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il 27 Mag 2016

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Irene Baroni: “Torno a Las Vegas dopo quattro anni con una testa diversa, giocherò tanti satelliti e ladies event”

Irene Baroni: “Torno a Las Vegas dopo quattro anni con una testa diversa, giocherò tanti satelliti e ladies event”

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Fa davvero sul serio Irene Baroni che da un paio di mesi è tornata ai tavoli live. L’avevamo intervistata per voi a marzo quando ci aveva raccontato del suo ritorno al poker dopo due anni di pausa.

Grazie ad un nuovo sponsor la Baroni ha partecipato recentemente all’IPT di Saint-Vincent e ad altri tornei importanti.

Proprio in Valle d’Aosta per lei è arrivata la prima bandierina ufficiale live dopo due anni e mezzo di silenzio: l’ultima l’aveva ottenuta a fine 2013 nella stessa location.

Questo è stato solo l’inizio però, perché Irene ha intenzione di rilanciare. Su Facebook ieri ha svelato i programmi delle sue prossime settimane… Tra una partita e l’altra di bridge, a fine giugno volerà a Las Vegas dove manca da quattro anni.

Abbiamo allora subito contattato Irene per capire che piani ha. Abbiamo scoperto che le WSOP non saranno il suo focus principale.

Irene infatti sembra molto maturata e con umiltà ha deciso di non giocare eventi troppo costosi o fuori portata. Ci ha spiegato i motivi, citando anche alcuni aneddoti significativi del passato.

 

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Ecco cosa ci ha detto: “Ho intenzione di giocare tanti satelliti, sia all’Extravaganza sia al Rio. Ho scelto i satelliti perché è il modo più semplice per fare del profit.

Dopodiché giocheró il WPT da 565$ all’Aria (con 1 milione garantito), qualche bounty da 400$ al Venetian e qualche turbone serale del Rio, dove il montepremi raggiunge cifre alte, il livello è decisamente più basso dei tornei delle WSOP e il buy in è 300 dollari circa, che è quello che cerco.

Poi ho cercato in tutti i casinò dei ladies event, perché chiaramente sono più semplici. Sarà l’unico evento delle WSOP che giocheró (1k di buy in), per il resto punto su tornei intorno ai 300/500 dollari.

Primo, perché così ne posso fare di più. Secondo, perché è più probabile che faccia profit, anche se non stellare come se vincessi un braccialetto.

Ormai sono 4 anni che non vado a Vegas, ci andrò sicuramente con una testa diversa. Ricordo che la prima volta che andai per giocare le WSOP, giocai degli eventi stupidi (per me), perché il livello era decisamente alto rispetto al mio.

Giocai per esempio il 2-7 single draw da 1500$, fece circa 300 iscritti fra cui 299 mostri e una cretina… Poi giocai il 1k omaha, secondo torneo di omaha della mia vita, e altri tornei sempre da 1k/2k.

Solo al ritorno mi resi conto che ero stata accecata dalla ludopatia e che avrei dovuto ragionare meglio su che tornei fare. Tant’è vero che le volte successive sono andata a giocare là cash 1/3 e a fare pochi eventi. Ma non me ne pento del tutto, mi son divertita.

Quest’anno andrò solo per lavorare, quindi ho scelto l’hotel meno costoso, eviterò cene dai conti stratosferici e serate in discoteche. Poi,chiaramente, se dovessi andare particolarmente bene, mi concederò qualche vizio!”

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