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il 15 Dic 2014

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A Praga il ritorno live di Blanco dopo la sentenza UE: “Continuerò a giocare ma oggi ho un lavoro”

A Praga il ritorno live di Blanco dopo la sentenza UE: “Continuerò a giocare ma oggi ho un lavoro”

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Prima uscita live di Cristiano Blanco dopo la sentenza della Corte di giustizia europea che gli ha dato ragione contro il Fisco italiano per le vincite riportate in case da gioco straniere.  

Al tempo il coinvolgimento nella operazione All-In spinse ‘The italian stallion” a mettere in pausa la sua attività live e a prendere la via dell’estero.

Ora sembra tutto finito e dopo tre anni di assenza Cristiano ha fatto finalmente ritorno al poker giocato prendendo parte all’EPT Praga.

Per la verità il torneo non è andato molto bene, visto che il top player romano è uscito al Day 2, ma la vittoria è arrivata da un altro punto di vista.

IPC: Cristiano il tuo ritorno al poker live era legato alla conclusione di questa vicenda?

CB: Sì certo, con tutto che la vittoria non è ancora ufficiale visto che il Tribunale italiano deve ancora assimilare la decisione presa dalla Corte di Giustizia Europea. Sono in attesa che venga fissata l’udienza, ma già so che il giudizio sarà quello, quindi in maniera ufficiosa so di aver vinto. Ora sono molto più rilassato, la questione si risolverà in una certa direzione e sono anche più pronto a giocare e a viaggiare. Se non stai bene con la testa diventa difficile giocare a poker ed è il motivo per cui ho preferito defilarmi per un po’ di tempo, impegnandomi solamente nel tempo libero, quando avevo davvero voglia di staccare. Tutto questo lo dico anche perché sono stato costretto a lasciare l’Italia, gli amici e la famiglia e non è stata certo una bella situazione.

IPC: Cosa hai fatto in questo tempo?

CB: Mi sono concentrato molto sul lavoro, all’epoca dovevo fare di necessità virtù e ho deciso di dedicarmi alla carriera nel mondo del gaming da un punto di vista manageriale. Mi sono tuffato anima e corpo in questa nuova esperienza, che tra le altre cose sta anche andando benissimo, e sono molto contento. Dal punto di vista strettamente pokeristico, invece, ho rallentato e non nego che ero anche un po’ nervoso prima di rimettermi al tavolo, perché avevo pausa di essermi arrugginito. Del resto dovevo affrontare tornei importanti con  gente che negli ultimi tre anni ha continuato a giocare tantissimo e sapevo di partire svantaggiato. Pertanto ho preso quest’esperienza di Praga come un vero e proprio test.

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IPC: Nonostante l’uscita al Day 2 come ti sei sentito una volta tornato ai tavoli di un torneo importante come l’EPT? Hai tirato uno sospiro di sollievo immagino?

CB: E’ andata benissimo, sono contentissimo perché ho giocato il Day 1 molto concentrato e avevo tantissima voglia di stare ai tavoli. Senza dubbio è stato uno dei miei  migliori tornei, ho fatto un Day1 veramente eccezionale dove, senza vedere mani particolari, ho avuto degli spot discreti e li ho usati tutti, sono riuscito a massimizzare quando hittavo, sono riuscito a far passare l’avversario quando non avevo una mano buona per vincere lo showdown. Ero molto convinto che sarei arrivato a premi e quando sono uscito sono rimasto anche un po’ deluso perché credo di aver fatto del mio meglio. Ma sappiamo come è il poker, quando si incrociano quei colpi maledetti c’è poco da fare!

IPC: Ora che è terminato questo brutto periodo, invece, pensi di riprendere a giocare live con continuità?

CB: Devo essere sincero. In questi tre anni, da quando ho iniziato la carriera manageriale ho raggiunto un livello davvero alto e adesso sono  Head of Gaming di Bet Bright. Per cui non nascondo di essere davvero soddisfatto e che non lascerò quel tipo di carriera. Tra l’altro ho trovato un compromesso perché la mia compagnia vuole farsi conoscere anche attraverso il mondo del poker e mi autorizzerà a viaggiare a tale scopo. Per questo riuscirò a giocare con molta più continuità e quest’anno ho in programma di partecipare praticamente a tutti gli EPT, alle World Series e a qualche World Poker Tour. In altre parole torneò a giocare tornei importanti, ma non abbandonerò quello che ho costruito in questi anni che hanno contribuito a darmi solidità.

IPC: E cosa farai, allora, quando questa esperienza sarà definitivamente chiusa?

CB: Quando sarà chiusa definitivamente questa operazione, quando mi rimborseranno tutte le spese e i danni che ho avuto, dirò “Grazie” a quel funzionario dell’Agenzia Delle Entrate che mi ha costretto ad andare via dall’Italia! Grazie a lui ho preso una via della quale sono felicissimo, che non avrei preso e non fossi stato costretto ad andare via.  Vivere all’estero ha contribuito ad aprirmi la mente, ho capito che si può vivere in maniera migliore da come si fa in Italia. Se fossi  rimasto a Roma con i miei genitori ed i miei amici vicino probabilmente sarei stato molto più tranquillo in questi anni, ma sicuramente avrei imparato molto di meno.

 

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