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il 31 Ott 2016

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WSOP Review – Ruzicka e il check/raise all-in con K high alla 13° mano del Final Table

WSOP Review – Ruzicka e il check/raise all-in con K high alla 13° mano del Final Table

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In attesa dell’atto conclusivo, del 5-way che eleggerà il nuovo campione del mondo, la prima parte del Final Table Main Event WSOP ha regalato emozioni a ripetizione.

Una delle mani più spettacolari andate in scena arriva dopo appena un’orbita e mezzo di gioco.

Protagonisti il belga, Tournament Director di professione, Kenny Hallaert e il ceco, ex studente di matematica, Vojtech Ruzicka. 

Pur avendo uno stack da oltre 50x, sesto in chips in quel momento, con Pons e Wong sotto la soglia dei 15bb, Vojtech ha optato per un massive check/raise all-in al turn, mettendo a repentaglio la propria tournament life con K high!

Riviviamo il colpo con l’ausilio della nostra grafica e proviamo a capirci qualcosa di più.

manodone

Preflop tutto abbastanza standard. Flop, meno.

Hallaert opta infatti per una c-bet di circa half pot, forte del suo gutshot, backdoor flush, più due over card su una texture che può, talvolta, aver aiutato il range di flat da big blind del suo avversario.

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Il call di Ruzicka è sicuramente la move più conservativa e standard, ma un check/raise (avendo a sua volta backdoor flush, un’ipotetica over e ovviamente fold equity) sarebbe potuto essere allo stesso modo preso in considerazione.

Il turn, J, è la carta che scombina i piani di Hallaert. Ai suoi occhi, difatti, è una delle migliori su cui ribarrellare: l’equity della sua mano è aumentata e non dovrebbe esserci alcun J nel range di Ruzicka. Difficile ipotizzare un suo check/raise su questa street… Cercando di far leva, al contempo, sulla fold equity, Hallaert betta un importo pari a circa il 70% del piatto.

Ecco dunque che accade quello che non avrebbe mai voluto: Ruzicka ci pensa qualche istante e annuncia l’all-in per oltre 28.000.000 in chips! Una size davvero enorme, che potrebbe lasciar davvero ipotizzare una combo draw. Ruzicka, dal canto suo, ha in realtà un range amplissimo e potrebbe effettuare questa move anche con valore pure come two pair/set, che optano per uno shove fatto anche per protection. La fold equity, in questo caso, diventa enorme. Hallaert sarebbe molto spesso portato a foldare addirittura over pair!

Il belga però deve mangiarsi le mani. Qualora avesse optato per un check back flop o turn avrebbe potuto assicurarsi un pot davvero significativo, specie in caso di picche al river.

In questa situazione è sempre un bet/fold. Chiamare è impensabile: Hallaert non può mai immaginare di ritrovarsi dinanzi ad una combo draw… anche perché combo draw la ha in mano lui!

Le uniche draw a cui potrebbe pensare di essere avanti sono dunque 910 e qualche raro 5x, esclusi 45, 57, draw che starebbero già battendo Hallaert. Il fold è inevitabile, difatti arriva istantaneo. Con smorfia annessa.

Chissà cos’avrà pensato il belga una volta scoperta la starting hand del suo avversario…

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