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il 22 Set 2020

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I primi passi nel poker di Isaac Haxton

I primi passi nel poker di Isaac Haxton

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Per chi inizia a giocare la strada è sempre in salita, ma a inizio carriera lo fu anche per i professionisti più celebrati.

Oggi raccontiamo i primi passi nel poker di Isaac Haxton, ambasciatore di partypoker che fa il professionista da oltre sedici anni.

I tornei dal vivo sono oggi il suo main game, quando non è in giro per il mondo a giocarli divide il suo tempo tra Las Vegas, dove gioca cash game live, e Vancouver, da cui siede ai tavoli online.

 

La frustrazione per gli scacchi

‘Ike’, come viene chiamato Isaac nella comunità pokeristica, scrive sul suo blog  di essere un appassionato di giochi da sempre.

Il primo a cui si è dedicato sono gli scacchi: “Vinsi il primo torneo giocato all’asilo e fui subito agganciato. Mi piaceva il brivido della competizione, vincere a scacchi sembrava la cosa più importante del mondo”.

Haxton entrò nella squadra di scacchi della sua scuola e poco dopo seguirono i camp estivi di perfezionamento e le lezioni private coi migliori maestri.

Col tempo però capì che non era tagliato a causa di una visione tattica mediocre e della propensione a inciampare in errori grossolani:

“All’inizio dell’adolescenza capii che anche con il duro lavoro ero uno scacchista da seconda fila. Ogni torneo locale seguiva lo stesso copione, vincevo contro i ragazzi che prendevano sottogamba i primi turni e poi perdevo in semifinale o in finale contro Nick o Anna, i due ragazzi che erano molto migliori di me. Di rado sembrava esserci competizione tra me e loro.”

 

L’approdo a Magic

All’età di tredici anni Haxton scoprì “Magic – The Gathering” e anche per lui come per molti altri pokeristi, da a Bryn Kenney e Justin Bonomo, il gioco di carte fu il trampolino di lancio per il poker.

“Magic ha sostituito gli scacchi, giocavo i tornei settimanali al negozio del paese ogni settimana e iniziai a viaggiare per gli eventi regionali e nazionali”.

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L’anno seguente Haxton vinse 1.000$ in un torneo di Magic al college e a 16 anni si qualificò per il Pro Tour:

“Stavo accarezzando l’idea di diventare un giocatore professionista di Magic dopo il liceo, poi arrivò il boom del poker”

 

Una estate a guardare i replay di Moneymaker

Haxton si è diplomato nella primavera del 2003, un paio di settimane prima della incredibile impresa di Chris Moneymaker, e rivela che quella estate si ritrovava con gli amici ogni settimana per guardare i replay delle World Series Of Poker mandati in onda da ESPN.

A convincerlo a passare alle due carte furono due amici di un paio di anni più grandi che aveva conosciuto grazie a Magic:

“Quando diventai maggiorenne aprii il mio primo account di poker online, mandai per posta 50$ al mio amico Joe e lui mi fece la ricarica. Iniziai a giocare Limit Hold’Em 0,25$/0,50$”.

Quel giorno Ike non poteva assolutamente immaginare che sarebbe stato il primo passo di una delle più radiose carriere degli ultimi anni.

Oggi Haxton siede in pianta stabile alle partite cash-game più ricche del pianeta mentre nei tornei dal vivo ha accumulato vincite lorde per oltre 27 milioni di dollari ed è sedicesimo nella classifica All Time Money List.

 

Foto: Jayne Furman / PokerNews

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