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il 30 Giu 2016

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Quattro modi per ridurre la varianza nei tornei di poker

Quattro modi per ridurre la varianza nei tornei di poker

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Secondo la definizione scientifica, la varianza è “la deviazione dal dato statistico”.

Per i pokeristi è meglio nota come loro bestia nera personale, dal momento che quando arriva a mettere lo zampino può davvero fare sfracelli.

In realtà, con alcuni accorgimenti, è possibile ridurre l’incidenza della varianza: vediamo come per quanto concerne i tornei di poker.

 

1. Puntare alla massa e al lungo periodo

Il primo modo per ridurre l’incidenza della varianza è quasi ovvio: puntare alla massa e ai volumi di gioco, infatti, è la via migliore per attenuarla.

Per rendere conto di quanto il dato statistico si aggiusti dalle deviazioni naturali sul lungo periodo, basti pensare al paragone trito e ritrito della moneta: lanciandola dieci volte sarà molto difficile vedere cinque volte testa e cinque croce.

Il discorso invece cambia sostanzialmente su un campione di migliaia e/o milioni di lanci. Chi va piano va sano e va lontano, chi va forte

 

2. Rispettare le regole del bankroll

Puntare al lungo periodo è però impossibile se non si ha un capitale dedicato al gioco commisurato al buy-in dei tornei in cui ci schieriamo.

Il bankroll necessario ad attutire l’incidenza della varianza è proporzionale al livello di gioco e all’atteso del giocatore.

Disporre di almeno 150-200 buy-in medi è il minimo sindacale per poter giocare tranquilli e puntare al lungo periodo ‘uccidi-varianza’.

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3. Selezionare bene i tornei in schedule

Più è ampio il field, più veloci sono i tornei, maggiore sarà la varianza che dovremo affrontare.

Se vuoi cercare situazioni low-variance, dunque, meglio schierarsi in tornei che di solito registrano pochi iscritti, e con livelli dalla maggiore durata possibile…

Inutile lamentarsi della varianza ai tornei turbo o addirittura hyper-turbo, dal momento che quando paghi il buy-in sai già che dovrai affrontare tantissimi showdown!

 

4. Quando il push è marginale meglio il flat

Nei tornei di poker openpushare e/o pushare in steal è fondamentale per massimizzare la deadmoney e mantenersi in linea di galleggiamento.

Queste action però espongono inevitabilmente alla varianza, visto che contemplano la possibilità di venire chiamati e dunque di andare allo showdown.

Proprio per questo, in particolare nelle fasi finali dei tornei, che sono quelle in cui le scelte hanno un valore atteso monetario e non in chips, flattare invece di tribettare può essere un buon modo per non rimettere la propria sopravvivenza in mano alla sorte: limitarsi al call con mani di valore (come A-Q, K-Q, T-T) può essere di aiuto nella gestione di situazioni ad alto rischio.

Il pot control è il primo comandamento da rispettare se si vuole adottare uno stile di gioco a bassa varianza!

 

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