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il 15 Mag 2013

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UB, la più grande truffa del poker online: Hamilton confessa l’utilizzo dei “super-account”!

UB, la più grande truffa del poker online: Hamilton confessa l’utilizzo dei “super-account”!

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Una storia fitta di inganni e di truffe arriva direttamente dagli USA e coinvolge l’ormai discussa UltimateBet.com (UB). I fatti risalgono ai primi anni del 2000, ma solo qualche giorno fa è saltato fuori un file audio che incastra tutti i protagonisti coinvolti, soprattutto Russ Hamilton.

Ma procediamo con ordine e ricostruiamo l’accaduto.

Russ Hamilton, vincitore del Main Event WSOP nel 1994, divenne proprietario di UltimeteBet, poker room del circuito Cereus. Gli inganni iniziano nel 2003 e si perpetrano fino al 2007: Hamilton, infatti, era riuscito a manomettere il sistema di sicurezza della poker room e a creare dei cosiddetti “super-account” capaci, attraverso un software di terze parti, di vedere le carte degli avversari in tempo reale e trarne, ovviamente, il maggior profitto.

Il risultato è stato uno dei più grandi scam della storia del poker online: Hamilton riuscì a vincere una cifra tra i 16 e i 18 milioni di dollari, raggirando numerosi players famosi e non.

Il file audio, recentemente pubblicato su youtube, risale al 2008 ed ha una durata di circa tre ore: la registrazione è avvenuta per mano di Travis Makar, inizialmente indicato come uno dei maggiori colpevoli della truffa, ma che alla fine ne è uscito da innocente.

Dalla registrazione emergono subito le dichiarazioni scottanti di Russ Hamilton che afferma spudoratamente di aver fatto utilizzo del “God Mode” e di aver vinto circa 20 milioni di dollari, dichiarando però al fisco soltanto una somma di 5,2 milioni di dollari.

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Nel file audio, inoltre, compaiono anche le voci di Greg Pierson, fondatore di UB, Daniel Friedberg e Sanford Millar, implicati anche loro nella truffa: i quattro cercavano un modo di uscire fuori da questo scandalo, in quanto la frode era ormai diventata evidente agli occhi di tutti e si sentivano ormai braccati dalle forze dell’ordine.

Dai dialoghi emergono anche alcune vittime illustri di questo sistema: a Prahlad Friedman, per esempio, sono stati sottratti circa 360.000 dollari (poi gli è stato proposto di entrare nel team pro come parziale risarcimento). Anche Mike Matusow è caduto nella trappola, ma il più danneggiato è stato l’attore Ben Affleck, coachato all’epoca da Annie Duke, Pro di UB e coinvolta (forse) nella truffa. Quando Affleck accedeva ad UltimateBet, il software truffaldino avvisava della sua presenza ed Hamilton era pronto a sedersi allo stesso tavolo: con questo metodo sono stati sottratti alla stella di Hollywood più di 500.000 dollari.

Hamilton, inoltre, tira in ballo la stessa Duke: Lei era a conoscenza di tutto ed utilizzava il “God Mode” anche se poteva visualizzare le carte con un ritardo di 15 minuti, però era in grado di studiare meglio la hand history degli avversari.”  Pronta la replica di Annie che su twitter scrive: “Ho avuto accesso alla visualizzazione ritardata delle carte soltanto per alcuni tornei di UB dove svolgevo il compito di commentatrice radiofonica.”

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Anche Phil Hellmuth viene nominato nella registrazione, ma ne esce completamente pulito: una voce riconducibile a quella di Friedberg afferma come “The Poker Brat” fosse completamente all’oscuro e che era la peggior persona da poter coinvolgere in quei fatti.

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