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il 7 Nov 2014

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Niente più Pokerstars.it per chi si connette dal Regno Unito: cosa faranno i giocatori italiani a Londra?

Niente più Pokerstars.it per chi si connette dal Regno Unito: cosa faranno i giocatori italiani a Londra?

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I recenti cambiamenti introdotti da Pokerstars – con il lancio della nuova piattaforma per i giocatori del Regno Unito -impensieriscono non poco i tanti giocatori italiani che si sono trasferiti nella capitale inglese per giocare sulle poker room dot com pur senza disdegnare la morbidezza del field italiano della picca rossa.

Con la nascita di Pokerstars.co.uk, infatti, dall’Inghilterra è ora precluso l’accesso a Pokerstars.it.

Una notizia niente affatto rassicurante sia per i giocatori italiani già emigrati, che proprio in questi giorni si trovano impossibilitati a giocare l’ICOOP .it dal Regno Unito, sia per i giocatori che avevano manifestato l’intenzione di trasferirsi nella capitale inglese a breve.

Abbiamo raccolto qualche parere constatando come le posizioni siano estremamente variegate: c’è chi stravolgerà tutto e chi invece continuerà a giocare dall’Inghilterra semplicemente togliendo Pokerstars.it dallo schedule.

Claudio ‘BrianMay_QT’ Della Ragione:  “A me la novità non interessa in quanto il mio progetto per il futuro è giocare quasi esclusivamente heads-up hyperturbo sul nuovo ‘dot uk’, che comunque ha lo stesso field del com. Essendo stato sempre un giocatore hu è una scelta che avevo già preso da prima dell’introduzione delle nuove norme nel Regno Unito”

Davide ‘zizinho89’ Suriano: “Ancora mi devo informare bene della situazione, ho un appuntamento a Londra l’11 novembre e sono un po’ confuso… Voglio capire bene come stanno le cose, anche perché avendo già comprato un appartamento a Malta ho la porta aperta lì. In origine l’idea sarebbe stata dividermi tra l’Inghilterra e l’Isola, se l’impossibilità a giocare su Pokerstars.it dal Regno Unito dovesse essere confermata credo proprio che andrò a Malta”

Erion ‘erionis’ Islamay“L’idea che ho di andare a Londra al momento è ancora allo stato embrionale, ma il fatto di spostarmi per certi versi prescinde anche dal poker. Diciamo che visto che sono ancora nell’età giusta ho voglia di fare una esperienza di vita e allo stesso tempo di grindare sul punto com. Ora ci sto seriamente pensando, ma ancora non ho preso una decisione.”

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Stefano Terziani ci ha scritto da Macao: “Sinceramente per me cambierà ben poco. Oramai su Pokerstars.it gioco ben poco, credo meno del 5% di tutto lo schedule totale. Più che altro la rogna è che non si possa più giocare sulle room francesi che sono allettanti. Comunque oramai fino ad aprile ho la casa pagata a Londra, poi deciderò come muovermi…” 

Clavio “BetterC4ll” Anzalone – il coinquilino di Cristian Favale salito alla ribalta dopo il trionfo al Main Event delle SCOOP, si sofferma più sui cambiamenti al sistema di rake: “Parallelamente al lancio del software .uk, sono state applicate misure restrittive simili a quelle in vigore in Italia, che hanno reso impossibile l’accesso al software .it a tutti i giocatori presenti sul suolo britannico. Il passaggio da .com a .uk inoltre comporterà tagli ulteriori al Vip System per tutti i giocatori residenti nel Regno Unito. Pokerstars ha annunciato che renderà noti tutti i dettagli entro la fine dell’anno, quindi non ci resta che aspettare per poter dare una valutazione definitiva.

Sulle nuove tariffe applicate alla rake da Pokerstars, i giorni scorsi era intervenuto anche Luca Moschitta interpellato dal portale pokernews.com. “E’ una strategia di riduzione dei costi cominciata dai tempi del Black-Friday e portata avanti da Amaya sin dai primi giorni dalla sua acquisizione. Ma Pokerstars resta una delle piattaforme più affidabili – continua Luca Moschitta“anche se il margine di guadagno dei regular comincia ad assottigliarsi

 

 

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