Friday, Apr. 26, 2024

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il 16 Apr 2021

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Cosa fare con colore second nuts quando Phil Ivey va all-in al river?

Cosa fare con colore second nuts quando Phil Ivey va all-in al river?

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A poker ci sono mani che a prima vista sembrano già scritte. Analizzandole più in profondità, poi, scopri che invece non era proprio tutto chiaro come sembrava sul momento…

E’ il caso di questa mano giocata al Super High Roller del PartyPoker Millions Sochi da 25 mila di buy-in in cui hanno incrociato le carte il Re Phil Ivey e un giocatore di esperienza come Ivan Leow.

Il malese cerca la linea ‘tricky’ evitando di tribettare preflop coppia di donne ma poi si ritrova in una situazione complicata al river, quando deve decidere cosa fare con colore second nuts su board pairato con quattro carte dello stesse seme.

In un bel contributo pubblicato sul portale PokerNews il coach statunitense Jonathan Little ha analizzato questa mano in modo approfondito.

La mano

E’ in corso il PartyPoker Millions Sochi, dei 54 giocatori ai nastri di partenza restano in gioco 34.

Blinds 3.000/6.000 Phil Ivey, con uno stack di 39bb, apre KT , Leow, con 69bb di stack, chiama da small blind QQ, da grande buio entra nella mano anche Ben Heath con 62.

Flop TA2, Leow e Heath check, Ivey bet 15.000, Leow chiama, Heath folda.

Turn 7 Leow check, Ivey 75.000, call.

River 2 terzo check per Leow, Ivey all-in per 205.000, Leow tanka e poi decide di foldare!

 

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L’analisi di Jonathan Little

Su questo flop e con quelle carte, Phil Ivey punterà abbastanza di frequente, ma personalmente non mi dispiace affatto checkare dietro con questa mano perché se punti e l’avversario rilancia non ti trovi in una situazione comoda. Checkare dietro non mi dispiace, dicevo, ma puntare va benissimo. La size di Ivey è perfetta perchè porta al call tutte le mani che sono in draw.

Il turn è una carta da incubo per Leow, che checka. Per Ivey è importante dimensionare la puntata in modo da andare all-in al river, ed è esattamente quello che fa, visto che punta 45 mila per restare con 160 mila chips dietro e che, dopo il call di Leow, il piatto è di 165.000.

Sulla blank river Leow checka per la terza volta e Ivey va all-in nonostante si pairi il board. Non significa niente che in un altro torneo, contro avversari deboli e tight che folderebbero a uno shove con J o Q, fare una piccola puntata per farsi chiamare potrebbe essere meglio di uno shove.

Al posto di Leow invece cosa si dovrebbe fare? E’ uno spot rischioso. Penso che che contro giocatori di livello mondiale si debba fare un crying-call. Ma se pensi che l’avversario non bluffi abbastanza in questo spot, allora questo può essere un buon motivo per mettere sotto. La maggior parte delle persone non bluffa abbastanza perchè si aspettano sempre di essere chiamati. Se il tuo avversario pensa che lo chiamerai, inizierà a fare dei fold exploitativi.

Dal punto di vista della GTO, Leow non dovrebbe foldare questa mano. Detto questo, Leow stava giocando a poker al livello più alto contro un giocatore di caratura mondiale, ha trovato il fold e ha risparmiato diverse chips.

 

Il video

Ecco il video della analisi di Jonathan Little.

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