diversa dagli altri; non ho mai letto un libro di poker, nemmeno qualche pagina, nessuno mi ha mai insegnato nulla. Semplicemente giocavo e mi analizzavo. Ero molto fortunato che le partite fossero così basse e nessuno sapesse giocare.”

 

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