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il 17 Feb 2015

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Oliver Price e i suoi dubbi sul fold contro Isaac Haxton all’EPT HR di Londra: “Datemi il vostro parere!”

Oliver Price e i suoi dubbi sul fold contro Isaac Haxton all’EPT HR di Londra: “Datemi il vostro parere!”

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Nel Texas Hold’em, saper foldare una mano di valore nel momento giusto è una qualità più unica che rara.

Perché le grandi vittorie, per quanto si costruiscano sui piatti vinti, passano inevitabilmente da fold impensabili.

Ne sa qualcosa il nostro Carlo Savinelli, che nel corso del final table all’European Poker tour di Deauville si è trovato quasi obbligato a chiamare il raise di Buhr, perdendo un piatto enorme.

Sul blog runitonce.com, il player britannico Oliver Price ha postato l’action di una mano giocata nel corso del Day1 all’EPT di Londra svoltosi il 10 ottobre 2014.

Price al termine del colpo ha dichiarato apertamente di avere un set in mano, senza specificare nient’altro.

Dai report ufficiali non compare nessun tipo di indicazione perciò non ci rimane che credere alle sue parole, e soprattutto al tono del post che titola “River fastidioso, uno spot contro Isaac Haxton all’EPT High Roller da £10k“.

E’ lecito supporre che Price avesse esattamente una coppia di otto in mano, e che quel “river fastidioso” fosse riferito proprio al set chiuso nel corso dell’ultima street disponibile.

Ecco lo spot incriminato:

 

olivmano HR

 

I due giocatori si trovano uno contro l’altro con Haxton che chiama il raise dal bottone di Price difendendo il suo grande buio.

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Il flop si presenta cosi:  2 , 4 , A , e dopo la c-bet piuttosto standard dell’original raiser arriva il raise di Haxton, che prendere l’iniziativa sul turn 5 puntando una cifra vicina ai 2/3 del pot.

Price decide di chiamare rimandando ogni decisione al river ma Haxton, coerente con la sua linea, non ha esitazioni e effettua una bet di 32.000 chip con circa 40.000 dietro, proprio come il suo rivale.

Dopo aver descritto l’azione, il player britannico chiede ai lettori un parere sui range di check/raise in bluff dell’avversario e su un eventuale range di bluff catching:

“Sarei particolarmente interessato a sentire i vostri commenti sia sul range x/r in bluff di Ike su questo flop, e il conseguente range sulle altre due strade che sulla porzione più bassa di valore fa la medesima azione continuando fino al river. Inoltre mi piacerebbe sapere se in questa precisa situazione ci sono mani peggiori di 2 2 per ‘bluffcatcharlo’ come ad esempio un Ax“.

Certo, nella situazione esposta da Price non si può parlare di ‘hero-fold’ considerate le carte presenti sul board.

Tuttavia la decisione non è stata affatto semplice, sebbene per sua stessa ammissione Haxton fosse arrivato al tavolo soltanto da 3/4 orbite e quindi i due giocatori non avessero una ‘history’ degna di nota.

Condividete la linea adottata da Oliver Price o siete del parere che la giocata di Haxton possa comprendere un range di bluff più ampio di quanto possa sembrare?

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