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il 17 Mar 2012

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Epic Poker League: un altro scandalo del poker?

Epic Poker League: un altro scandalo del poker?

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Il 28 Febbraio Federated Sports + Gaming, la società madre della Epic Poker League, ha dichiarato la bancarotta, inoltrando istanza di fallimento e la richiesta di entrare in un programma di riorganizzazione societaria.

Sembra proprio che ci troviamo di fronte al capitolo conclusivo di quella che era partita come un’iniziativa molto ambiziosa. La Epic Poker League infatti è una lega che, negli intenti, doveva raccogliere soltanto i migliori 200 giocatori al mondo, e che ha come rappresentati e membri degli organi dirigenti importanti figure del poker mondiale, quali Jeffrey Pollack, presidente del c.d.a. e già commissario generale delle WSOP, Annie Duke, una delle più famose giocatrici, vinictrice di un braccialetto delle WSOP 2004 e decima al Main Event del 2000. Anche la location scelta per i tornei è degna delle migliori manifestazioni: il Palms Casino di Las Vegas.

Nei progetti dei fondatori la Epic Poker League doveva essere una vera e propria lega sportiva professionistica, sul modello di NFL, NBA, MLB e tutte le altre leghe nelle quali si sviluppa lo sport negli States. L’obiettivo è evidente: portare il poker sullo stesso piano di ogni altro sport professionistico. Per fare ciò la struttura è stata dotata anche di un Comitato per la valutazione della condotta dei giocatori e il rispetto del codice di comportamento della Lega. Così come ha spiegato Stephen Martin, presidente della EPL, il codice impone ai membri della lega, non solo una condotta rispettosa delle regole durante il torneo, ma anche un comportamento al di fuori del gioco, che sia consono all’immagine della lega.

Fin da subito il Comitato è stato messo al lavoro e la stessa EPL ha subito duri colpi alla propria immagine. Già dal primo evento, il vincitore del torneo David “chino” Rheem è stato sottoposto ad un procedimento disciplinare a causa dei crediti che altri giocatori vantavano nei suoi confronti. Con lo scoppio dello scandalo di Full Tilt, in seguito alla citazione nell’accusa del Dipartimento di Giustizia contro i dirigenti della poker room, dei campioni Howard Lederer e Chris Ferguson, il Comitato ha votato per la sospensione dei due pro, finchè il procedimento giudiziario fosse in corso.

Insomma, già dall’inizio della sua esperienza, la Epic Poker League ha dovuto far fronte a diversi problemi.

Ora la bancarotta, che potrebbe segnare la fine della neonata lega. Già qualche tempo fa Daniel Negreanu aveva sollevato qualche dubbio sulla consistenza economica della EPL, considerando che erano stati messi in palio troppi soldi a fronte di entrate insignificanti. Il campione canadese ha poi continuato a monitorare la situazione, tenendo fede alla sua missione di “Guardasigilli” del mondo del poker, e non ha risparmiato attacchi diretti, con i suoi video Weekly Rants, alla dirigenza della lega.

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I documenti in possesso della Corte investita della questione sembrano dare ragione all’attento Daniel e a configurare la cosa come un altro grande scandalo del poker. La situazione economica di Federated Sports + Gaming appare davvero pesante: i debiti ammontano ad una somma superiore ai 5 milioni di dollari; le casse della società presentano soltanto 15.000$. Considerando che il campionato è stato sospeso dopo il terzo evento appare alquanto difficile che la situazione possa sistemarsi e quindi il piano di risanamento richiesto da Pollack sembra essere destinato a venire respinto dalla Corte.

Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la questione e se Negreanu avrà avuto ragione.

 

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