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il 2 Ott 2015

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I primi passi nel poker di Massimo ‘Maxshark’ Mosele: “Grazie a Sharkscope capii che si poteva vincere!”

I primi passi nel poker di Massimo ‘Maxshark’ Mosele: “Grazie a Sharkscope capii che si poteva vincere!”

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Dopo Andrea ‘ANTIREGS87’ Crobu e Marco ‘magicbox’ Bognanni stavolta è il turno del pro PokerYes Massimo ‘Maxshark’ Mosele di raccontare i suoi primi passi nel mondo del poker.

La passione per le carte di Max comincia tanti anni fa, addirittura nei primi anni ’90, quando dalle nostre parti alla voce “poker” compariva solamente la variante 5-Card Draw, ovvero quello che tutti noi conosciamo come poker all’italiana:

Me la sono sempre cavata molto bene nei giochi di carte, dai tornei a scopone scientifico quando ero ragazzino passando per il poker all’italiana fino ad arrivare al Texas Hold’em. Ricordo come se fosse ieri il momento in cui comprai la mia prima macchina, una Audi 80 da 22 milioni, acquistata esclusivamente con le vincite maturate al tavolo. Era il 1990 e assieme ad una decina di amici avevamo preso l’abitudine di incontrarci due o tre volte a settimana per giocare all’italiana, organizzando dei mini tornei in modalità 4-handed con rilancio massimo pari a  30.000 lire. Alla fine dell’anno ero riuscito a vincere dei soldi a tutti mettendo da parte una bella somma!

Massimo Mosele alle WSOP di quest'anno

Massimo Mosele alle WSOP di quest’anno

Il passaggio dal 5-Card Draw all’Hold’em avviene diversi anni dopo: Max è un agente di borsa specializzato nel mercato americano e proprio grazie ad alcuni suoi colleghi scopre questa nuova variante che si rivelerà essere un’autentica miniera d’oro nel corso della sua carriera da professionista.

Abituato a giocare all’italiana ho avuto un approccio molto cauto al poker texano, giocando inizialmente partite cash con buy-in esigui. Come tutti i principianti non avevo la benché minima idea dei range di mani da giocare e non di rado mi trovavo a cercare una scala ad incastro ignaro della scarsa possibilità di successo. Il primo segnale di cambiamento è arrivato quando, dopo aver perso i soldi sulla room in cui avevo depositato, sono riuscito a vincere un torneo oltre 2.000 partecipanti pagato con i cosiddetti ‘frequent player point’ per una moneta da circa 300 dollari. L’inesperienza però ha giocato a mio sfavore e nel giro di poco tempo ho perso nuovamente tutto fino a scoprire la modalità Sit&Go.

Max si lancia quindi in questa nuova avventura facendosi le ossa ai tavoli online senza una vera e propria  preparazione:

In quegli anni non c’era a disposizione tutto il materiale che circola oggi e le mie conoscenze sono state frutto di tante ore spese ai tavoli. Fino ad allora però giocavo soltanto per ammazzare il tempo limitandomi a buy-in da 5 dollari, finché non è arrivato il punto di svolta…

Bazzicando in un forum americano di borsa Max scopre l’esistenza di Sharkscope attraverso un thread lanciato da alcuni colleghi che si stavano approcciando al gioco:

Quando sono venuto a conoscenza di Sharkscope ho cominciato a curiosare sui giocatori che mi trovavo al tavolo scoprendo che due player in particolare, seduti ad ogni sit disponibile,  riuscivano ad accumulare un profitto costante. A quel punto mi son detto ‘o questi sono dei bot ed è tutto truccato, o magari studiando un po’ questo giochino si possono ottenere dei bei risultati.

Ecco il grafico relativo ai primi sit&go giocati da Maxshark

Il grafico dei primi Sit&Go giocati da Maxshark

Detto, fatto. Max si mette all’opera e comincia ad affinare le proprie abilità al tavolo cominciando una lenta scalata.

Dopo uno swing iniziale di oltre 1.500$, lo studio e l’applicazione del grinder torinese vengono premiati: “Come tutti ho cominciato malissimo ma fortunatamente ho capito abbastanza in fretta i miei errori e sono riuscito ad invertire la tendenza piuttosto velocemente.”

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Il grafico relativo ai primi 2000 Sit&Go di Maxshark

Dopo 2000 Sit&Go il grafico di Maxshark cambia decisamente forma

Da questo momento in poi il grinder torinese comincia a macinare games e profitto trasformando quel che prima era solamente un passatempo in un’attività decisamente redditizia.

Con una costanza invidiabile scala uno alla volta tutti i gradini aumentando progressivamente il buy-in: a fine 2008 è già primo al mondo nella disciplina sng 36/100$ (la famosa stellina di diamante), nel 2009 più volte sarà nella prima posizione del ranking di sharkscope hu e anygame nella fascia da 101 a 300$:

“Poi nel 2010 con il terminare del traffico nei sng a struttura lenta qualcuno dubitava che riuscissi ad essere fortemente vincente anche nelle formule turbo. Ma da buon giocatore heads-up sono riuscito facilmente ad adattarmi alla tipologia, aggiustando ovviamente i range: nel primo anno di turbo vinsi per 10 volte la classifica mensile aggiudicandomi anche gli Italian Poker Awards 2010”

L’ascesa di Maxshark nel panorama del poker online sembra non conoscere battute d’arresto come dimostra il grafico sotto – non comprensivo dei guadagni cash – anche se in realtà il ‘Black Friday’ fu davvero un brutto colpo: “Il giorno del Black Friday persi circa 18.000$ dollari che avevo sul conto, senza considerare che con la chiusura del mercato internazionale non ho più avuto la possibilità di giocare l’abi a cui ero abituato.

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Il grafico overall di Massimo Mosele

Dopo aver dimostrato per diversi anni la sua abilità nel Texas Hold’em per il buon Max arriva finalmente una sponsorizzazione, legando il suo nome ad Admiral di cui è testimonial tutt’ora attraverso la room PokerYes:

Nonostante non avessi problemi di bankroll ho sempre tenuto la situazione sotto controllo evitando di giocare tornei live con buy-in troppo elevati. Ho cominciato a frequentare con più assiduità il circuito live dopo aver ottenuto la sponsorship con il gruppo Admiral, che mi consentiva di partecipare ad un gran numero di eventi di livello!”.

Ed è così che in carriera Max ha accumulato quasi un milione di euro di vincite tra Sit&Go, cash game e tornei. Profit puro, non come i dati che vengono sbandierati su Hendonmob relativi solamente agli incassi e non alle uscite: se si guardasse ai risultati online con la stessa chiave di lettura Max sarebbe già a circa 7 milioni di dollari di incasso!

 

 

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