Saturday, Apr. 27, 2024

Strategia

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il 9 Gen 2019

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Charlie Carrel e l’analisi di un intricato spot all’EPT di Montecarlo

Charlie Carrel e l’analisi di un intricato spot all’EPT di Montecarlo

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Nell’ultimo EPT di Montecarlo, che ha visto Nicolas Dumont trionfare per una prima moneta da 702.000€, una mano giocata a 10 left è stata passata al setaccio da Charlie Carrel.

In questi ultimi tempi il buon ‘Epiphany77’ sembra essere sempre più nella produzione di clip su Youtube: da un lato ci sono le sue ‘eccitanti’ performance online (vedi Bankroll Challenge), dall’altro analisi d’interessanti mani giocate dai colleghi.

Lo spot in questione offre secondo Charlie più di uno spunto di riflessione: eccola.

A blinds 10.000/25.000 c’è l’apertura a 55.000 da bottone dello spagnolo Javier Fernandez con QJ. Tomas Jozonis difende il big blind con 66.

“I due giocano estremamente deeeeeep!” sottolinea immediatamente Carrel. Fernandez gioca infatti con 2.690.000 chips, Jozonis ne ha addirittura 3.950.000. Oltre 100x effettivi a 10 left di un torneo del genere sono veramente tantissima roba!

Il flop recita Q43.

Jozonis check/calla la puntata a 65.000 di Fernandez. Parola a Charlie.

“Tomas checka come farebbe con la totalità del suo range, Javier c-betta. E anche nel suo caso credo che lo farebbe con quasi la completezza del suo range visto che su questa texture big blind potrebbe check/foldare rapidamente tutti i K high e J high.”

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Il turn è un 6.

Jozonis donkbetta 165.000, Fernandez chiama. Ed è qui, su questa move non così standard, che l’analisi del britannico si fa decisamente più interessante.

“Questa donkbet mi è piaciuta da morire! Non mi fa impazzire la size; avrei fatto ancora più grande ma that’s fine. Hittando set, Jozonis sa di avere tantissime volte la mano migliore e cerca (spera!) di estrarre valore da tutte le eventuali overpair e Q-x. Come detto in precedenza, però, il range di Fernandez è ancora piuttosto indecifrabile: non ci sono motivi per escludere dei 5-x, 4-x, 7-7 e tanto altro ancora. Perciò la donkbet è geniale: su questa texture specifica ci sono una miriade di combinazioni possibili in mano a Fernandez che non passeranno quasi mai in questa street.”

Il river è una Q, carta perfetta per il lituano, più che complicata per l’iberico. Jozonis punta 550.000 (su pot da 600.000), Fernandez tank-calla e mucka.

“Una carta magica per Jozonis! – esclama Carrel. La dama di quadri permette a Tomas di chiudere full e potrebbe aver migliorato il punto di Fernandez visto che si è anche chiuso flush. Cosa fareste in questa situazione? Qualcuno potrebbe essere tentato a checkare per check/raisare… ma sarebbe un errore marchiano! Qui dobbiamo sicuramente puntare per valore. La domanda a questo punto è: che size scegliere? Molto dipende da cosa pensiamo del nostro avversario. Qui Tomas punta close to pot e francamente non mi entusiasma. Donkbettando turn e usando questa size Jozonis si sbilancia sul vero: in questo tipo di situazioni, in tornei così importanti, è davvero rarissimo vedere bluff con puntate così grandi. E se da un lato il range di value di Fernandez è molto ampio, dall’altro lo è sicuramente anche quello di Jozonis che potrebbe avere flush, scale o full house, come in effetti ha. […] Penso che nei panni dello spagnolo avrei foldato su questa puntata. Si tratta di un fold exploitativo ma in questa situazione credo sia pressoché obbligatorio!”

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