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il 2 Ago 2019

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Chidwick sceglie una linea tricky contro Trickett: ecco perchè è meglio evitare…

Chidwick sceglie una linea tricky contro Trickett: ecco perchè è meglio evitare…

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Don’t get Tricky with Trickett, direbbero oltremanica.

Chissà se il suo cognome abbia veramente a che fare con quanto vi stiamo per raccontare, d’altronde sarà mica una coincidenza che gente come Moneymaker o Gold siano stati protagonisti di imprese rimaste nella storia del poker moderno.

Scherzi a parte, andiamo a vedere un po’ che hanno combinato il numero uno e il numero due della All-Time Money List britannica…

Trappo io che trappi tu

SITUAZIONE: Siamo al livello 3.000/6.000, BBante 6.000, Trickett si trova a giocare da BB con uno stack di poco superiore ai 500.000 gettoni, Kenney e Chidwick invece stanno belli tranquilli rispettivamente con 1.2 e 1.1 milioni di chip.

PREFLOP: Chidwick apre le danze a 13.000 con J 8, chiamano Kenney da SB con 8 6 e Trickett da BB con A J.

FLOP: 7 4 3 Tutti e tre optano per il check.

TURN: J Nuovo giro di check.

RIVER: 7 Il doppio giro di check era fin troppo sospetto e infatti al river si scatena l’inferno. Prima è Trickett a puntare 16.000, seguito da un raise con aria totale di Bryn Kenney a 102.000.

Chidwick, con colore floppato, si limita a chiamare il raise di Kenney, ma Trickett decide che è arrivato il momento di tirar fuori il coniglio dal cilindro e dopo un’attenta riflessione annuncia l’all-in per 485.000 totali.

Con 383.000 da aggiungere su pot da 734.000 Chidwick deve capire se il suo flush è ancora la mano migliore e alla fine decide clamorosamente di foldare!

L’analisi della mano

Doverosa premessa: in questo frangente di standard c’è davvero poco. I tre protagonisti si conoscono alla perfezione e provano a combinarsela l’un l’altro in modo davvero curioso: preparate i popcorn.

Già nel preflop si intuisce qualcosa, con il call di Trickett con una mano che se avesse 3-bettato nessuno avrebbe storto il naso – non fraintendiamo, anche il call è più che legittimo – e il complete di Kenney con le classiche “scartine” come piace dire agli amatori.

La scelta da parte di Chidwick di non c-bettare il suo flush floppato è alquanto curiosa. Il flop in realtà hitta abbastanza bene i range avversari, ma evidentemente il miglior giocatore d’Inghilterra pensa che il modo migliore per estrapolare valore sia quello di slowplayare la sua mano.

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Se al flop l’action risulta abbastanza anomala, il triplo check al turn lo è ancora di più. Non ci saremmo stupiti né di vedere Trickett prendere l’iniziativa con top pair e nut flush draw, né tantomeno Kenney con il suo pezzetto a fiori e una gutshot bella croccante.

Ma se il check dei blind può essere comprensibile, lo è un po’ di meno quello di Chidwick che per la seconda volta sceglie di “sotto-rappresentare” la sua mano.

Il river è il trionfo della fantasia. Trickett punta presumibilmente con l’intento di chiamare un rilancio – una sorta di “trampolino” se vogliamo -, Kenney che ha snasato un po’ di titubanza se la inventa col nulla cosmico consapevole di non poter farci davvero nulla con quella mano.

Chidwick si limita soltanto al call perché fondamentalmente quel 7 che paira non lo convince più di tanto – probabilmente non avrebbe alzato la posta nemmeno se il board non si fosse accoppiato – e la parola torna a Trickett.

A questo punto non sappiamo davvero cosa sia passato nella sua testa: ha una mano di indubbio valore, con tanto di blocker per il flush nut, non può escludere a priori un full house da parte di Kenney, che dopo il complete, il doppio giro di check e il raise al river ha ancora un range non ben definito.

Chidwick potrebbe avere ancora delle overpair con un pezzo a Fiori che si limiterebbero al call, così come qualche flush basso – anche se Trickett non può esser certo che Chidwick checki due strade con flush floppato – e qualche altra mano davvero curiosa come 5-6s o A-7s.

Molto probabilmente non ha 7-7/J-J, perché non si sarebbe limitato al call dopo il rilancio di Kenney – ma a questi livelli non ci metteremmo la mano sul fuoco essendoci ancora Sam a dover fare azione -, così come altri full-house più bassi con 3-3/4-4, i quali probabilmente avrebbero bettato for value/protection almeno in una delle due street precedenti.

Trickett dalla sua blockera sia flush nut che second-nut con J-J, avendo lui un gancione in mano. Consapevole del fatto che Chidwick non ha quasi mai full-house e sicuramente non flush nut, rimane Kenney che potrebbe benissimo avere un Sette, quindi una mano che Sam non batte ma che potrebbe foldare tranquillamente su un ulteriore rilancio – sempre che Kenney non abbia proprio J-7 o qualcosa di simile -.

Ecco quindi che arriva l’all-in, tanto inaspettato quanto delizioso per chi osserva da casa. Una finezza in pieno stile, possibile soltanto contro giocatori preparati quali i suoi avversari. E voi che ne pensate di questa mano davvero particolare?

Ecco il video dell’action:

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