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il 27 Ott 2013

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‘Operazione Allin’: anche Silvio Bunga ed Emilio Malafede nel mirino della Finanza?

‘Operazione Allin’: anche Silvio Bunga ed Emilio Malafede nel mirino della Finanza?

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Da un estremo all’altro dello stivale, continuano i controlli della Guardia di Finanza per la cosiddetta ‘operazione Allin’, che mira a recuperare oltre 70 milioni di euro in vincite all’estero non dichiarate al Fisco tra il 2006 e il 2009.

I controlli a tappeto hanno coinvolto più di 150 giocatori italiani prima che l’operazione si mettesse in stand-by a seguito del contenzioso aperto da alcuni player presso la Corte di Giustizia Europea. L’oggetto del contendere sono le evidenti incompatibilità di multe e notifiche con l’articolo 49 del trattato UE, vista la disparità di trattamento messa in atto dall’Agenzia delle Entrate tra casinò italiani ed esteri, a fronte delle maggiori restrizioni di natura fiscale applicate sulle vincite in questi ultimi.

Per tracciare i premi all’estero non dichiarati al Fisco Italiano, la prima (e si sospetta) unica fonte della Guardia di Finanza è stato il sito Hendon Mob, che dal 2000 funge da database di risultati di tornei di poker live. Il sito però non fa che riportare i dati comunicati dagli organizzatori senza attuare controlli di alcun tipo. E ciò complica non poco le cose, visto che non sempre dette comunicazioni possono essere veritiere.

Ad esempio, come riporta l’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco, sul sito Hendon Mob si scopre che tra i vincitori ci sono anche ‘sedicenti giocatori’ come Giulio DuemontiSilvio Bunga, arrivati primo e secondo in un torneo disputato nel 2011 a Brno per, rispettivamente, 27 mila e 18 mila euro di premio. Li conoscevate, o piuttosto vi ricordano qualcuno che col poker poco o nulla ha a che vedere?

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Sempre secondo Hendon Mob, nelle prime posizioni dello stesso torneo sarebbero arrivati Riccardo Balboa (15mila euro per il terzo posto, chissà se il gradino più basso del podio lo ha visto comunque urlare “Adriana!”), Mario Paga (quarto), Antonio Le Tasse (quinto) nonchè Emilio Malafede, settimo per una moneta di 6.940 euro.

hendonmob torneo fakenames

Appare evidente come la mancanza di controllo da parte del sito sui dati forniti dagli organizzatori  abbia lasciato questi ultimi, almeno in qualche caso, liberi di inventarsi i nomi che volevano. In questo modo, la prima fonte di informazioni dell’operazione Allin perde gran parte della sua autorevolezza, sollevando leciti dubbi sulla bontà dei rilevamenti compiuti dalla Guardia di Finanza.

Nel momento in cui scriviamo siamo in attesa di ricevere un parere sulla vicenda dall’ ‘avvocato del Poker’ Max Rosa.

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