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il 4 Lug 2019

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Perché Galb ha deciso di tornare a Vegas per giocare SOLO il Main Event WSOP

Perché Galb ha deciso di tornare a Vegas per giocare SOLO il Main Event WSOP

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Vegas calling, impossibile resistere.

Dopo aver disertato per qualche anno le World Series of Poker, Gabriele Lepore torna alla carica in versione part-time.

Appena in tempo per iscriversi al Main Event, passare una settimana a Las Vegas e tornarsene in giro per la California, deep-run al Main permettendo.

Abbiamo avuto il piacere di parlarci questo pomeriggio e farci raccontare qualcosa sul suo ritorno a Sin City, città a cui Galbone è particolarmente legato visti i trascorsi da “sindaco”già ai tempi in cui Filippo Candio ci teneva col fiato sospeso, lottando per il bracciale di campione in uno dei tavoli finali più ostici della storia.

 

Il richiamo dei Campionati del Mondo di Poker

Era tanto che non venivo a Las Vegas. L’ultima volta che son stato qua non era periodo di World Series, e quindi c’avevo voglia un po’ di  giocare i tornei. Pensare di fermarmi qua un mese, due mesi, come quand’ero più giovane praticamente non è più possibile, per diverse ragioni. 

Quest’ anno avevo deciso così e ho mantenuto la parola. Faccio solo il Main, che è l’unico torneo in cui riuscirò a giocare al massimo nonostante la spada di Damocle delle tasse. 

Da tre anni non venivo al tempo delle World Series e devo ammettere che mi sento strano, perché Las Vegas è cambiata un po’. Io sono cambiato parecchio negli ultimi anni: è una riscoperta.

In compenso ho ritrovato alcune cose che conoscevo bene e che mi erano mancate, alcune altre no però…Altre ancora le ho ritrovate esattamente dove le avevo lasciate!

Sono arrivato ieri sera, con un giorno di anticipo, giocherò domani, oggi relax. Se bustassi al Main? Magari farei un altro side più piccolo. Dovrei fermarmi fino al dieci, salvo deep-run impressionanti al Main, per poi stare un po’ in California, fare un giro là.  

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Come si prepara Gabriele Lepore al Main Event delle WSOP?

La preparazione è sempre stata più meno la stessa. Magari prima facevo qualche eccezione in piu ma ora, giustamente, l’età è diversa. Nel senso, ho sempre evitato di fare serata, di bere alcolici la sera prima, andare a dormire tardi. Insomma, evitavo tutte quelle cose che sapevo non farmi star bene o farmi arrivare al giorno dopo pre-tiltato, diciamo.

Farò più o meno come in passato, quando vivevo o comunque avevo la casa qui. Averla è un grosso vantaggio perché ti permette di poterti cucinare qualcosa da solo, che potrebbe non essere un problema per molti ma per me lo è, e nemmeno di poco conto. Specialmente negli Stati Uniti, mi è molto difficile mangiare senza sentirmi male. Quindi, arrivare al torneo senza sentirsi male per aver mangiato qualcosa è un grosso plus.

Son tutti accorgimenti più che altro per non andare incontro a problematiche, poi per il resto bisogna prepararsi durante l’anno, prepararsi prima del torneo serve poco. E’ come uno che fa le Olimpiadi: fa una settimana di preparazione e sì ,l’aiuta… Ma se durante l’anno non hai studiato, non hai giocato, c’è poco da fà.

Puoi prepararti quanto vuoi una settimana prima, no? Diciamo che, negli anni, qualcosina di poker l’ho studiata, un po’ d’esperienza l’ho fatta…Cercando quindi di avere tutte le condizioni migliori per l’occasione proverò a performare al massimo delle mie possibilità, che è l’unico obiettivo che un giocatore deve avere quando si siede al tavolo. 

Alla fine nel poker occorre fare due cose: dare il meglio quando si gioca e studiare (per capire quel che ci manca per essere al top) quando non si gioca. Ad esempio ora, stavo appunto andando a fare la spesa. Così nei prossimi giorni sarò pronto, avrò già tutto quello che mi serve. (Clicca QUI per sapere la sua posizione sulla Liquidità Condivisa)

Che effetto fa giocare il Main Event delle WSOP?

Non è che sono proprio emozionato, però  un minimo di eccitazione, di agitazione pre-torneo ce l’ho. Perché non è come giocare un qualsiasi low buy-in, che dopo anni di poker giocato non mi eccita in nessun modo. Giocare il Main sicuramente mi darà un po’ di thrill, perché questo è vero, non si tratta di un torneo come gli altri.

Anche per questo mi sento più sulle spine rispetto al giocare un semplice, tra virgolette, Main EPT. Il Main Event delle WSOP lo fanno una volta all’anno, questa è la quarta o quinta volta che lo gioco e sinceramente ci terrei a fare in the money perché non ce l’ho mai fatta.

Cosa abbastanza assurda dato che il Main è uno dei tornei più facili, almeno i primi giorni, di tutte le World Series. Un aspetto quasi paradossale visto che si tratta del torneo principale, ma insomma: settemila iscritti sono settemila iscritti.

Tralasciando i soldi, spero soprattutto di divertirmi un po’ in ‘sto torneo, proprio da arrivare un po’ in fondo. Arrivare super in fondo sarebbe figo, ma già andare un po’ deep dopo l’ITM sarebbe carino. Proprio perché il Main è un altro torneo, sarebbe una bella emozione. Ci proviamo! 

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