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il 18 Giu 2014

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Reg Identikit – Lorenzo ‘lollo591’ Di Maggio: “Ho iniziato con i sit’n’go da 1€ e ora gioco mtt ad abi 50€/55€”

Reg Identikit – Lorenzo ‘lollo591’ Di Maggio: “Ho iniziato con i sit’n’go da 1€ e ora gioco mtt ad abi 50€/55€”

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Ogni settimana, tra major domenicali delle varie poker room e tornei online di prestigio, leggiamo molti nickname e nei nostri report, pur cercando di dare spazio ai più meritevoli, compaiono inevitabilmente i nomi di coloro che, in tutti questi anni di ‘punto it’, si sono maggiormente distinti grazie a risultati di prestigio e, magari, alla capacità di sfruttare al meglio i social network per ‘pubblicizzarsi’.

Eppure di grinder forti ce ne sono molti altri là fuori, magari con meno esperienza alle spalle ma non per questo meno ferrati nelle due carte. Pian piano cercheremo di farvi conoscere chi del poker ne sta facendo una professione ma, fino a ora, ha beneficiato meno delle luci della ribalta.

“Gioco a poker da circa tre anni – esordisce Lorenzo ‘lollo591’ Di Maggio (a sinistra nella foto in alto, assieme a Mario Carrascon) –  sono partito dai sit’n’go da 1€ e 3€, sufficienti per costruirmi un piccolo bankroll da usare per gli mtt. Fino al 2012 ho giocato ad abi (average buy-in) 10€, poi sono stato stakato da Emiliano Conti e Paolo Ciuffi e adesso sono stabile ad abi 50€/55€. All’inizio, dato che studio Scienze Internazionali e Diplomatiche e pratico basket a livello semi-professionistico, lo presi come un hobby, anche se la passione esplose piuttosto velocemente”.

In pieno periodo WSOP, con i grandi campioni impegnati a Las Vegas, chiediamo a Lorenzo quanto un grinder come lui provi della sana invidia per coloro che sono alla ricerca del braccialetto.

“Partecipare alle WSOP è il sogno che ogni pokerista ha nel cassetto, ma credo che per ogni cosa ci sia il proprio tempo. Molti player che sono a Las Vegas, come Kanit e Sammartino, si sono fatti le ossa prima grindando sul .it e poi tentando l’esperienza sul .com. Non c’è quindi invidia, piuttosto ammirazione”.

Lorenzo, poi, ci racconta quella che è la sua quotidianità pokeristica, mestiere che trova spazio, appunto, tra lo studio universitario e gli impegnativi allenamenti con la palla a spicchi.

“Gioco circa quattro/cinque sere a settimana, con picchi massimi di undici o dodici tavoli aperti. Il torneo che preferisco è l’high roller di Active Games e, passando al mio poker, sono conscio di dover lavorare per migliorare nel middle stage, mentre mi sento sempre piuttosto confident in early stage e nelle fasi finali dei tornei”.

Come è accaduto più o meno a tutti, anche Lorenzo, almeno agli inizi, non aveva ben chiaro il concetto di bankroll management, aspetto che lo ha portato a vedere svuotato il conto gioco in pochi giorni.

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“A volte ho anche caricato 50€ e li ho gestiti in modo randomico, totalmente fuori bankroll. Dopo, con una minuziosa gestione dello stesso, sono riuscito a scalare i livelli. Ancora oggi, comunque, quando le cose non vanno per il verso giusto, trovo difficoltà ad alzarmi la mattina e magari dover preparare un esame dopo una serata disastrosa o affrontare un duro allenamento sportivo, ma per adesso tengo botta. Una sessione di cinque o sei ore, però, è indubbio che mi tolga molte energie sia fisiche che mentali”.

Lo ‘switch’ di Di Maggio è avvenuto conoscendo, appunto, Emiliano Conti e Paolo Ciuffi, gli chiediamo quindi quanto abbia cambiato il suo poker il progetto di coaching/staking cui ha preso parte.

“Fare review con qualcuno più bravo e con più esperienza di te è fondamentale. Nel mio caso, poi, ho trovato due persone che a livello umano sono squisite e questo mix si è rivelato una ricetta vincente sia per lo stakato che per gli staker”.

Si parla spesso di saturazione del ‘.it’, con fish che spariscono, garantiti che diminuiscono e più difficoltà, in generale, a trovare il modo di ‘stampare’ euro. Questo è il punto di vista di Lorenzo ‘lollo591’ Di Maggio a riguardo: “Credo ci sia ancora margine di guadagno, soprattutto se si riesce a pianificare una buona schedule e questo vale per tutti gli stakes, nonostante i fish siano in costante diminuzione e i montepremi garantiti stiano assottigliandosi sempre più…”

 

 

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