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Strategia

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il 5 Ott 2016

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Cash Game strategy – Stealare il pot bluffando turn e river: i consigli di “Actaru5”

Cash Game strategy – Stealare il pot bluffando turn e river: i consigli di “Actaru5”

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Una delle situazioni più frequenti, e all’apparenza priva di particolari spunti tecnici, nella quale v’imbatterete in un tavolo di cash game è il classico check-check-check flop in un pot 3-way.

Noi abbiamo difeso dai blinds e né original raiser, né il flatter (o eventualmente limper e or) decidono di puntare.

La missed c-bet è uno degli elementi su cui fare leva per trarre profitto long term. Negli Spin&Go è diventata quasi una legge sacra, ma anche nei tavoli real money, tanti giocatori provano ad approfittare della debolezza altrui provando a stealare il pot pur avendo poco o nulla in mano.

E’ chiaro che su board K 8 2 un qualsiasi reg decente sia in grado di checkare mani che variano da J-J ad A-K a K-K, ed è evidente come sia complesso bluffare su texture così dry.

Ma esistono tante combinazioni di carte comuni che possono favorire la riuscita del nostro bluff. Ancor più che nei tavoli normal, lo zoom invita a plannare questo genere di condotta, considerando la teorica hand selection pre più ristretta, che porta la maggior player dei player ad overfoldare la propria mano.

Sull’argomento ci ha detto la sua il Team Pro online di PokerStarsActaru5“.

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Il cosiddetto ‘giro di check’ dopo un’azione aggressiva nel preflop, va ovviamente interpretato “leggendo” il board. Soprattutto con l’aggressore preflop in posizione, il suo check può avere significato completamente diverso in funzione del flop. Ci sono flop dove ci si può aspettare una cbet col 100% del range, flop dove tanto valore può andare in check. In un flop molto dry, senza grossi pericoli e con carte basse, come quello portato in esempio, un check può rappresentare tendenzialmente un segno di debolezza, debolezza sulla quale si può poi fare leva nelle street successive riguadagnando in qualche modo terreno su quello che era l’iniziale svantaggio posizionale.

Pochi giorni fa il grinder mascherato una mano che mostra esattamente ciò di cui stiamo parlando:

“Ovviamente – spiega Actaru5 – la mano parte da un misclick preflop, e sul flop tendenzialmente sarà un check/call, visto che trovo la bilaterale e il backdoor di fiori. Dopo il check/check ho un’informazione importante: tantissima fold equity sul CO, ma anche sul giocatore in MP. Infatti lo storico mi dice che sono due giocatori abbastanza aggressivi, ma con una buona inclinazione al fold, e il check di CO indica decisamente debolezza: in un 3way avrebbe sicuramente puntato con JJ+. Sul turn mantengo comunque la bilaterale, ma devo prendere coscienza che una mano come AK dal CO potrebbe correttamente interpretare il tentativo di steal e chiamare. Ricordiamo che ho ancora 8 out tendenzialmente “buone”. Casca il 4 che fondamentalmente non cambia direttamente la situazione di CO, e qui posso rischiare un hero call, per questo il dimensionamento della potenza di fuoco è importante, ed è l’unico modo di vincere questo piatto con una mano che è di fatto l’antinut, ovvero la peggiore possibile.”

Spot in questione a parte, ciò che conta sottolineare è l’importanza del concetto: focalizziamo sempre sui range avversari piuttosto che sulle nostre carte!

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