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il 10 Nov 2021

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L’addio di Doyle Brunson al Main Event WSOP

L’addio di Doyle Brunson al Main Event WSOP

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Game over. Dopo un esaltante day 1, Doyle Brunson ha trovato l’eliminazione al day 2ABC del Main Event World Series Of Poker.

Arrivato in modo del tutto inaspettato a otto anni di distanza dall’ultima partecipazione, l’ultimo ballo di ‘Texas Dolly’ al torneo dei tornei non è andato oltre la seconda giornata di gioco, per la delusione di noi appassionati.

Tutto lascerebbe credere che quello di stanotte sia stato davvero l’addio definitivo di Brunson al torneo vinto nel 1976 e 1977. Negli ultimi anni aveva dichiarato di non essere più in grado di reggere fisicamente le lunghe maratone al tavolo verde.

In questa occasione però il decano dei pokeristi aveva rivisto le sue scelte. Ecco come si è chiusa poche ore fa l’avventura di Doyle Brunson al Main Event WSOP 2021.

 

Stack dimezzato

A inizio giornata Doyle dimezza subito lo stack imbustato al day1, ma poi risale la china e al terzo livello del day 2 – l’ottavo del torneo, blinds 600/1.200 con bb ante, arriva al tavolo televisivo con una dote di 109.500 chips, due posizioni alla sinistra del neo-braccialettato Jason Koon.

Nel giro di poco Doyle sale a 135 mila grazie a piccoli pot in cui per lo più gli avversari foldano postflop.

Poi dimezza di nuovo lo stack in una mano in cui da small blind tribetta a 11.000 con KT l’apertura a 2.700 di Kurshumi da cutoff, che chiama con AK.

Su flop 284 Brunson prosegue 16.000, l’avversario chiama.

Turn K e Brunson checka, Kurshumi checka dietro.

Su river Q, Brunson betta 10.000, Kurshumi rilancia a 26.000, Brunson chiama e getta le carte nel mucchio.

 

2nd nuts vs set

Da meno di settantamila chips Doyle risale a 123.000, 102 bb, chiamando da big blind con 97 l’apertura da early position di Rivera che ha 88. Nella mano entrano anche Zhou con AT e Koon con A4.

Su flop Q68 Rivera cbetta 3.500 e riceve i call di Zhou e Brunson.

Turn T e Brunson leada 15.000, Zhou folda, Rivera chiama.

River 4 Brunson punta 25.000, Rivera chiama con il suo set e mucka.

Fino al termine del livello, che segna l’inizio della pausa cena, Doyle naviga intorno ai 100 big blind di stack.

 

Nice fold contro Koon

Al rientro il level up porta i bui a 800/1.600 con bb ante. In una delle prime mani Doyle apre 3.500 AJ da utg, chiama Koon da bottone con 87 con 162k di stack, chiama Kurshumi da small blind con 87.

Flop 2QK, dopo il check di small blind Brunson prosegue 7.000, Koon chiama, Kurshumi folda.

Turn T, Brunson bet 15.500, Koon chiama.

River 3, Brunson check, Koon punta 41.000, Brunson folda scala!

Una orbita dopo però Doyle risale, sempre contro Jason Koon: con QJ trova colore e lo statunitense chiama le sue mini-bet con coppia di 88 su board 55496.

 

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La mano dell’addio

All’ultimo livello di giornata, blinds 1.000-2.000 con bb ante, Brunson si presenta con 128 mila di stack.

Con una flessione costante si ritrova a 71.800, quando decide di chiamare da bottone con T9 l’apertura a 4.000 di Kurshumi con KQ: Brunson trova progetto di bilaterale e overcards al flop e chiama il check-raise avversario, al turn trova un T per la top pair ma al river soccombe e resta con  49.800 chips.

Qualche mano dopo da hijack con AK repusha sull’all-in di Hartman da utg con 77 per 17.000.

Il flop 788 riduce al lumicino le speranze di Brunson che soccombe su T turn.

Doyle si trova con 32.800 chips ed esattamente quattro mani dopo il coinflip perso arriva la sua ultima mano al Main Event WSOP.

Da utg apre 5.000 con A3, folda tutto il tavolo fino a McKenzie, che da big blind spilla AQ con uno stack di 83.300 e tribetta a 32.800 mettendo di fatto in all-in Brunson.

Doyle pensa quindici secondi prima di decidere di chiamare e trovarsi dominato.

Il flop T25 dà gutshot a Texas Dolly, il turn K paira il board aumentando le odds per uno split pot, ma il river J segna la fine della corsa.

 

Tutti i risultati di Doyle Brunson al Main Event WSOP

Con questa sua partecipazione Doyle Brunson è stato il primo giocatore a schierarsi al Main Event WSOP per sei decenni di fila. Si può ben dire che è stato uno dei pionieri del torneo dei tornei. Il suo score fa impallidire.

1972 -3° per 32.500

1976 – 1° per 220.000

1977 – 1° per 340.000

1980 – 2° per 146.000

1982 – 4° per 52.000

1983 – 3° per 108.000

1997 – 16° per 25.440

2004 – 53° per 45.000

2009 – 17° per 31.198£ al Main Event WSOP Europe Londra

2013 – 409° per 28.063

 

Immagine in alto: PokerGO

 

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