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il 26 Set 2019

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Scintille tra Sammartino e O’Dwyer al WCOOP High Roller: che value-bet per Steve, Dario call-mucka

Scintille tra Sammartino e O’Dwyer al WCOOP High Roller: che value-bet per Steve, Dario call-mucka

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Vincere un high roller in  mezzo a un tavolo di squali non dev’essere un’impresa semplice.

Specialmente se si tratta di un evento del World Championship Of Online Poker, come quello che ha incoronato Dario Sammartino campione appena una settimana fa.

Le strutture dei tornei e lo spessore del field sono impareggiabili e per arrivare in fondo bisogna passare attraverso una miriade di ostacoli, costruendo il proprio stack in modo graduale.

Alcune volte però, bisogna semplicemente accettare che contro i più forti esiste sempre la possibilità di trovarsi a call-muckare, come nella mano che andremo ad analizzare quest’oggi…

Dario Sammartino vs Steve O’Dwyer

SITUAZIONE: Siamo al final table del WCOOP Progressive KO High Roller da 10.300$ di buy-in, ancora 7 giocatori in gara. Blind 60K/120K, ante 15K

PREFLOP: Apre Sammartino da UTG1 a 240K (stack circa 7 milioni), difende O’Dwyer da BB (stack circa 4.2 milioni).

FLOP: Q 4 2 Check/call per O’Dwyer sulla c-bet 220K di Dario.

TURN: 9 Check to check

RIVER: 2 O’Dwyer punta 762K che su pot da oltre un milione di chip equivalgono circa a 3/4. Dario ci pensa un po’ e alla fine chiama.

Analisi della mano

La doverosa premessa, prima di procedere all’analisi del colpo, riguardo il fatto che si tratta di una dinamica tra top reg abituati a confrontarsi sia live che online nei tornei più prestigiosi al mondo.

Motivo per cui ci limiteremo a fare delle semplici supposizioni senza avere alcuna presunzione di entrare nella testa di due tra i migliori esponenti del panorama mondiale.

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PREFLOP: Dario è secondo in chip quando effettua il rilancio da UTG1 (LoJack visto che si gioca in sette, ovvero la posizione precedente a HiJack) e presumibilmente sceglie di aggredire il tavolo aprendo anche con suited connectors basse, una mossa che potrebbe esser fatta anche per bilanciare il range da quella posizione.

La difesa di O’Dwyer con circa 40x dietro è comprensibile, in quanto non si troverebbe benissimo a 3-bet/callare l’apertura da early, così come non giocherebbe benissimo nel caso in cui ricevesse un flat e cascasse una carta superiore al Nove. Il flat invece permette di sotto-rappresentare la forza della propria starting hand.

FLOP: Al flop Dario pesca una middle pair e c-betta 1/3 pot. Non c’è motivo di checkare in questo frangente dato che la mano ha bisogno di protezione e la size scelta è perfetta per pot-controllare in quanto su una texture simile avrebbe c-bettato la maggior parte del range di apertura. Non sappiamo che history ci sia tra loro, ma la c-bet è ottima anche per ricevere un check al turn e rivalutare river, come in effetti avviene.

Il call di O’Dwyer può esser fatto per diverse ragioni, che prescindono dalla sua mano effettiva. In termini di range questo board potrebbe averlo aiutato e il call è tanto standard quanto la c-bet di Dario. Nello specifico con 9-9 O’Dwyer potrebbe avere la mano migliore nella maggior parte dei casi e, ovviamente, né il fold né il raise sono contemplati.

TURN: Dal punto di vista di O’Dwyer checkare su questa strada è davvero una bella mossa. Dando per scontato che Dario avrebbe c-bettato buona parte del suo range, puntare su questo turn significherebbe far foldare tutte quelle mani che potrebbero puntare nuovamente, specie su un board così “drawy”. Una mossa che allo stesso tempo tiene aperto il suo range agli occhi dell’avversario.

Il check back al turn per Dario è la mossa più logica, in quanto ha valore di showdown e ogni eventuale puntata servirebbe soltanto a trasformare la sua mano in bluff in uno spot nel quale O’Dwyer potrebbe avere ancora di tutto, sia draw coi quali può pensare di bluffare al river nel caso in cui non si chiudano, sia mani di assoluto valore come quella che effettivamente ha.

RIVER: Quando al river casca il 2 O’Dwyer ha l’opportunità di estrarre del valore polarizzando il suo range con una bella puntata, circa 3/4 pot. Una carta perfetta per confondere le idee a Dario: davvero O’Dwyer ha centrato colore runner-runner in questo spot? O magari sta provando a rappresentare un Due o addirittura una Dama nel tentativo di farsi hero-callare…

D’altro canto sono tante le mani che proverebbero a “rubacchiare” questo bel piatto, compresi tutti i floating con equity che non hanno trovato fortuna tra turn e river. In fondo Dario avrebbe dovuto puntare con diverse mani di valore al turn per protection, che dopo il suo check back diventano meno probabili.

Dopo una breve riflessione Dario propende per il call, attribuendo evidentemente una porzione di bluff nel range di O’Dwyer tale da giustificare la chiamata. Certo, alla vista di 9-9 Sammartino non sarà stato proprio felicissimo… (lo spot qui sotto a 1h 17m circa)

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