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il 20 Nov 2015

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I primi passi nel poker di Luca “Steva10” Stevanato

I primi passi nel poker di Luca “Steva10” Stevanato

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Tutto nasce sempre un po’ per caso.

Chi ha conosciuto il poker a cavallo tra il 2008 e il 2010, lo ha fatto essenzialmente grazie a “Poker1Mania” e simili: tutti fummo stregati dalla parola “all-in” e da quelle montagne di chips che volavano scriteriatamente in mezzo al tavolo.

Tra quelli cresciuti in quell’epoca c’è anche Luca “Steva10” Stevanato, grinder che si è affermato negli anni sia live che online, il quale ricorda perfettamente quei tempi:

“Era il 2009. In quel periodo di giorno lavoravo come operaio in una ditta e la domenica giocavo a calcio. Ricordo benissimo che il sabato all’1.30 di notte andava in onda il programma commentato da ‘Ciccio’ Valenti e Luca Pagano. Lo guardai una volta per caso e iniziò a piacermi, sino a diventare un appuntamento fisso prima di andare a letto. Proprio in quel periodo, un mio amico d’infanzia che lavorava con me mi disse che il mercoledì era dedicato al ‘poker’ in famiglia. Incuriosito e intimorito mi feci coraggio e mi presentai a casa dello zio la settimana seguente. Eravamo in 6, e oltre allo zio c’erano la mamma e i suoi cugini. Giocammo dei sit da 5€. Avevamo tipo 100 chips bianche e 50 chips nere e le lanciavamo nel mezzo totalmente a caso 🙂 Nonostante tutto, pur conoscendo a malapena i punti, riuscii a vincerne uno dei tre, siglando così il mio primo successo al tavolo…”

Passano pochi giorni e Steva viene travolto sempre più da questo misterioso “Texas Hold’em“:

“Un altro mio amico mi chiama dicendo che al bar fanno una partita cash. Non riesco a resistere e mi ritrovo schierato ad un 1-2€ dove tutti partivano con 50€! Ovviamente si giocava chiusissimi, tutti piatti limpati e puntate senza senso, ma l’adrenalina era altissima. Ricordo perfettamente quella partita perché su un limpato in multiway con straddle 5€, aggiunsi 3€ da bb con 37 e rimasi pietrificato al flop: 456! Scala colore! Riuscii a raddoppiare, ma non chiedetemi cosa avesse oppo. Ah, per la cronaca: live non mi è mai più capitato di farla…”

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Il giochino inizia pian piano a diffondersi nello stivale e Luca scopre di avere alcuni amici sorprendentemente già ‘scafati’:

“C’era chi giocava già online! E cos’è l’online? Io al massimo giocavo nel mio portatile a Governor Of Poker! Sta di fatto che qualche tempo dopo provai anche io, giocando dei tornei da 2$ su Full Tilt, che ai tempi andava per la maggiore, e qualche piccolo torneo su PokerStars. I primi tempi perdevo sempre ed ero il primo a dire: ‘è tutto truccato!’. Servì qualche anno per capire che non era così.”

In un crescendo rossiniano, Steva inizia ad avere successo anche cliccando dalla sua cameretta:

“Giocavo al massimo tornei da 5€ di buy-in e quelle rare volte in cui vincevo qualcosa scaricavo sempre quasi tutto. L’assurda svolta, che di fatto mi ha poi convinto a fare le cose più seriamente, nasce da un altro aneddoto cinematografico, in tutti i sensi: era pomeriggio e, stremato, ero appena tornato da lavoro. Aprii un torneo da 5€, feci subito qualche double up. ma mi addormentai di botto. Dopo due ore di sit out ripresi a giocare dal tablet e convinto di uscire di lì a poco uscii con i miei amici continuando a giocare. Decidemmo di andare al cinema e conclusi il torneo da dentro la sala chiudendo al secondo posto per 1.000€. Scaricai 800€ e mi gamblai mezzo bankroll al Sunday Special. Beh, a quel Sunday Special, non so bene come, feci terzo per 21.000€! Mi ritengo davvero fortunato perché ogni player che ambisce a crescere necessità di un colpo del genere: senza quel bigshot probabilmente il poker sarebbe rimasto un semplice hobby…”

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