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il 17 Nov 2016

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Torelli torna sullo spot Obst-Ruane: “Giocato perfettamente da entrambi!”

Torelli torna sullo spot Obst-Ruane: “Giocato perfettamente da entrambi!”

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Ve ne avevamo già parlato, e non avremmo potuto fare altrimenti.

Lo spot che ha visto protagonisti James Obst e Michael Ruane nel day7 del Main Event WSOP è senza timore di smentita tra i più spettacolari del 2016.

Inevitabile, dunque, è arrivato l’approfondimento del caro Alec Torelli, che in una delle sue ultime clip ha speso circa 20 minuti per analizzarlo nel dettaglio.

Riproponendovi la grafica dello spot, proviamo a sintetizzare, senza omettere nulla di significativo, il pensiero di “traheho”.

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“Partiamo dall’inizio: quando Pons apre Under the Gun avrà chiaramente un range piuttosto strong, avendo dimostrato essere un player piuttosto tight. Ruane chiama da bottone, Obst chiama da small e Nguyen fa altrettanto da big. La cosa più interessante del preflop è la velocità con cui Obst decide di chiamare. Sembra davvero non abbia mai pensato seriamente di tribettare: questo, specie in un torneo live, rischia di essere un tell abbastanza pericoloso da concedere. Il suo range è dunque più sbilanciato su pocket pair media, ma è difficile ipotizzare possa avere Q-Q e J-J”.

L’analisi di Torelli si concentra dunque sul flop, una delle street più interessanti dell’intero spot:

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“Pons c-betta, in maniera abbastanza standard, anche se avrei preferito una size leggermente più sostanziosa. Ruane decide di rilanciare da bottone. Con questo rilancio Ruane sta rappresentando mani di valore quali Q-Js, 7-7, J-J e Q-Q, combo meno probabile considerato il flat pre, ma non da escludere del tutto. Con A-Q non avrebbe mai rilanciato. Nel suo range ci sono inoltre diversi bluff, che in realtà sono semibluff con tonnellate di equity: tutte le combo draw di flush più straight. Più raramente potrebbe avere mani come TJ con equity e backdoor che cercando di mettere pressione a or. Obst decide di tribettare a 5.300.000. Per il ragionamento fatto preflop, eliminando le combo di Q-Q e J-J restano quasi esclusivamente le combo di 7-7 più, a sua volte le combo draw fiori + straight. In un momento del genere è praticamente impossibile pensare stia bluffando… Ruane chiama e il suo call è ok, perché ovviamente ritiene di avere gran parte delle volte tutti gli outs liberi. Ma deve comunque prendere in considerazione l’idea di essere crushato qualora uscisse fiori al turn, visto che Obst potrebbe avere nel range Mani come A10 e Ruane non sarebbe troppo felice di giocarsi l’intero stack su un eventuale 2 turn e blank river con 9 high flush.”

Il turn, però, è la carta che ogni pokerista, nei panni di Ruane, vorrebbe veder scendere…

“Questa – prosegue Alec – è una carta interessante non tanto perché Ruane chiude straight flush, ma perché blockera diverse combo che Obst poteva avere in mano (come KT. AT). E’ dunque pressoché impossibile che Obst abbia colore e il suo range sembra davvero contenere quasi esclusivamte 7-7 o un raro Q-Js (così come rari, per le ragioni spiegate in precedenza, sono le combo di Q-Q e J-J). Dopo il check di Obst credo che la tentazione per tanti player sia quella di checkbackare. Avendo invece perfettamente chiaro il range del suo avversario, Ruane opta per una bellissima bet pari a 1/4 del pot per far credere a Obst di avere le odds per cercare il suo eventuale full house river. Obst, difatti, chiama.”

Il river è proprio uno di quei ‘fake-out’ che fanno chiudere full house a James:

“La puntata di Obst è ottima, in primis perché andando all-in rischierebbe di far foldare il suo avversario, in secondo luogo perché checkando riceverebbe praticamente sempre un checkback da tutti i flush, anche A high, bettando solamente full house o straight flush. Con questa size Obst intende farsi pagare da tutti i flush, che avrebbero odds troppo favorevoli per non chiamare. Quando Ruane decide di andare all-in, ovviamente unica move possibile. In una partita di cash game questo è quasi sempre un crying call, ma in un torneo, specie in questo torneo, a 2 tavoli left è molto diverso. Foldando Obst resterebbe comunque con 40bb, uno stack ancora di tutto rispetto per giocarsi le sue chances. Callando resterebbe con appena 12x. Il range di Ruane è praticamente privo di bluff. Non può avere Q-10, combo con la quale non avrebbe mai raisato to call flop, ma può avere Q-Q, qualche volta J-J e, per l’appunto, straight flush. E’ tosta foldare, è tosta attendere 5 giorni per fare full, investire oltre metà stack e poi foldare, ma quando si ha la certezza che 90 volte su 100 o più andremo a muckare, non si può far altro che passare. E’ chiaro che in game è tutto molto più difficile. Commentandola a freddo, tutti possiamo capire come questo fold sia concepibile, ma mentalmente resta davvero complicato riuscire a farlo al tavolo. Quindi complimenti a Obst. E in fondo anche a Ruane che con quella bet non scontata al turn. E’ una delle prime volte che commento uno spot pressoché perfetto!”

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