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il 12 Giu 2015

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“A Vegas dal 21 giugno per superare Hellmuth!” Phil Ivey pronto a lasciare Macao con il braccialetto nel mirino

“A Vegas dal 21 giugno per superare Hellmuth!” Phil Ivey pronto a lasciare Macao con il braccialetto nel mirino

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Per la rubrica “Che fine ha fatto…?” che nella prima puntata ha analizzato il caso di Tom ‘durrrr’ Dwan, vi parliamo quest’oggi di Phil Ivey, altro assente illustre da questa edizione World Series Of Poker.

Visto che non sembrano concepibili delle WSOP senza il “Tiger Woods del Poker”, a rassicurare un po’ tutti ha pensato il CEO di Ivey Poker Dan Fleyshman:

“Phil ha programmato di fare il suo ritorno a Las Vegas il 21 giugno per partecipare al $50.000 Poker Player Championship, resterà fino al Main Event per poi giocare il Super High Roller Bowl da $500.000 all’Aria Casino”

Finora, proprio come il collega Tom Dwan, Ivey è rimasto a Macao a godersi le partite High Stakes, giocando fisso a limiti da $1.000/$2.000 fino a $4.000/$8.000 dollari di Hong Kong, cioè circa $500/$1.000 dollari americani.

Ivey si sarebbe presentato volentieri a Las Vegas fin dall’inizio, ma lasciare Macao è troppo difficile per lui.

Le partite high stakes tra le più profittevoli al mondo, si dice, diventano sicuramente oro nelle mani di questo Re Mida del poker, che di certo non le abbandonerà per qualche torneo da $10.000… Inoltre riuscire ad accedere a questi tavoli è davvero complicato, visto che le liste sono fitte di nomi e i criteri di selezione molto rigidi.

Il risvolto della medaglia è che così facendo Ivey, da molti considerato il più forte giocatore al mondo, difficilmente riuscirà a cingere al polso più braccialetti di Phil Hellmuth, che continua costantemente a vincere.

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Ma Fleyshman tranquillizza anche in quest’ottica:

“Se c’è qualcuno che può raggiungere Hellmuth, si parla soltanto di Phil Ivey e Daniel Negreanu. Doyle Brunson ormai non parteciperà più, Johnny Chan non vince più braccialetti da 10 anni ed Eric Seidel ha comunque sei braccialetti di distanza da ‘Poker Brat’. Phil odia farsi chiamare ‘migliore’, anche se lo è… è per questo che non sembra che lui ci tenga ad avere il primato di braccialetti WSOP, ma in realtà è esattamente il contrario. Il percorso è ben chiaro ai suoi occhi, così come il suo bersaglio: raggiungere Hellmuth”

Anche se le parole non derivano direttamente dalla bocca di Ivey, ma dall’amico e collaboratore Dan Fleyshman, intervistato da All In Mag, la minaccia sembra concreta, e questa volta Hellmuth farà bene a iniziare a preoccuparsi seriamente…

 

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