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Strategia

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il 8 Mar 2019

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I dieci errori più comuni che commettono i principianti

I dieci errori più comuni che commettono i principianti

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Quando si inizia a giocare a poker fare errori è in un certo qual modo fisiologico.

Prima di diventare professionisti si passano molti anni a fare gli stessi errori ai tavoli da poker.

Nella maggior parte dei casi, si impara a giocare provando a capire cosa funziona e cosa no.

A chi è alle prime armi è venuto in aiuto il ‘Re dei micro-stakes’ Nathan “blackrain79” Williams, che ha pubblicato sul suo blog un interessante articolo che spiega quali sono i dieci errori da “principiante” che riducono le condizioni di vittoria nel poker.

 

1 ) Non approfittare del fattore-iniziativa

Ignorare il vantaggio di avere l’iniziativa nel piatto è un errore molto comune.

Questa è una delle cose più difficili da imparare per i principianti. Chi prende il controllo della mano con un rilancio preflop è il “raiser”: è statisticamente appurato che il giocatore in rilancio nel poker vince più piatti.

La ragione è presto detta: oltre alle volte in cui può vincere il piatto preflop, l’aggressore può ottenere i fold avversari anche postflop semplicemente continuando ad esercitare pressione.

Entrare nel piatto con un limp invece che con un raise, alla lunga, è dunque un enorme spreco di chips!

2) Non sfruttare il vantaggio posizionale

Aprendo un qualsiasi programma di tracking o di hand review si può scoprire un dato di fatto: prendendo in esame un campione discreto di mani si osserva che le posizioni più favorite sono quelle che si esprimono “in late position”.

La posizione da late più efficace è il bottone. Da button si può agire per ultimi dopo ogni singola “chiamata” postflop e ciò è estremamente importante nel poker.

Significa che si possono ottenere dagli avversari tutte le informazioni possibili prima di decidere la propria azione. E in un gioco a informazione incompleta come il poker non è decisamente poco…

 

3) Non saper scegliere il tavolo da gioco

Tra i principianti è comune voler giocare fin da subito su un tavolo da poker “difficile”. Il poker è un gioco che si gioca con altre persone: non importano l’esperienza o i libri letti, se non c’è un punto debole nel gioco.

Bisogna scoprire gli errori che gli altri giocatori commettono come ad esempio giocare troppe mani, chiamare con qualsiasi coppia o lasciare dopo il flop se non hanno legato.

Per questi motivi il saper scegliere il tavolo ideale da gioco è parte essenziale del bagaglio di un giocatore professionista di poker.

Bilanciate i vostri buy-in a seconda della vostra esperienza di gioco.

 

4) Non superare la varianza di base

In poche parole vuol dire non giocare un sufficiente numero di mani prima di trarre le giuste conclusioni.

In molti si lamentano per le singole mani perse: il poker non è un gioco che può essere condensato in singole mani o singoli giorni di sessione.

Il fattore “Fortuna” è una componente a breve termine, pertanto è possibile determinare risultati solo dopo periodi di tempo elevati, come mesi o anni.

Se si è ad un tavolo da poker solo per arricchirsi velocemente, probabilmente è meglio cercare un altro metodo per farlo.

 

5) Investire male il bankroll

Tanti principianti pensano di poter gestire un conto depositando solo 10$ perchè non riescono a comprendere la realtà di come funziona questo gioco.

Bisogna avere almeno 30 buy-in per superare la varianza nei cash game.

Se un tavolo da cash game ha un buy-in di 2$ significa che bisogna avere almeno 60$ per giocare a quel tavolo e rientrare nella statistica di profitto.

Se si ha intenzione di giocare seriamente a poker, bisogna assicurarsi di possedere il giusto bankroll fin dalle prime sessioni di gioco.

Per quanto riguarda i tornei, c’è chi partecipa solo per fare “soldi veri” prendendo parte solo a quelli con buy-in da cento o più dollari.

Molti professionisti ne approfittano per balzare sui fish in tornei del genere. La migliore opzione è intraprendere “l’umile” percorso e iniziare prima dei giochi da 2$ o 5$.

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Quando si inizia a vincere, e aumentare il proprio bankroll, si può alzare il proprio target.

È comunque importante dimostrare che si riesce a battere il sistema prima di affrontare i grandi giocatori.

 

6) Non aumentare il livello quando si dovrebbe

Ci sono molti principianti che giocano a tavoli a basso montepremi per troppo tempo senza capire quando devono spingersi più in là.

Nessuno riesce ad arricchirsi realmente con i microstakes. In genere bastano circa due mesi prima di iniziare a vincere ai buy-in più bassi online.

Se si vuole ottenere un reddito significativo nel poker, è necessario mettersi alla prova nei giochi con puntate più alte, ma solo dopo aver ottenuto adeguate esperienza e abilità.

 

7) Andare in tilt

È comune tra i principianti non abituati a “essere scoppiati” spesso andare subito in tilt.

In seguito ad una sconfitta, sprecano tutto il capitale ottenuto precedentemente poiché giocano male per il nervosismo.

Non bisogna perdere la testa per un torneo perso contro qualcuno che è stato più fortunato di te. Il motivo è semplice: succederà ancora ed ancora perchè fa parte del gioco.

È quindi necessario sviluppare delle strategie per restare sempre calmi ed evitare di “tiltare”.

 

8) Pensare troppo al gioco

Pensare troppo al gioco è diventato l’errore più comune negli ultimi anni, data la grande quantità di materiale per la formazione del poker.

Molte persone che sono “novizie” e non hanno giocato almeno 100.000 mani nella loro carriera, spendono troppo tempo a studiare ciò che potrebbe accadere nelle suddette mani.

Non è necessario essere un genio del poker per battere il “micro”. È solo necessario applicare in modo coerente luna strategia “TAG”.

Si guadagna solo giocando , non discutendo e studiando teorie complesse. Il consiglio più comune è di trovare una propria strategia e magari scegliere di avere un coaching. Solo dopo aver fatto la dovuta esperienza poi si può pensare allo studio e all’analisi.

 

9) Sbagliare le puntate

Tra i principianti, c’è chi non sa calibrare le proprie puntate. Eseguono puntate bizzarre per fare da blocker, oppure giocare in slowplay dopo il flop.

Perdono così il valore della propria mano contro un avversario che avrebbe pagato molto di più.

Anche preflop sono comuni i mini-raise o le 3bet non abbastanza alte.

È come vendere volontariamente a 5.000$ la propria auto che ha un valore di mercato di 10.000$.

In sintesi questo è un errore che coincide con il buttare via i propri soldi.

 

10) Fare le cosiddette “Fancy plays”

Parliamo letteralmente del distruttore dei bankroll ai microstakes. Fare “Fancy plays” vuol dire eseguire giocate troppo “fantasiose”.

Fondamentalmente è come giocare qualcosa di particolarmente raffinato, contro un principiante in un gioco da 5$ online.

Se si vuole avere successo nel poker, almeno all’inizio, bisogna imparare a giocare le mani nel modo più semplice possibile.

Tenete alla larga la fantasia finché non si gioca ad alto livello, negli high stakes, per risultare imprevedibili.

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