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il 8 Lug 2015

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Il tavolo finale WSOP di Massimo Mosele: “Che adrenalina! Peccato l’incrocio con Rocco…”

Il tavolo finale WSOP di Massimo Mosele: “Che adrenalina! Peccato l’incrocio con Rocco…”

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Las Vegas, già frenetica di suo, durante il mese e mezzo dedicato alle World Series diventa il luogo per eccellenza dove puoi rimbalzare come una pallina da ping pong per tutto il giorno.

Se poi sei un giocatore di poker, trovando action continua 24 ore su 24 e una incredibile quantità di tornei, è davvero difficile non farsi travolgere dagli eventi.

Anche per questo sempre più spesso sono i giovani, abituati al mondo dell’online e più freschi mentalmente e fisicamente, a far parlare di loro ai tavoli da poker dei casinò della Strip.

Gli esempi più recenti in campo italiano sono Alessandro De Fenza, per ciò che riguarda il cash game, e Federico Butteroni per i tornei delle World Series.

Ma sono solo due nomi, magari meno conosciuti di altri, su una spaventosa quantità di giovani talentuosi sia italiani che di tutto il mondo, che ben si stanno comportando a Las Vegas in questo 2015.

In mezzo al proliferare delle nuove generazioni resiste però chi del poker fa la sua professione da tanti anni.

E’ il caso di Phil Hellmuth che ha portato a casa l’ennesimo braccialetto durante questa edizione e, tra gli italiani, di Massimo “Maxshark” Mosele, professionista di PokerYes che ha piazzato un incredibile risultato arrivando al Final Table dell’evento #66, unico straniero in mezzo a tutti statunitensi.

Nono per 40.085 $ ma soprattutto la gioia di essersi arrivato all’ultimo tavolo di un evento WSOP.

“E’ stata un’emozione immensa anche perché è un risultato arrivato dopo una incredibile maratona di 4 giorni e dopo l’eliminazione di 4.413 players. Avere la possibilità di sedersi anche solo per poco in quel particolare tavolo mi ha dato una grande carica.”

Mai come in questa occasione le pagine Facebook italiane si sono ricoperte di incoraggiamenti per il piemontese .

L‘Italia del poker ha infatti avuto un giorno intero per comprendere la portata di ciò che stava accadendo a Las Vegas e di come un nuovo braccialettato in casa azzurra potesse diventare realtà.

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“Sapere di esser visto in streaming con tanti tifosi svegli apposta per seguirmi è stata ancora di più una grande soddisfazione. Peccato per l’immediata eliminazione ma bisogna metterlo in preventivo, e comunque accettare che dopo tante ore che ti è andata bene possono bastare tre minuti per ritrovarti out da un momento all’altro”

Il tifo azzurro nelle ultime ore del day 3 si era poi diviso, e allo stesso tempo unito, tra Maxshark e il braccialettato Rocco Palumbo, entrambi giunti tra gli ultimi 20 del torneo, e capitati allo stesso tavolo da 3 tavoli left in poi.

“Mi era già successo di trovarmi con italiani al tavolo durante le fasi finali. Ma essere con un connazionale a tre tavoli left è incredibile soprattutto se il resto del field è composto praticamente solo da statunitensi. Non mi era mai capitato di trovami allo stesso tavolo con un altro azzurro in una fase con tre tavoli left e inizialmente è stato quindi ovviamente strano. Ma ben presto ho dovuto pensare esclusivamente alle skill pokeristiche di Rocco perché lo considero avversario temibilissimo e ovviamente preferivo scontrarmi contro giocatori meno temibili del genovese.”

Il professionista di PokerYes è un veterano delle trasferte a Las Vegas ma ci conferma come “Dal lato umano e bello vedere un numero enorme di persone multietniche che han la passione per la stessa cosa. Il poker in questo senso unisce tantissimo, è un collante tra le diverse popolazioni”.

D’altronde i field enormi che stanno partecipando alle World Series soprattutto nei tornei che hanno avuto più successo come il Colossus o il Lucky Sevens dove il nostro portacolori ha raggiunto il tavolo finale, non fanno certo paura a Maxshark:

“Io vengo a Las Vegas quasi esclusivamente per lavorare. Se non faccio tornei gioco cash game e quindi approfitto proprio di field così grandi per aver una grande scelta. Il field è vero si sta leggermente indurendo, ma resta comunque davvero abbordabile tuttora.”

Massimo è ora impegnato nel Day1c Main Event delle World Series che nel 2012 lo vide arrivare al day 5. Speriamo di commentare la sua avventura al torneo più importante dell’anno il più a lungo possibile.

 

Se vuoi seguire in diretta e commentare le World Series Of Poker partecipa all’evento Facebook dedicato alle WSOP 2015!

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