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il 27 Giu 2016

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Chris Ferguson al Final Table: piovono fischi, minacce e insulti, la security WSOP alza l’allerta

Chris Ferguson al Final Table: piovono fischi, minacce e insulti, la security WSOP alza l’allerta

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Il ritorno di Chris Ferguson alle WSOP ha creato un certo scalpore tra i tavoli del Rio.

“Jesus” era assente dalle World Series da cinque anni, ovvero da quando è emerso lo scandalo Full Tilt, il Black Friday che è stato forse il colpo più duro mai accusato dal mondo del poker.

Chris è tornato, forse pensando che si fossero calmate le acque dopo i rimborsi ai giocatori, ma non ha mai fatto alcuna dichiarazione al riguardo, al contrario del “socio” Howard Lederer.

Se Lederer si è scusato infatti, Ferguson ha sempre tenuto a distanza l’argomento. “Sono qui soltanto per giocare a poker” è stata la dichiarazione di Chris al suo nuovo esordio.

Max Pescatori si sbagliava però quando pensava che nessuno gli avrebbe rotto le scatole.

La mancanza di una presa di posizione su Full Tilt ha innervosito non poco la gente, non per ultimo Daniel Negreanu che ha cinguettato: “Chris Ferguson è tornato alle WSOP come se nulla fosse successo. È come uno schiaffo gigante in faccia ai giocatori!”, esattamente il riflesso del pensiero dei giocatori del Rio.

Questo “schiaffo” è diventato troppo forte quando Ferguson è approdato Final Table all’evento #39. PokerListings riporta che uno della security fosse stato avvisato di minacce che lo riguardavano, e in caso Ferguson fosse arrivato tra i primi tre avrebbero probabilmente dovuto aumentare la sicurezza.

Forse in questo caso può essere stata una fortuna che l’ex-pro di Full Tilt sia uscito in quarta posizione.

Chris d’altronde non è sembrato allarmato, vista la risposta quando gli è stato chiesto un parere al riguardo:

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“Non penso che sia vero, penso che sia folle!” ha risposto Chris, aggiungendo un No comment appena gli viene chiesto se avesse intenzione di scusarsi con la community.

Eppure al Final Table la tifoseria di Ferguson era alquanto ristretta e moderata, mentre la fazione “anti-Ferguson” non perdeva occasione per fischiarlo e prenderlo in giro.

Quando Ferguson ha fatto notare un errore del dealer, poi non riparato in quanto la mano era già conclusa, Daniel Levy, il più sfegatato fan della fazione opposta, ha urlato: “Perché non gli credete? Non mentirebbe mai!

Levy e Chris si sono scambiati un’occhiataccia ed il gioco è andato avanti. Allo showdown decisivo per Chris, Levy e la sua curva chiamavano a gran voce un 3 che avrebbe dato il set all’avversario, che infatti è caduto e ha portato Chris all’uscita.

Durante la sua uscita di scena Ferguson è passato vicino a Daniel, che gli ha urlato “Non avete vergogna. Nessuno di voi! Siete delle persone terribili e lo sapete!” 

Levy ha poi dichiarato a PokerListings “Penso che sia molto importante che la gente gli mandi un messaggio, e che lui capisca che qui non è il benvenuto. Non desidero alcun tipo di violenza, ma lui dovrebbe sapere che la gente pensa che sia un pezzo di me**a e che non dovrebbe essere qui. Non è il benvenuto.”

Certo, alcuni giocatori non hanno problemi di alcun tipo con Chris, come Moorman, Jon Turner o Dennis Phillips, ma nel complesso Chris ha ancora tanto da fare per farsi perdonare, come si può vedere dal video sottostante preso da Twitter:

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